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EXPO ROMA 2030, NON SANNO COSA SI SONO PERSI…

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
03/12/2023
in EDITORIALI
EXPO ROMA 2030, NON SANNO COSA SI SONO PERSI…
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TE LO LEGGO IO

Ben gli sta. Non hanno nemmeno lontanamente idea dell’opportunità sciupata per i visitatori dell’Esposizione Universale che avrebbero potuto vivere un’esperienza indimenticabile.

Gli arabi saranno pure ricchi ma non potranno mai competere con quel che Roma è in grado di offrire a chi raggiunge il cuore dell’Europa.

La partita per l’assegnazione di Expo 2030 se l’è così aggiudicata Riyad, incompresa capitale della libertà e dei diritti civili. Il mecenatismo del caritatevole Mohammed bin Salman probabilmente ha saputo affascinare chi doveva indicare il luogo ideale per la manifestazione.

Non ospitare un evento di questa portata va a penalizzare le strutture ricettizie, la ristorazione e i cinesi produttori di “magnet” e altri gadget orripilanti. Non potranno fare ricavi stratosferici i venditori ambulanti di panini e acqua minerale a prezzi indimenticabili e chissà quanti altri soggetti la cui bussola guida al business a tutti i costi.

In realtà a subire il danno più consistente sono i turisti che avrebbero potuto fare tappa a Roma in quell’occasione.

A nulla sono valsi gli sforzi titanici del Sindaco della Città Eterna per portarla ai livelli che chi la vive abitualmente può apprezzare ogni giorno e in qualunque circostanza.

Cumuli di immondizia in ogni dove, distribuiti con sapiente armonia grazie al probabile supporto consulenziale di architetti del design urbano, saranno un esclusivo privilegio per i “Ciives Romani”. La loro capillarità, verificata con rigorosa attenzione da esperti di sanità pubblica, è fra l’altro garanzia di “igiene equamente condiviso” a dispetto di altre metropoli dove solo chi ha la fortuna di vivere in quartieri dimenticati (o in veri e propri ghetti) può disporre di un simile arredo integrativo di strade e piazze.

Viene tradito anche l’impegno faunistico, profuso senza distinzione di razze e dimensioni animali. Ispirato da Jurassic Park, il sindaco aveva aperto – a costo zero per gli abitanti e senza pretendere il pagamento di alcun biglietto ai turisti – una esperienza “open air” di immersione nella natura selvaggia. L’azione di ripopolamento di mammiferi roditori – attuato grazie all’Operazione Pantegane per tutti – è stata compiuta con risultati che in nessun altro angolo del mondo si sono mai visti. E adesso nemmeno un grazie per aver riempito la città di topi, ratti e sorci con una arguta e incomparabile varietà…

Gabbiani, cornacchie, storni e piccioni, sono un elemento ecologico che arricchisce lo scenario di pattume a giro di orizzonte, ma non danno quel tono del safari tutt’altro che rurale in mezzo ad asfalto e cemento che qualcuno magari si aspetterebbe. Questa lacuna (vedremo tra poco come vi è stato posto rimedio) è compensata da effetti speciali che i volatili in questione riescono a produrre. L’aspersione dall’alto dei loro escrementi aggiunge una nota di colore (variabile per specie e alimentazione) e decora auto in sosta e passanti che poi giustificano l’insudiciamento dicendo che porta fortuna.

Gli amanti della caccia grossa, fortunatamente, sono stati accontentati senza indispettire gli amanti degli animali e le varie compagini che si danno un gra da fare per la loro protezione. Vivaci branchi di cinghiali scorrazzano liberamente anche nel centro di Roma e lo fanno allegri e tranquilli perché il loro umore – giustamente – non deve esser turbato da catture o ancor peggio da abbattimenti. I cacciatori potranno fare addestramento a salve (senza effetti acustici, è  ovvio) e studiare da vicino quelle che per molti di loro sono prede particolarmente ambite.

Dopo l’ambiente, i trasporti. Chi non verrà a Roma non potrà gustarsi il dinamismo che viene sollecitato in chi desidera spostarsi da un luogo all’altro.

Superato senza difficoltà il caos di città simbolo come Il Cairo, l’offerta è calibrata per accontentare gli Indiana Jones che circolano con veicoli di proprietà e i pazienti Dalai Lama che affrontano con serafico distacco il malfunzionamento o l’assenza del servizio pubblico.

La giungla di vetture incastrate come nemmeno un campione di Tetris riuscirebbe a disporre, le code interminabili e il patetico millimetrico incedere a passo d’uomo non deambulante sono esperienze che mancheranno nella formazione culturale di chi è stato privato dell’opportunità di venire a Roma per Expo 2030. Non è servito a niente l’impegno – tutt’altro che improvvisato – che l’ATAC ha riversato nella riuscitissima iniziativa “La metro che non passa” che ha temprato la calma e la sopportazione degli aspiranti passeggeri e che ha tramutato la cavità della stazione “Conca d’Oro” in una sorta di santuario dove la gente spera di veder arrivare un convoglio, come i fedeli che vanno a Lourdes arrivano alla Grotta auspicando di esser testimoni di una nuova apparizione di Nostra Signora.

A gioire sono soltanto i romani egoisti. Perché condividere tante belle cose con estranei e consentir loro di fruirne senza pagare IMU, TARI e altri balzelli che finanziano il mantenimento in efficienza di una simile macchina del vivere felici?

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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