sabato, Giugno 14, 2025
GIANO NEWS
  • Home
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
GIANO NEWS
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home RIFLESSIONI

AMOC…E CHE D’È?

Andrea Aparo von Flüe di Andrea Aparo von Flüe
07/08/2023
in RIFLESSIONI
AMOC…E CHE D’È?
668
Visualizzazioni
Condividi su FacebookCondividi su Linkedin
0:00 / 0:00
TE LO LEGGO IO

Mai sentito parlare dell’AMOC, Atlantic Meridional Overturning Circulation? In italiano “capovolgimento meridionale della circolazione atlantica”. 

Si tratta di un’importante corrente oceanica. L’acqua calda degli strati superficiali dell’Atlantico si muove dalle zone tropicali verso nord. A sud-est della Groenlandia e nei pressi dell’Islanda, si raffredda e aumenta di salinità. Diventa più densa e scende in profondità per tornare indietro verso l’equatore dove la temperatura aumenta, la densità diminuisce, facendola così risalire.

Un gigantesco nastro trasportatore che muove 15 milioni di metri cubi di acqua al secondo, componente della circolazione termoalina, la cui importanza è fondamentale nella regolazione del clima del nostro pianeta.

La circolazione termoalina (vedi fig.2) è la componente della circolazione globale oceanica causata dalla variazione di densità delle masse d’acqua. La densità è determinata dalla temperatura (termo-) e dalla salinità (-alina).

Fig. 1  Circolazione termoalina

Torniamo da AMOC. Negli ultimi anni, è stata registrata un’attenuazione della sua circolazione, sta rallentando, potrebbe fermarsi.

Ricercatori ed esperti del settore hanno seri sospetti che la causa sia da ascriversi alle modifiche climatiche in atto.

Le valutazioni dell’IPCC, Intergovernmental Panel on Climate Change, affiliato alle Nazioni Unite (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico), basate sulle simulazioni del CMIP, Coupled Model Intercomparison Project, progetto di modellazione per migliorare la conoscenza dei cambiamenti climatici, avviato nel 1995 dal WCRP, World Climate Research Programme (programma mondiale di ricerca sul clima), dicono che il collasso di AMOC nel XXI secolo è altamente improbabile.

Non tutti sono d’accordo. Anzi.

Un recente studio dal titolo “Warning of a forthcoming collapse of the Atlantic meridional overturning circulation” (Segnali di pericolo del prossimo collasso del capovolgimento meridionale della circolazione atlantica), pubblicato da Nature Communications, volume 14, articolo 4254, il 25 luglio scorso, è di parere diverso.

In base alle osservazioni e alle valutazioni statistiche, gli autori stimano possibile il collasso dell’AMOC in tempi molto più rapidi. Nel peggiore dei casi intorno al 2025. Nel migliore si parla del 2095.

Avremmo a che fare con quello che viene chiamato un “Tipping point”, un punto di non ritorno. I tipping points possono essere definiti come delle soglie critiche, che una volta superate possono causare cambiamenti al sistema a cascata e irreversibili, modificando in modo significativo gli equilibri complessivi.

“Siamo spaventati dai nostri stessi risultati. Abbiamo verificato, controllato e ricontrollato, credo che abbiamo ragione. Ovvio che possiamo essere in errore, spero proprio che lo siamo”, ha affermato Susanne Ditlevsen, statistica dell’Università di Copenhagen e coautrice dello studio summenzionato.

Il team di ricerca ha usato i valori di temperatura delle acque superficiali dell’Atlantico, dagli anni 1870 a oggi, come indicatore dello stato di salute dell’AMOC. Sono stati in grado di confrontare le temperature prima e dopo l’inizio dell’uso su vasta scala dei combustibili fossili e conseguente aumento della concentrazione dei gas a effetto di serra. Compensando i dati con il generale aumento di temperatura del pianeta, hanno ottenuto evidenza sperimentale della riduzione della temperatura dell’acqua del nord Atlantico e il valore del suo gradiente, ovvero della velocità di raffreddamento. Estrapolando i dati hanno ricavato l’orizzonte temporale della possibile soglia critica: fra il 2025 e il 2095.

Il dibattito scientifico sulla rapidità del declino del sistema di correnti atlantiche e su come prevederne l’evoluzione è molto acceso. Le opinioni divergono, ma tutti concordano sul dato di fatto, misurato, che l’Artico si stia riscaldando 4 volte e mezza più rapidamente del resto del pianeta.

