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“PESARO: SCAVALCA IL RECINTO E FA SESSO CON CAPRE E GALLINE. A PROCESSO PER MALTRATTAMENTO DI ANIMALI”

Massimo Di Muzio di Massimo Di Muzio
31/01/2023
in RIFLESSIONI
“PESARO: SCAVALCA IL RECINTO E FA SESSO CON CAPRE E GALLINE. A PROCESSO PER MALTRATTAMENTO DI ANIMALI”
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TE LO LEGGO IO

NOTIZIA RIPORTATA [CAPRE E GALLINE] DALLA STAMPA.

CORRIERE ADRIATICO 21/1/23. ”PESARO: SCAVALCA IL RECINTO E FA SESSO CON CAPRE E GALLINE. A PROCESSO PER MALTRATTAMENTO DI ANIMALI“

Notizia orribile e pietosa, per il degrado del migrante e per la devianza che induce ad averne pena e chiedere che gli sia dato aiuto.

Ma qui proviamo ad alleggerire il contesto, recuperando fremiti di studentesca incoscienza.

Ammesso che sia vera, la storia ha un goliardico illustre precedente. 

Negli anni ’60, un gruppo di allegri goliardi gagliardi, organizzato in ‘setta’: ‘Abbazia dei Frati Gaudenti‘ da E.G. (rispetto della privacy!), 12 bolli di Medicina, che ciclostilava pessime dispense dei corsi, “rapì” la figlia di una Autorità cittadina e si arroccò nel castello del Valentino, copia fasulla di un borgo medievale, ricostruito per l’Esposizione Generale Italiana del 1884 sulla riva sinistra del Po, riproducendo edifici del XV secolo. Ovviamente, siamo a Torino.

E la pulzella rapita (maggiorenne!) era ben felice dell’evento, avendo così modo di passare ore, non disturbate, con il tre bolli di Legge di cui era invaghita.

L’esponente di Medicina, con manto e goliardo[1] rosso in testa, trattò la resa onorevole con le forze dell’ordine inviate in soccorso della giovanetta: un singolo vigile urbano che dichiarò: ”nèh fjeui, fat i brav! Lasùma perdi, fuma nèn cumedia; ça veut?”[2].

Una cassetta di Cola servì per tacitare il bugianèn[3], invitato ad unirsi al gruppo, intorno al mangiadischi: Yesterdays e Hey Jude, Re Carlo e Marinella, Beatles e De Andrè, Donovan di In the mellow yellow. Ricordi Elide? E Mal, quello dei Primitives?

Qualche bacio innocente, ballando, custoditi dal vigile. Poi il Gaudeamus igitur[4] e canzoni goliardiche un po’ oscene (ad esempio le Osterie). 

Finché, da uno zaino, sotto le pessime dispense di Anatomia ciclostilate da appunti studenteschi, saltò fuori un libercolo della ”Causa penale contro il reverendissimo prete Don Sculacciabuchi da San Rocco, imputato di aver sedotto in un boschetto un bimbo della sua parrocchia che colà si recava per viole.”

Sestine in endecasillabi, due sedute penali, escussione dei testi e del perito, fino all’ assoluzione per la Legge di Bisenzio (quella che ”invita a far silenzio”…)

Merito dell’avvocato difensore, dal nome   impronunciabile, che recitò nell’arringa:  

“Nel manuale di meditazione

dal reverendo Padre Meo composto,

si narra di quel frate buggerone

che sotto la canicola d’agosto,

invaso da libidine asinina

‘inseguiva’ a distanza una gallina.

Pochi dì dopo, il cuoco fra Bastiano,

mentre stava per fare una frittata,

casualmente si trovò per mano

l’uovo della gallina ‘insodomata’: 

lo ruppe, e n’uscì fuori, immaginate,

l’uovo mezzo pulcino e mezzo frate.

Vi lascio immaginare il lavorio

dei teologhi tutti e dei casuisti;

chi lo disse un miracolo di Dio,

chi del diavolo, ed accese il ” lumen Christi “.

Ma il principale, che non fu una rapa,

mise l’uovo nel piatto e andò dal Papa.

Laggiù, dove le teste son quadrate,

si rise della povera gallina,

e solamente si costrinse il frate

a non mangiare più carne pollina,

e questo per escludere il periglio

che qualche volta si mangiasse il figlio.”

Quanto alla capretta, si conosce la storia del servo-pastore che raccontava all’amico di coricarsi con una pecorella.

”Comprendo, ma come fai per la puzza?”

”Eh, dopo un po’, la pecora si abitua”. 

Del resto Nino Manfredi, colpevole di aver violentato una gallina  nel film  ”Vedo nudo” di Dino Risi, ha già anticipato tempi e storia, offrendo un’altra soluzione[5].

Vedremo presto la saggia sentenza del giudice togato di Pesaro.

Nel frattempo:

Gaudeamus igitur,

Iuvenes dum sumus;

Gaudeamus igitur,

Iuvenes dum sumus;

Post iucundam iuventutem,

Post molestam senectutem

Nos habebit humus.

