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DIO SI RICORDI DI NON PERDONARE NETANYAHU

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
26/07/2025
in EDITORIALI
DIO SI RICORDI DI NON PERDONARE NETANYAHU
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TE LO LEGGO IO

Pensavo che la crudeltà avesse un limite. Mi sono sbagliato.
Ritenevo che i bambini non avessero colpe. A quanto pare, invece, c’è chi ritiene debbano essere condannati anche a morire di fame.
Non parlo degli “animatori” di quei villaggi vacanza noti come lager, ma degli operatori che proseguono la loro diuturna attività nel più grande campo di sterminio senza recinzione che si sia mai visto.
Quel che sta succedendo a Gaza e che sembra destinato a non avere fine, sta superando i confini della realtà e lo sta facendo nell’assoluta indifferenza di Paesi che si reputano civili. Sono le stesse Nazioni la cui industria bellica moltiplica a dismisura il proprio fatturato grazie al business del tiro a segno su bersagli umani da crivellare di colpi o da stritolare tra le macerie. Sono gli Stati che si stropicciano le mani nel veder piovere ordinativi per nuove forniture di strumenti di morte. Sono i Governi che non si vergognano di certe inammissibili complicità nell’apocalisse che sta cancellando Palestina e Palestinesi.
Ho sentito dire da tanta gente, anche insospettabile, che “quei bambini, intanto, sarebbero diventati terroristi” quasi a giustificarne l’eliminazione senza chiedersi il perché di una loro evoluzione nella temuta direzione.
I bambini sono solo bambini. Cambiano e peggiorano quando si dà loro il cattivo esempio, quando gli si uccidono genitori e parenti, quando gli si distrugge casa, quando gli si cancella il futuro. Chi non ha più nulla credo si ritrovi nella necessità di “restituire” le premurose attenzioni che gli sono state riservate.
Qualcuno dice – pensando alla presenza di Hamas – che i Palestinesi sono “un popolo di terroristi”. Se fosse valido quel ragionamento, vorrei tanto che quel qualcuno pensasse che anche noi – con BR, NAR e tanti altri vivaci sodalizi armati – avremmo dovuto esser considerati dalla comunità internazionale “un popolo di terroristi”. Forse ci è andata bene, perché fortunatamente nessuno ha pensato di sterminarci.
Non mi stancherò di ripetere quel che diceva quella santa donna di Stella Rimington che – senza bisogno di quote rosa – arrivò a guidare i Servizi Segreti britannici negli anni novanta. Non bisogna combattere il terrorismo, ma eliminarne le sue cause. E, purtroppo, ho l’impressione che non si stia lavorando con quelle intenzioni.
Applaudo Macron per aver deciso di riconoscere lo Stato di Palestina, ma l’esperienza della liberazione della Libia da Gheddafi mi fa tremare al pensiero dell’esito internazionale delle iniziative francesi…
Nella mia visione antropomorfica di Nostro Signore, sono certo che Dio ha buona memoria. Sono sicuro che il “bonus” del perdono abbia comunque dei requisiti minimi di partecipazione per la sua successiva attribuzione. Sono con vinto che il Padreterno non abbia bisogno di essere vendicativo e forse non disponga di un maxischermo, ma troverà ugualmente modo di costringere il signor Bibi a restare incollato – senza mai poter battere le palpebre – dinanzi alle immagini di quel che ha combinato. Sarà l’indigestione di quel che tanto piaceva al personaggio in questione a innescare il giusto patimento. Il non poter mai chiudere gli occhi o voltare lo sguardo altrove toccherà anche a tutti quelli che non hanno avuto il coraggio di dire basta e di troncare ogni relazione con un criminale imperterrito ed imperturbabile.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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