Il suo ghiaccio sta sciogliendosi in ragione di 150 miliardi di tonnellate all’anno. Quello della Groenlandia pure. Un diluvio di acqua dolce che, per la dinamica sopra descritta, essendo meno densa di quella marina, causa la riduzione della quantità di acqua della corrente che torna in profondità, quindi la riduzione dell’energia a disposizione e dunque della capacità di trasporto del nastro trasportatore. Fino al suo eventuale arresto.

Le conseguenze possono essere violente e globali. Lasciando perdere le catastrofi descritte nel film “The Day After Tomorrow” (“L’alba del giorno dopo”), l’Europa intera diventerebbe significativamente più fredda. Qualcosa di simile alle attuali condizioni del nord del Canada.

Nelle simulazioni, il collasso dell’AMOC raffredda il Nord Atlantico e riscalda quello meridionale, il che comporta drastiche modifiche nella distribuzione delle precipitazioni nel mondo, compreso il sistema dei monsoni.

L’arresto dell’AMOC potrà innescare massicce migrazioni, impatterà il sistema ecologico, quello delle produzioni agricole e modificherà la distribuzione delle risorse ittiche.

Il condizionale è d’obbligo perché studio e conclusioni si basano sull’ipotesi che la temperatura superficiale dell’acqua sia indicatore valido e significativo delle dinamiche dell’AMOC, anche se si tratta solo di una delle componenti del sistema.

Non considerare le interazioni aria-acqua, lo scambio di calore fra l’atmosfera e gli oceani., può introdurre un errore sistematico capace di invalidare il modello usato per le previsioni.

Le misurazioni da satellite dell’AMOC, che comprendono temperatura superficiale, salinità e velocità della corrente, disponibili dal 2004 grazie al programma RAPID (https://rapid.ac.uk/about.php), sono state utilizzate per rafforzare il modello, ma quando venne avviato RAPID l’ipotesi di lavoro era che occorressero 40 anni di dati per farsi un’idea del comportamento dell’AMOC, per verificarne l’eventuale rallentamento.

Non è chiaro quale sia il tempo proprio dell’AMOC. Dal 2004 al 2010 è andata rallentando per poi riprendersi negli anni successivi.

Perché non si sa.

I modelli in uso non sono in grado di spiegarne i motivi o il motivo. L’evidenza sperimentale, osservazioni e misure, rilevano segnali deboli, di allerta precoce, di un possibile collasso della corrente che i modelli non vedono.

I modelli sono più conservativi di quanto non lo sia la natura. Qualcosa non torna.

Quello che accadrà in Groenlandia determinerà l’evoluzione futura. 400 mila anni fa era libera dai ghiacci. La temperatura del pianeta era più o meno quella di oggi. L’anidride carbonica presentava concentrazioni molto più basse di quelle attuali.

Dunque la possibilità di un rapido scioglimento della calotta glaciale groenlandese è motivo di allarme. Dovesse accadere, l’apporto di acqua dolce al nord Atlantico sarebbe tale da fare salire di mezzo metro il livello medio degli oceani e di fare collassare l’AMOC.

Di certo si ha a che fare con un sistema complesso la cui evoluzione è altamente incerta. Ne sappiamo poco, però se continua il riscaldamento globale, l’AMOC si fermerà. L’incertezza, compito della scienza ridurla, è determinare quando.

Il vero problema è che quando sapremo quando, sarà troppo tardi.  Forse.