Nos habebit humus.

Ubi sunt, qui ante nos

In mundo fuere?

Ubi sunt, qui ante nos

In mundo fuere?

Vadite ad superos,

Transite ad inferos,

Ubi iam fuere.

Ubi iam fuere.

Orsù, rallegriamoci,

Finché siamo giovani;

Orsù, rallegriamoci,

Finché siamo giovani;

dopo l’allegra giovinezza,

dopo la fastidiosa vecchiaia

la terra ci avrà.

la terra ci avrà.

Dove sono quelli che prima di noi

Vissero nel mondo?

Dove sono quelli che prima di noi

Vissero nel mondo?

Andate nel mondo dei vivi,

recatevi negli Inferi,

se volete incontrarli.

se volete incontrarli.

 

Pier Enrico Gallenga & Massimo Di Muzio

[1] “goliardo”  è il cappello a punta che solo gli studenti universitari e qualche meritevole Maestro in rare occasioni (ad esempio durante la Lectio Magistralis per Laurea Honoris Causa) sono autorizzati ad indossare. Metonimia per studente. Il colore identifica la Facoltà di appartenenza.

[2] Dài ragazzi, fate i bravi! Lasciamo perdere, non fate commedia; che cosa volete?

[3] Bogianèn espressione che identifica il carattere caparbio piemontese

[4] per i giovani studenti universitari che non lo conoscono o non lo hanno mai cantato si rimanda a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=e7bbxtd6qKU con la preghiera di  cantarlo e farlo cantare nuovamente!

[5] Per coloro che non conoscono l’episodio, si veda https://www.youtube.com/watch?v=e0-bCUkiZ2E

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Massimo Di Muzio

Massimo Di Muzio

58 anni, laureato in Farmacia, è specialista in Tossicologia (Università di Bologna) e in Farmacia Ospedaliera (Università di Padova). Ha svolto attività di ricerca presso l’Istituto di Farmacologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Chieti. Attualmente è Responsabile della UO di Farmacia Clinica dell’INRCA-IRCCS di Ancona. È responsabile del Centro Regionale per l’Allestimento della Cannabis. Ha conseguito il Master in Organizzazione e Gestione in Sanità presso la SDA Bocconi di Milano, il Master in Economia e Management Sanitaria presso l’Università di Roma Tor Vergata e si è perfezionato in Bioetica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Ha effettuato uno stage di ricerca presso il Dipartimento di Sociologia e Antropologia della British Columbia Open University di Vancouver (Canada). È il Referente Regionale della Scorta Nazionale Antidoti del Ministero della Salute per la regione Marche. È stato membro per due mandati della Delegazione Italiana della Commissione Europea per la Farmacopea Europea a Strasburgo. I suoi principali settori di interesse professionale sono: Farmacia Clinica, Farmacologia, Tossicologia, Bioetica e Sperimentazioni Cliniche, CBRNe, Management Sanitario, Farmacoeconomia. Si interessa inoltre di emergenze e maxiemergenze: è stato Membro della Commissione della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento di Protezione Civile per la gestione dei farmaci nelle maxi-emergenze, Commissione che ha emanato il Deliberazione del 22 maggio 2003 (GU n. 196 del 25 agosto 2003) “Accordo tra Governo, regioni, province autonome di Trento e di Bolzano, comuni, province e comunità montane sui «Criteri di massima sulla dotazione di farmaci e dispositivi medici di un posto medico avanzato di II livello utilizzabile in caso di catastrofe». È membro Tossicologo del GORES (Gruppo Operativo Regionale di Emergenza Sanitaria) della Regione Marche. È socio della SIF (Società Italiana di farmacologia) e della SITOX (Società Italiana di Tossicologia). Ha svolto e/o svolge attività di docente presso l’Università di Camerino (Insegnamento di Tossicologia), di Pisa (Farmacologia nelle maxiemergenze), di Bari (insegnamento di Medicina delle Catastrofi), di Ancona (insegnamento di Chimica degli Alimenti), dinGenova (insegnamento di Medicina delle Catastrofi nel Master di Bioetica). È stato Docente Esperto e Direttore presso il Centro Nazionale di formazione NBCR della Croce Rossa Italiana. È stato relatore e moderatore a numerosi congressi e convegni in Italia ed all’estero e vincitore di alcuni premi nazionali. Ha oltre 200 pubblicazioni scientifiche nazionali ed internazionali e di diverse monografie. Fra queste, si ricorda in particolare, come co-autore il libro M.L. Farina, G. Bacis, A. Gattini, M. Di Muzio, G.C. Taddei, L. Giuliani: Antidoti: Prontuario Terapeutico Ragionato (2001, Il Pensiero Scientifico Editore, Roma). Tale testo è considerato “Reference Material” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità-World Health Organization – International Programme of Chemical Safety. Ha elaborato le “Linee guida nazionali per la gestione extraospedaliera di persone esposte a irradiazioni e/o contaminazioni acute in relazione ad eventuali emergenze radiologiche”, con la prefazione del prof. Antonino Zichichi che le ha approvate.

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