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VOLETE SAPERE LA PASSWORD DI TRUMP SU TWITTER?

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
23/10/2020
in EDITORIALI
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Donald Trump non ama i giornalisti e, potendo contare su oltre 87 milioni di follower, preferisce “dialogare” a senso unico con la Nazione a colpi di “tweet”.

Se quella piattaforma social è il suo megafono, probabilmente avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione alle chiavi che permettevano l’accesso al pulpito virtuale da cui arringa i suoi fan.

Viktor Gebers, non un pirata informatico ma certo un davvero brillante ricercatore olandese nel settore della cyber security, ha appena rivelato di aver trovato la password dell’account personale che “Mister President” adopera per “cinguettare” in Rete.

Utilizzando la storica tecnica del “guessing” (basata sullo studio del personaggio preso a bersaglio e sulla costruzione di combinazioni alfanumeriche che la stessa vittima avrebbe prediletto), il buon Viktor ha indovinato la fatidica parola chiave e – quasi avesse pronunciato il fatidico “Apriti Sesamo” – ha visto spalancarsi la porta del profilo Twitter attualmente più interessante sulla scena mondiale.

Immaginando la curiosità anche dei lettori meno accaniti, arriviamo al dunque.

La password era “MAGA2020” ed è logicamente riconducibile allo slogan che ha caratterizzato la campagna elettorale che aveva portato Trump alla Casa Bianca nel 2016. MAGA, infatti, sta per “Make America Great Again” e il 2020 è il fin troppo scontato abbinamento numerico all’appuntamento odierno.

Gevers si è limitato a gironzolare nell’account di Trump “senza toccare nulla”, pur avendo guadagnato la possibilità di effettuare qualunque cambiamento (si pensi alla modifica di foto o descrizione del profilo, o addirittura al cambio della password così da lasciare fuori il tanto illustre utente) e di lanciare i più imprevedibili tweet.

Il ricercatore ha fra l’altro notato che il Presidente non ha mai attivato la “2-step verification”, ovvero l’autenticazione a doppia chiave che ostacola il free-climbing virtuale dei banditi che si “arrampicano” per raggiungere la password di chicchessia. Altra circostanza favorevole per il felice compimento di questa bricconata è dovuta al fatto che il ricercatore non è stato bloccato da Twitter dopo un certo numero di tentativi sbagliati…

Non è la prima volta che Gebers – che potremmo definire “l’olandese «violante»” – riesce a infrangere la serratura che blinda l’account Twitter di Trump.

Già nel 2016 era riuscito agevolmente in questa impresa. La password di allora era “yourefired”, la celeberrima espressione con cui un televisivo Donald cacciava dal suo show “The apprentice” (quello che in Italia vedeva Briatore nei panni del boss) chi riteneva non meritevole di continuare la competizione.

L’ennesima beffa di Gebers evidenzia il livello di attenzione che anche i personaggi da cui dipendono le sorti del pianeta riservano alla tutela di qualcosa di critico come le parole chiave.

Speriamo che le combinazioni della “Nuclear Football”, la famosa “valigetta” utilizzata dal Presidente per ordinare (in caso d’emergenza) l’uso di armi nucleari, non siano altrettanto banali…

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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