Condividi21Condividi4
Andrea Aparo von Flüe

Andrea Aparo von Flüe

Padre italiano, madre svizzera-tedesca. Lunghi periodi all’estero fra Svizzera, Francia, Stati Uniti, Giappone. Scuole primarie svizzere e irlandesi; scuola secondaria in Francia e in Italia. Il risultato è un’ottima conoscenza del francese, inglese e del dialetto svizzero tedesco; buona del tedesco, elementare del giapponese e la capacità di muovermi da “indigeno” in contesti culturali diversi. Nel gennaio del 1978 mi hanno laureato dottore in fisica “summa cum laude” discutendo una tesi sperimentale sulla dinamica di caduta dei chicchi di grandine, sviluppata lavorando come ricercatore presso l’Ufficio Centrale di Ecologia e Meteorologia Agraria del Ministero Agricoltura e Foreste, per conto del quale ho lavorato nei periodi estivi dal 1977 al 1979 come membro del Gruppo italiano che partecipava alla ricerca internazionale Grossversuch IV (Politecnico di Zurigo, Università di Montpellier e Grenoble, Ricercatori dell’URSS). Dopo essere risultato primo su quattrocento candidati, nel 1979, sono stato assunto, con la qualifica di Ricercatore, all’Ufficio Europeo Brevetti dell’Aja (NL), da cui mi sono dimesso a causa dello scarso interesse del lavoro e dello stipendio eccessivo. Tornato in Italia, nel 1979, mentre ero docente di Meteorologia all’IT Aeronautico “Francesco de Pinedo”, sono stato chiamato dal Prof. Umberto Colombo a lavorare come consulente al CNEN, il Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare, di cui egli era Presidente. In tale veste ho curato prima studi sul contenuto energetico di centrali nucleari e convenzionali, poi sono stato responsabile di diverse “task forces” per la definizione e avvio di attività connesse alla diffusione di nuove tecnologie: coordinamento del Gruppo di lavoro per la documentazione e l’informazione, automazione delle biblioteche geograficamente diffuse del CNEN, creazione di un servizio di “business graphics” computerizzata, avvio delle iniziative di Office Automation, automazione integrata della Presidenza e Direzione Generale. Nel 1981 sono entrato negli organici dell’ENEA, (ex CNEN) come collaboratore Tecnico Professionale alla Direzione Centrale Relazioni Esterne per poi passare alla Direzione Centrale Studi e ho iniziato la mia attività di Assistente del Presidente. Dal giugno del 1982 al maggio del 1983, su invito del Massachusetts Institute of Technology, Laboratory for Computer Science, mi sono trasferito a Cambridge (USA) per lavorare come Visiting Scientist, membro dell’Office Automation Group. In tale sede ho approfondito gli aspetti del management dei processi d’innovazione tecnologica e ho avuto responsabilità di conduzione del gruppo di ricerca, non ché di Thesis Advisor. Dal luglio 1983 all’aprile 1987 ho fatto parte della Direzione Centrale INFO dell’ENEA come responsabile dei progetti di automazione di ufficio. Continuando l’attività di Assistente del Presidente, ho avuto responsabilità dei progetti di diffusione dell’innovazione tecnologica nelle piccole e medie imprese, analizzando una serie di potenziali “start up”. Nel 1984 ho curato la pubblicazione di uno studio sui mestieri e le professioni degli anni ’90, mettendo a frutto le conoscenze, acquisite nel corso degli anni, di economia, management e di diverse nuove tecnologie: informatica e telematica, nuove energie, nuovi materiali, biotecnologie, innovazioni di processo (laser, robotica, FMS, CAD-CAM, ecc.) per citare le principali. Con la fine del 1985 ho ideato, gestito e completato il progetto di automazione integrata degli uffici della Presidenza e della Direzione generale dell’ENEA, che ha visto la radicale trasformazione delle modalità di lavoro di tutto il personale segretariale, tecnico e dirigenziale dei suddetti uffici. Nel corso del 1986, su invito del governo giapponese (MITI-JETRO), ho passato un mese di studio in Giappone visitando numerose imprese giapponesi e avendo intensi confronti di idee con esponenti governativi e della cultura nipponica. A partire da quella data mi sono occupato in modo continuativo del Giappone, intessendo una fitta rete di conoscenze personali e professionali con esponenti nipponici del mondo del Business e di quello accademico. A fine 1986, ho voluto sviluppare un’esperienza di lavoro nell’industria privata. Sono entrato alla Fiat S.p.A. a Torino dove ho lavorato dal 1986 al 1988 nella Direzione Studi Economici e Analisi Strategiche per passare nel 1989 alle dirette dipendenze del Direttore dell’Ente Sviluppo, Coordinamento e Controllo, in qualità di Vice-Direttore responsabile dei Progetti Speciali (Business Development). Dal febbraio 1990 sono stato in forza alla Fiat Auto. Fino al giugno 1991 ho avuto la responsabilità dei rapporti con le istituzioni