mercoledì, Luglio 2, 2025
GIANO NEWS
  • Home
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
GIANO NEWS
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home RIFLESSIONI

PIRANDELLO, LA GIARA E LA CENTRALE NUCLEARE DI ZAPORIZHZHIA

Pasquale Spiridione di Pasquale Spiridione
13/04/2024
in RIFLESSIONI
PIRANDELLO, LA GIARA E LA CENTRALE NUCLEARE DI ZAPORIZHZHIA
911
Visualizzazioni
Condividi su FacebookCondividi su Linkedin
0:00 / 0:00
TE LO LEGGO IO

La raccolta Novelle per un anno racchiude i racconti scritti dal Premio Nobel per la letteratura Luigi Pirandello (Agrigento 1867 – Roma 1936) dal 1884 al 1936. Tra questi risalta il racconto La giara, composto nel 1906 e pubblicato nel 1909 dal Corriere della Sera.  

I protagonisti della storia sono Don Lolò, ricco, taccagno e litigioso proprietario terriero, attaccato alla roba di verghiana memoria, e Zi’ Dima, un esperto artigiano specializzato nella riparazione di recipienti, noto nella piana di Catania per aver messo a punto un mastice miracoloso. 

Don Lolò, in previsione di un’abbondante raccolta di olive, acquista un’enorme giara per conservarvi l’olio ma il costoso recipiente viene ritrovato spaccato in due. Dopo essere andato su tutte le furie, si rivolge a Zi’ Dima e, non fidandosi delle qualità del mastice, insiste affinché la riparazione venga rafforzata con dei punti di filo di ferro.

Seppur offeso nell’orgoglio, Zi’ Dima obbedisce. E, per operare più comodamente, entra nella giara, e, preso dalla riparazione, trascura che ha un collo molto stretto da dove non riesce più a uscire.

Ne nasce una cocciuta lite che vede Zi’ Dima pretendere, e poi ottenere, il dovuto compenso per la riparazione e Don Lolò chiedere di essere risarcito in quanto, per farlo uscire dalla giara, sarà necessario romperla definitivamente.

Zi’ Dima si rifiuta di pagare il risarcimento affermando di essere entrato nella giara solo per mettere i punti che Don Lolò aveva preteso, mentre, se si fosse fidato del suo miracoloso mastice, non sarebbe sorto alcun problema. E, per non risarcirlo, decide di restare dentro la giara, dove passa la notte, fra canti e balli dei contadini, ai quali, col denaro ricevuto come compenso, offre da mangiare e da bere. Allora Don Lolò, preso dall’ira, dà un calcio alla giara, facendola rotolare finché non si frantuma irrimediabilmente contro un albero, liberando così Zi’ Dima.

La storia tocca, con spietato umorismo, alcune tematiche care al geniale scrittore, quali la fragilità dell’uomo costretto a vivere nella forma e a indossare le maschere imposte dalle convenzioni sociali; la realtà come inganno; il tentativo di fuggire dalla realtà per mezzo della follia, prima che, come la lava dell’Etna, s’irrigidisca e porti alla sconfitta finale e alla morte.

Dal racconto, oltre ai tanti adattamenti teatrali, sono state tratte versioni cinematografiche come quella del 1984 inserita nel film a episodi Kaos, dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, interpretata splendidamente da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.

Nel film, i fratelli Taviani hanno rappresentato da veri maestri il paradosso in cui si trovano i due contendenti, dal quale deriva una situazione di stallo in cui non è più possibile distinguere chi abbia torto e chi ragione.

Lo stesso paradosso e la stessa situazione di stallo in cui versa il conflitto russo-ucraino, dove maldestramente si è infilata l’Unione Europea e dal quale non sa più come uscirne, proprio come Zi’ Dima.  

L’unica via di uscita prospettata dall’Unione Europea è una scellerata spirale guerrafondaia, mista a inutili, quanto dannosi per le economie europee, pacchetti di sanzioni. Strategia tuttora rivelatasi perdente che non sembrerebbe escludere rischi ancora più gravi come quello, sempre più incombente, di vedere andare in frantumi, non una giara di terracotta, ma la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, troppo vicina alla prima linea di questo conflitto.

Man mano che l’Armata Russa avanza, la tentazione dell’Ucraina di coinvolgere direttamente i Paesi europei aumenta sempre più. E, sull’esempio di quanto accaduto al Nord Stream, l’ipotesi catastrofica di danneggiare la centrale nucleare di Zaporizhzhia non sembrerebbe essere stata esclusa.

Le riunioni straordinarie del Consiglio dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica si susseguono, come pure gli attacchi con droni agli edifici esterni dei sei reattori che, benché resi inattivi da mesi, necessitano ancora di energia e di esperti sul posto per gestirne i sistemi di raffreddamento e altri elementi essenziali per tenere sotto controllo la radiazione che comunque rimane.

Tali attacchi aumentano significativamente il rischio di un grave incidente nucleare che non si esclude possa servire a imprimere una svolta all’andamento del conflitto.

Un conflitto che, nella sua assoluta tragicità, ha oramai assunto il tratto pirandelliano della follia.

