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IL CHECK “SÌ, SONO UN ESSERE UMANO” DRIBBLATO DALL’IPOCRISIA

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
24/12/2024
in EDITORIALI
IL CHECK “SÌ, SONO UN ESSERE UMANO” DRIBBLATO DALL’IPOCRISIA
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TE LO LEGGO IO

Quante volte, accedendo ad un sito o ad un servizio online, vi sarà capitato di dover passare le forche caudine che impongono di dimostrare di essere un utente in carne ed ossa e non un sistema robotizzato?

Sono i meccanismi di riconoscimento degli “umani” che funzionano poco in Rete e che nel mondo reale sono palesemente additati come inefficaci e inattendibili.

Il problema non è solo tecnologico. In gioco c’è la nostra sensibilità, quella che ciascuno vede calpestata ogni giorno ovunque si vada a volgere lo sguardo.

Il nostro cuore è probabilmente più severo del cosiddetto “CAPCTHA (Completely Automated Public Turing-test-to-tell Computers and Humans Apart la versione discorsiva dell’acronimo) che da anni riconosce se a far richieste o ad operare è un utente o un sistema automatico.

I server di mezzo mondo si accontentano di aprire le porte a chi riconosce semafori, biciclette o attraversamenti pedonali, oppure a chi riesce a digitare in maniera corretta una frase proposta sullo schermo in modo da ingannare un eventuale computer ma non la vista dell’occhio.

La nostra coscienza, invece, non si affida ad algoritmi che si fanno facilmente beffare dal furbo di turno e sa bene quali siano le qualità “umane”, quelle che ci distinguono da altri bipedi e dalla fauna più feroce. Il nostro animo non riesce ad attribuirle a chi non esita a bombardare, trucidare, seminare morte e distruzione.

Putin, Nethanjau o quelli che dalle nostre parti lasciano morire i disperati a poche miglia di distanza dalle italiche coste patriotticamente difese possono fregare il sito X o quello Y. Possono cliccare serenamente su quel “non sono un robot” nella consapevolezza di non essere così tanto differenti da una macchina spietata e senza cuore.

Non ci sono dinamiche di sicurezza elettronica nelle nostre relazioni interpersonali e quindi sta a noi (prima che si diventi schiavi di una intelligenza artificiale gestita da chi vuol governare la nostra vita) applicare i “filtri” che impediscano l’accesso a chi di “umano” ha davvero nulla.

L’enciclopedia Treccani pone solo al quarto posto il significato di “umanità” come “il complesso di tutti gli uomini viventi sulla terra”. Le precedenti definizioni hanno ben altra caratura. Quel termine infatti è indicato come “Sentimento di solidarietà umana, di comprensione e di indulgenza verso gli altri uomini” ed è emblematico l’esempio che ricorda “trattare con umanità i proprî dipendenti, i prigionieri, gli avversarî vinti”.

Il CAPTCHA non tiene conto di dizionari e vocabolari e non si sofferma certo su “sfumature” di senso e di espressione. Ma noi non siamo una manciata di codici informatici e quindi dobbiamo procedere con cautela pesando quel che diciamo o sentiamo dire.

Questi ragionamenti non sono “stagionali” e ancor meno condizionabili dall’atmosfera festosa di questi giorni. Ci dovremmo riflettere quotidianamente e – solo se la nostra aridità ce lo impedisce – approfittare di luci e colori del periodo che stiamo vivendo.

E’ vero, a Natale dobbiamo essere più buoni. Cerchiamo di esserlo con chi muore di freddo per strada, con chi mendica divorato dalla vergogna di tendere la mano, con chi piange senza nemmeno aver più le lacrime per farlo, con chi ha perso tutto e forse pure qualcosa di più, con chi si è visto strappare di mano il futuro e persino il semplice diritto ad averne uno.

Si approfitti delle feste per individuare nuovi eroi, dalla bambina di 11 anni rimasta tre giorni aggrappata ad una camera d’aria tra le onde del Mediterraneo alla coraggiosa donna francese che ha denunciato il marito che per dieci anni l’ha fatta stuprare da 50 individui arruolati online. Chi in questi giorni si aspettava un illustre martire giudiziario, non si disperi. Il tribunale ne ha consacrati ben 147 sconosciuti, quelli lasciati in mare prima e abbandonati dalla giustizia poi.

Immaginiamo come un gigantesco presepe i territori del Medio Oriente e dell’Ucraina e quelli invisibili ma non meno martoriati del centro Africa. Se non si ha la vista così lunga ci si accontenti di ambientare la Sacra Famiglia a ridosso dei cancelli di una fabbrica che non riaprirà i battenti…

Si provi ad essere davvero aderenti a quel “non sono un robot” e si resti in silenzio ad ascoltare il proprio cuore. Non si cerchi il proprio battito ma si faccia di tutto per sentire quello degli altri, per capire se le palpitazioni accelerate sono solo per la gioia.

Si tenti a metter da parte l’indifferenza e il distacco e, poco importa quale sia il Dio che preghiamo, domandiamo al cielo di darci la forza per aiutare chi ha bisogno di noi. Essere umani è il mestiere più difficile e forse potrebbe persino sbloccare il mondo del lavoro, dove il profitto di pochi ha schiacciato la sopravvivenza di tante famiglie che in queste ore vorrebbero aprire un pacco senza fiocchi e lustrini e ritrovare in una lettera il regalo della dignità restituita.

Ci si guardi negli occhi e ci si chieda se si è fatto abbastanza o almeno qualcosa per capire che non ci serve un “buon Natale”, ma un Natale buono. Per tutti.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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