internazionali nell’ambito della Direzione Centrale Sviluppo, Coordinamento e Controllo. I miei compiti comprendevano la manutenzione e implementazione di una rete di contatti internazionali finalizzata al monitoraggio degli sviluppi tecnologici e delle strategie dei partners e dei competitori. Partecipavo e/o definivo progetti speciali su temi inerenti il management dei processi di innovazione e di cambiamento, nonché di team dedicati a progetti di M&A. Dal giugno 1991 al marzo 1993 nella Direzione Ambiente e Politiche Industriali, responsabile del coordinamento del piano Qualità Totale, rispondendo direttamente all’amministratore delegato. Dopo essere stato responsabile delle attività di Relazioni Internazionali nell’ambito della Direzione Ambiente e Politiche industriali, a partire dal 1995 sono responsabile degli Scenari Ambientali. Ho ideato e gestito per conto della Fiat Auto Spa i progetti speciali inerenti all’introduzione e uso delle tecnologie della realtà Virtuale e di Internet. Nel 1995 ho coordinato la presentazione (prima mondiale) di due nuovi modelli di vetture (Bravo e Brava) sul World Wide Web in contemporanea con il lancio nel mondo “reale”, continuando a seguire lo sviluppo e le strategie di presenza dei marchi Fiat Auto (Alfa Romeo, Lancia e Fiat) sul World Wide Web (www.alfaromeo.com; www.lancia.com; www.fiat.com); ho poi contribuito ad avviare le attività di uso delle tecnologie della Rete nelle Direzioni Progettazione, Acquisti, Commerciale, Amministrazione e Controllo. Ho sviluppato una conoscenza approfondita su tecnologie, strategie e modalità di comunicazione avvalendosi di sistemi multimediali, ideando e partecipando, nel 1994, alla costituzione, avvio e gestione della com.e srl di Roma, Multimedia Agency, leader nel suo settore di attività (www.com-e.com) che comprende il Web Content, Strategie per Alta Direzione, Formazione e Addestramento. Dal giugno 1998, dopo avere lasciato il gruppo FIAT, responsabile del progetto Trustees21 presso il World Economic Forum, a Ginevra, Svizzera. Nell’aprile 1999 ho accettato l’offerta del Sindaco della Città di Barletta, Dott. Francesco Salerno, di rivestire il ruolo di Direttore Generale/City Manager della Città di Barletta, nonché dirigente responsabile del personale e del settore informatica e telecomunicazioni del Comune. Ho gestito un’organizzazione di 450 persone, di cui 12 dirigenti in reporting diretto. A fine dicembre 1999, la modifica sostanziale della composizione della giunta della Città ha causato la conclusione del mio mandato, così da evitare le dimissioni del Sindaco. Dal febbraio 2000 a luglio 2001, ho operato in qualità di Assistente del Prof. Ferrante Pierantoni, Componente dell’Autorità per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio della Repubblica Italiana. A partire dall’ottobre del 2001 svolgo attività di consulenza strategica per l’alta direzione, con particolare attenzione alle tematiche della sicurezza informatica e fisica. Sono stato Amministratore Delegato della società di consulenza Alef Consulting srl , da me fondata nel 1997, con cui ho svolto fino al dicembre 2013 attività di consulenza e formazione. Fino a luglio 2001 sono stato Senior Consultant e membro del consiglio di amministrazione della com.e srl, società attiva nel mondo di Internet, da me fondata con due soci nel 1994. Nel gennaio 2000 ho contribuito alla partenza della società If, Interface Factory srl, esperta d’interfacce avanzate di Rete, di cui sono presidente. Dal gennaio 2001 al mese di ottobre 2002 sono stato Responsabile delle Strategie della Multimoda Network spa, gruppo industriale del settore Moda, a MIlano. Dal novembre 2002 al Gennaio 2003 sono Chief Scientific Advisor per il Gruppo Finmeccanica spa, a Roma. A partire dal Gennaio 2003 sono entrato in organico come Group Scientific Advisor e V.P. responsabile della Technology Intelligence di Gruppo. In tale veste mi sono occupato di progetti speciali, coordinamento di attività fra aziende del Gruppo, facilitato il completamento di progetti di sviluppo prodotto, ideato e partecipato alla gestione del Premio Innovazione di Gruppo, avviato e gestito contenzioso legale, e sua soluzione positiva per Finmeccanica, con maggiore fabbricante automobilistico USA. Ho co-ideato e portato al successo il cosiddetto Project Zero della Agusta Westland, il primo velivolo a decollo verticale realmente innovativo dalla definizione dell’elicottero (vedere su Google Project zero AW). Assisto e interagisco con esponenti del mondo dell’arte per individuare soluzioni tecnologiche per la realizzazione di artefatti e opere. Ad esempio, componendo un gruppo di esperti provenienti dalle aziende del Gruppo Finmeccanica, abbiamo consentito al Maestro Maurizio Mochetti a realizzare la sua