Anche l’impossibile può avvenire è certamente una delle recondite speranze che alberga in tutti noi. Ognuno ha il proprio impossibile che spera di realizzare un giorno per raggiungere i sogni più agognati.
Scendiamo dal mondo dei nostri bellissimi sogni e tocchiamo la terra per non rimanere staccati dalla realtà.
L’impossibile a cui nessuno credeva si è avverato: il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ammesso che il problema dei migranti non è di facile soluzione. In una intervista televisiva lo ha lasciato come ultimo argomento dopo aver sciorinato una serie di discutibili obiettivi raggiunti e di accuse verso alcuni provvedimenti degli scorsi anni; si è incantato il disco diceva Arbore in quelli della notte.
Bene il blocco navale, tra i primi obiettivi da perseguire, enunciato con sprezzo verso il Governo pro tempore in campagna elettorale, non è possibile senza dichiarare lo stato di guerra verso il Paese sottoposto a tale blocco. Ottima conoscenza del diritto internazionale.
L’accordo con la Tunisia, tanto sbandierato come la soluzione di tutto (basta pagare avrà pensato) si è sciolto come la neve nei torridi mesi estivi della trascorsa estate. Già, sempre per sottolineare le sue competenze in tema di diritto e finanza internazionale, si è dimenticata che il Fondo Monetario Internazionale non è la Caritas e non concede prestiti se non in presenza di garanzie e/o progetti del Paese che ne beneficia. Forse pensava di regalarli ad uno dei despoti del nord Africa mediterraneo e sperava che mantenesse la parola.
Il suo vice Presidente, Matteo Salvini, con tutta la Lega, afferma che la via diplomatica è defunta ed occorre procedere con i respingimenti ed i rimpatri. Forse farebbe bene a ripassare (se lo ha letto) Von Clausewitz secondo il quale “la guerra è la prosecuzione della politica con altri mezzi”, ovvero dove la politica e la diplomazia falliscono vi potrebbe essere la guerra. La Lega a chi vuole dichiarare guerra? Agli scafisti criminali? Sarebbe auspicabile ma si riproducono come conigli.
Poi i Centri di permanenza e rimpatri (CPR). Per chi ha fatto il militare, ovvero i diversamente giovani, l’acronimo ricorda la camera di punizione di rigore, la punizione massima prevista. Probabilmente sarà notevolmente peggio, anche perché si parla di una permanenza molto lunga. In alternativa si potrebbe pagare un balzello di 5.000 euro. Dove si faranno, a quale organismo sarà affidata la vigilanza? Sicuramente alle Forze di Polizia, in numero non certo esiguo. Altre figure sottratte al controllo del territorio ed al contrasto delle innumerevoli forme di criminalità. Vedremo, se verranno realizzati, i costi-benefici; certamente saranno offuscati i costi ed esaltati gli scarni benefici.
La tanto reclamizzata tassa sugli extra profitti delle banche sta miseramente ridimensionandosi su pressione di tutti quei poteri forti dai quali Meloni e Salvini si dichiaravano scevri.
E le accise? Ricordiamo lo spot della Meloni e le frasi di Salvini che le volevano abolire, od almeno ridimensionare in modo più che consistente? Ora si accorgono che sono indispensabili per il bilancio dello Stato.
La legge Fornero sulle pensioni che doveva essere abolita tra i primi atti del Governo appena eletto? Altro spot della campagna elettorale del quale nessuno ha il coraggio di parlare. Il cavallo di battaglia di Salvini per anni.
Il leghista Salvini ogni giorno, per racimolare voti tra gli evasori, si inventa veri e falsi condoni, mini condoni, insomma tutto ciò che sottrae introiti alle casse dello Stato. Più che di lotta all’evasione si stimola l’evasione; tutti pensano che dopo ci sarà un altro condono. Continueranno a pagare gli onesti e chi non può sfuggire perché ha un reddito da lavoro dipendente o la pensione.
Già l’italiano cerca sempre di far pagare Pantalone, come recita un vecchio detto, o di sfruttare il pessimo adagio “fatta la legge trovato l’inganno”. Salvini è proprio necessario aiutare i lestofanti? Od i fanti lesti, lesti solo a sottrarsi ai doveri fiscali