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LASCIATE STARE I FIGLI DI CHI GOVERNA

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
04/06/2025
in EDITORIALI
LASCIATE STARE I FIGLI DI CHI GOVERNA
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TE LO LEGGO IO

La tragicommedia del professor Stefano Addeo è l’irriverente simbolo di questo Paese ormai all’irreversibile deriva.

Il professore di tedesco nelle terre campane di Cicciano è stato capace di tre cazzate insuperabili in rapida successione, vero goleador del mai giocato campionato dell’idiozia.

Prima ha postato su non so quale social il nefasto auspicio nei confronti della figliola della Premier, poi ha dato la colpa a ChatGPT o a chissà quale altro sistema di intelligenza artificiale, quindi ha pensato di suicidarsi dimostrando di non esser in grado manco di togliersi la vita.

Intervistato in feroci reportage concede un autoritratto verbale che dovrebbe tuonare come monito per chi istituzionalmente affida ruoli didattici non immaginando l’inadeguatezza di chi ha il delicato compito di istruire e crescere l’Italia che verrà.

A quanto pare è il normotipo della rabbiosa razza dominante dalle nostre parti che eccelle nell’imbrattare i muri e nello sfregiare le pagine web, per poi pentirsene e piagnucolare non appena inchiodata dalle inconfutabili responsabilità.

E’ la violenza di ritorno, quella che fa eco allo sbraitare dei politici che arringano la folla non esitando ad esibirsi “in presenza” o per il tramite di una telecamera che ne immortala le performance e ne consacra le immancabili contraddizioni e promesse mancate.

E’ così che comincia l’odio che sta facendo marcire le fondamenta di una civiltà. Sono questi i frutti di quel che si è seminato e sarebbe davvero curioso se – dopo aver piantato patate – uscissero fuori gladioli.

Se non si ha la forza di dare il buon esempio, però, non ci si lamenti e non si punti il dito la cui prima falange rischia di ritorcersi contro i propri occhi.

Si faccia qualcosa per riurbanizzare le relazioni interpersonali e la prima cosa da fare è quella di abbassare i toni delle invettive – spesso sgrammaticate – con cui si incendiano gli animi di persone di proporzionale caratura. Si provi a pensare che le cose non vanno poi così bene come piace far credere e che la colpa è sì atavica ma anche chi “guida” adesso deve fare un sincero esame di coscienza.

La situazione odierna è l’unica “figlia” da dover considerare, ma qui – come altrove – è meglio prendersela con chi l’ha procreata.

Lasciamo stare la prole, soprattutto quella completamente innocente. Lasciamo stare pure la discendenza che – ad ampio spettro politico – si ritrova in tribunale (in tutta Italia isole comprese, come diceva Aiazzone) per presunti stupri ed episodi di revenge porn.

Limitiamoci a ricordare che non sono le urla – verbali oppure scritte in stampatello maiuscolo – a vendicare o a mutare le cose. La situazione può essere cambiata anche sottovoce o addirittura nel totale silenzio.

Come quando venne eretto l’obelisco di Piazza San Pietro si potrà perdonare solo l’indimenticabile “Daghe l’àiga ae corde!” (date acqua alle corde) urlato da un sanremese ufficiale di marina mercantile per evitare che si spezzassero le funi che sollevavano l’enorme peso. Si abbia il coraggio di tollerare lo strillo di un novello capitano Benedetto Bresca. Invece di zittire le critiche o le opposizioni, si ascolti il grido di un intero Paese che implora che si faccia qualcosa e non si faccia cadere tutto a terra.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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