opera, installazione fissa al MAXXI di Roma, partecipando alla definizione delle soluzioni tecnologiche necessarie. A partire da Febbraio 2012 fino al dicembre 2014 sono in organico ad Ansaldo Energia spa, a Genova, come Senior Advisor R&D dell’Amministratore Delegato Ing. Giuseppe Zampini. Dal luglio 2012 al giugno 2013 sono membro del Consiglio di Amministrazione della PROTER srl a Terni, azienda attiva nella chimica di quarta generazione. . Dal Marzo 2015 socio fondatore di GoTo10 srl in Milano, attiva nel settore educazione e formazione, in particolare sulle tematiche relative all’insegnamento del pensiero computazionale. Dal settembre 2015 a giugno 2017 Amministratore Delegato di ProTer srl in Terni, società di ricerca e sviluppo attiva nel settore della chimica di IV generazione e della chimica verde. Da luglio 2017 a Novembre 2020, Chief Operating Officer e Vice Principal della JPED Academy a Pechino, distretto di Changping. Le mie attività comprendono essere responsabile operativo, vice-preside, direttore degli Studi, e docente STEAM di una nuova High School internazionale in lingua inglese, basata sul curriculum studiorum USA per studenti di nazionalità cinese. Rientrato in Italia a inizio novembre 2020, lavoro dal dicembre dello stesso anno, fino al novembre 2022, per la Geminiani srl, azienda specializzata nel campo dei motori per applicazioni industriali e in sistemi innovativi di gestione dell’energia elettrica in qualità di Senior Advisor per la R&D. Dal gennaio 2023, insieme a Michael Lenton, gia Amministratore Delegato di Fimeccanica Australia (oggi Leonardo Australia) con cui si è lavorato per molti anni in Finmeccanica, abbiamo avviato The Advisory, International Strategic Consulting, società di consulenza internazionale, attiva in particolare in Italia e Australia. Ci occupiamo di aziende e prodotti ad alta tecnologia, fornendo consulenza strategica, gestionale e legale. Inoltre, dal 1994, sono Professore a contratto di Strategie Aziendali, presso la Scuola di Specializzazione in Ricerca Operativa e Teoria delle Decisioni, Dipartimento di Statistica, Università “La Sapienza”, Roma. Dal febbraio 2000 al Settembre 2006 sono co-ideatore, Docente e Assistant Director del MiNE, Master in the Network Economy presso l’Università Cattolica di Piacenza. Dall’anno accademico 2001-2002 fino al settembre 2014 insegno strategie di comunicazione al Politecnico di Milano, Master in Design della Comunicazione, Dipartimento di Architettura, fiancheggiando il Prof. Paolo Ciuccarelli, titolare del corso di Metaprogetto. I miei punti di forza risiedono nella capacità di comprensione di Scienza e Tecnologia e di diversi aspetti delle discipline umanistiche, in particolari arti visive, e dunque capacità di sintesi fra queste, management e strategia; nella facilità di definire e fare crescere rapporti e relazioni interpersonali; in una lunga esperienza di relazioni internazionali a scala globale; in una non comune capacità di comunicazione, divulgazione e insegnamento. Mi viene riconosciuta capacità di leadership e di motivazione di team operativi interdisciplinari e internazionali. Nel corso degli anni ho seguito un notevole numero di corsi di specializzazione e seminari; ho pubblicato un gran numero di articoli scientifici, anche a carattere divulgativo su quotidiani e riviste specializzate. Anche qualche libro: da citare il primo testo in italiano che parlava del World Wide Web e zone limitrofe: “Il Libero delle reti, edizioni ADN Kroos.. Da oltre un decennio svolgo attività di consulente sui temi della strategia e dell’innovazione tecnologica. Sono stato membro di diversi Comitati e Gruppi di lavoro governativi e presso la CEE. Ho fatto parte del Comitato Scientifico della rivista “Scienza e Dossier” e titolare della rubrica “Il Nuovo” sviluppata su temi innovativi di Scienza e Tecnologia. Sono stato titolare di rubrica fissa sulle riviste “L’Europeo”, Next”, “Ceramicanda” e “Netforum”. Collaboro saltuariamente con molte altre testate. Blogger per il Fatto Quotidiano, Infosec News e Giano News. Ho avuto diverse esperienze didattiche, in Italia e all’estero, anche a carattere continuativo; ho tenuto un elevato numero di conferenze e seminari in Italia e all’estero per enti governativi, università e aziende private. Nel Marzo del 1990 sono stato chiamato dal rettore Prof. Mel Horwitch a far parte dello Scientific Advisory Board del Theseus Institute, Business School specializzata in Strategie dei Sistemi di Informazione e delle Reti, localizzata nel parco scientifico europeo di Sophia Antipolis, nel sud della Francia. Altre info disponibili su Google. Dimenticavo: due figli, due ex-mogli e Silvana da poco mi ha detto sì. Per concludere, ce n’è abbastanza da “scassare i cabasisi” a molti…