Condividi29Condividi5
Pasquale Spiridione

Pasquale Spiridione

Maturità classica presso il liceo “Orazio Flacco” di Rionero in Vulture (PZ). Laurea in Scienze Politiche, con 110/110 e lode presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bari. Ha conseguito la qualifica di “Perito selettore attitudinale”, rilasciata dal Ministero della Difesa. Ha frequentato, presso la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia del Ministero dell’Interno, il 4° Corso “basico” ed il 3° Corso “avanzato” di Analisi Criminale. Ha conseguito, presso la Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura” di Roma: - “Master di I livello” in “Peace building management” (contesto Medio Oriente), con tesi sul terrorismo di matrice fondamentalista; - “Master di II livello” in “Peace building management” (contesto Africa), con tesi sul fenomeno dell’immigrazione clandestina ed il collegamento col terrorismo di matrice fondamentalista; - “Master di I livello” in “Sicurezza ambientale”, con tesi sulle guerre dell’acqua. Ha frequentato, presso l’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria di Roma, il corso di perfezionamento in “Antropologia criminale e metodologie investigative”. Ha frequentato presso la DCPC il corso per Agenti Sottocopertura. Ha prestato servizio presso Reparti della Guardia di Finanza di Genova, Trieste, Lamezia Terme, Gaeta, Bari e Roma. Ha ricoperto importanti incarichi presso l’Ufficio Centrale Interforze per la Sicurezza personale; l’Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia; la Direzione Investigativa Antimafia; il Commissario straordinario per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura; la Camera dei Deputati e la Prefettura di Roma. Da novembre 2019 è Generale della Guardia di Finanza in congedo. Nel 2022 ha esordito col romanzo Questa notte ci sono le stelle, pubblicato da Albatros.

POTREBBE INTERESSARTI

POLITICA: GUERRA E PACE

di Renzo Trappolini
30/06/2025
0
POLITICA: GUERRA E PACE

Tutti dicono che i conflitti vanno superati con la politica e non con le guerre. A ben vedere, una contraddizione. Se la politica non ci riesce, è naturale,...

Leggi tuttoDetails

LA SCUOLA DI FRANCOFORTE E L’ABISSO DELLA RAGIONE

di Pasquale Spiridione
29/06/2025
0
LA SCUOLA DI FRANCOFORTE E L’ABISSO DELLA RAGIONE

Grand hotel abisso (2017), dello scrittore e giornalista Stuart Jeffries (1962 Inghilterra), è la biografia della Scuola di Francoforte: la scuola sociologico-filosofica di orientamento neomarxista sorta nel 1923...

Leggi tuttoDetails

LA RECENSIONE DI UN LIBRO DI DOMENICO VECCHIARINO: SPIE E SABOTATORI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE – RUBETTINO

di Giuseppe Bodi
25/06/2025
0
LA RECENSIONE DI UN LIBRO DI DOMENICO VECCHIARINO: SPIE E SABOTATORI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE – RUBETTINO

L’autore ha già pubblicato libri sullo spionaggio e, come gli altri, è molto interessante per gli appassionati della materia e non. Scritto con linguaggio piano e senza scendere...

Leggi tuttoDetails

TRADIZIONE INVISIBILE: LEGGERE LA CINA ATTRAVERSO I SUOI ANTICHI STRATAGEMMI

di Bruno Buorizzi
24/06/2025
0
TRADIZIONE INVISIBILE: LEGGERE LA CINA ATTRAVERSO I SUOI ANTICHI STRATAGEMMI

Nel cuore più profondo della tradizione cinese non troviamo solo poesia, calligrafia o pensiero confuciano, ma un corpus di saggezza strategica che, spesso ignorata in Occidente, resta fondamentale...

Leggi tuttoDetails
Prossimo post
BANCA SELLA: SETTIMANA DA DIMENTICARE

BANCA SELLA: SETTIMANA DA DIMENTICARE

ARTICOLI CORRELATI

LA RECENSIONE DI UN LIBRO DI SYLVIE GOULARD: “GRANDE DA MORIRE” – EDIZIONI IL MULINO

LA RECENSIONE DI UN LIBRO DI SYLVIE GOULARD: “GRANDE DA MORIRE” – EDIZIONI IL MULINO

29/03/2025
EXPO ROMA 2030, NON SANNO COSA SI SONO PERSI…

EXPO ROMA 2030, NON SANNO COSA SI SONO PERSI…

03/12/2023
DENIAL OF SERVICE: ANCORA C’E’ CHI CI CASCA…

DENIAL OF SERVICE: ANCORA C’E’ CHI CI CASCA…

08/05/2024
OPENAI GIORNI IN GRANDE SPOLVERO

OPENAI GIORNI IN GRANDE SPOLVERO

06/03/2025
VOLEVO SOLO UN BIGLIETTO…

VOLEVO SOLO UN BIGLIETTO…

29/04/2023
CAPTAIN CRUNCH, GLI SCIOCCHI E ARROGANTI, PASSANDO PER LA POLONIA

CAPTAIN CRUNCH, GLI SCIOCCHI E ARROGANTI, PASSANDO PER LA POLONIA

01/09/2023

PRIVACY

  • Informativa Privacy
  • Informativa cookie

TAG

Accenture ACN AGID ai alessio butti anorc anorc professioni butti chatGpt contenuti Cospito diversità doglover FACEWATCH Franco Roberti Frattasi google governo inclusione intelligenza artificiale massi migranti nadia gullo Paolo zangrillo Piantedosi putin razza robot servizi segreti SOUTHERN CO-OP spie whatsapp xiaomi zangrillo

© 2022 GIANO.news

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • HOME
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI

© 2022 GIANO.news