POTREBBE INTERESSARTI

INDIFFERENZA E FUGHE

di Giuseppe Bodi
13/06/2025
0
INDIFFERENZA E FUGHE

L’indifferenza del cittadino italiano agli eventi politici si manifesta maggiormente, come più volte evidenziato in queste pagine, nella scarsa partecipazione alle tornate elettorali.

Leggi tuttoDetails

E SE COMINCIASSIMO DALLA FELICITA’ DEL BUON SENSO?

di Renzo Trappolini
12/06/2025
0
E SE COMINCIASSIMO DALLA FELICITA’ DEL BUON SENSO?

È un periodaccio. La peste Covid, quelli che chiamano gli sconvolgimenti climatici e la guerra sempre meno a pezzi e più mondiale. C’è chi interpreta pestilenze e diluvi,...

Leggi tuttoDetails

LE LINEE DI PAPA LEONE XIV E DI PAPA FRANCESCO

di Gian Paolo Di Raimondo
07/06/2025
0
LE LINEE DI PAPA LEONE XIV E DI PAPA FRANCESCO

Il nuovo Papa Leone XIV seguirà la rinnovata linea della chiesa avviata da Papa Francesco? sembra di si nelle grandi linee ma certamente le cose che farà dipenderanno...

Leggi tuttoDetails

DONALD TRUMP E LA “CUPOLA D’ORO”

di Andrea Aparo von Flüe
06/06/2025
0
DONALD TRUMP E LA “CUPOLA D’ORO”

Una bomba nucleare IEM (Impulso Elettro Magnetico), di origine incerta, esplode ad alta quota, rilasciando onde elettromagnetiche micidiali che disattivano istantaneamente i dispositivi elettrici negli Stati Uniti e...

Leggi tuttoDetails
Prossimo post
NIGER: QUI LA COSA SI INGARBUGLIA…

NIGER: QUI LA COSA SI INGARBUGLIA...

ARTICOLI CORRELATI

GIULI – VO’ ALLA CAMERA…

GIULI – VO’ ALLA CAMERA…

10/10/2024
CORONAVIRUS: CON IL CALCOLATORE DI CARTA IGIENICA PUOI CONOSCERE L’AUTONOMIA DEL TUO BAGNO

PER LO “SMART WORKING” SERVONO “SMART COMPANIES”

10/03/2020
QUATTRO CHIACCHIERE CON CHATGPT SULLE NOMINE AL VERTICE DELL’ AGENZIA PER LA CYBERSECURITY

QUATTRO CHIACCHIERE CON CHATGPT SULLE NOMINE AL VERTICE DELL’ AGENZIA PER LA CYBERSECURITY

09/03/2023
A BOLOGNA IL PRIMO SUICIDIO IN DIRETTA SU TIKTOK

A BOLOGNA IL PRIMO SUICIDIO IN DIRETTA SU TIKTOK

13/10/2023
CARCERI: TENTATIVI DI ACCELERARE IL COLLASSO

CARCERI: TENTATIVI DI ACCELERARE IL COLLASSO

08/08/2024
LA TRAGICOMMEDIA DELLA CHAT DI TRUMP

LA TRAGICOMMEDIA DELLA CHAT DI TRUMP

30/03/2025

PRIVACY

  • Informativa Privacy
  • Informativa cookie

TAG

Accenture ACN AGID ai alessio butti anorc anorc professioni butti chatGpt contenuti Cospito diversità doglover FACEWATCH Franco Roberti Frattasi google governo inclusione intelligenza artificiale massi migranti nadia gullo Paolo zangrillo Piantedosi putin razza robot servizi segreti SOUTHERN CO-OP spie whatsapp xiaomi zangrillo

© 2022 GIANO.news

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • HOME
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI

© 2022 GIANO.news