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SMARTPHONE IN CARCERE , MA SENZA SUONERIA

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
05/05/2025
in EDITORIALI
SMARTPHONE IN CARCERE , MA SENZA SUONERIA
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TE LO LEGGO IO

Dovremmo prendere lezione da certi detenuti. Loro sì che conoscono il galateo e hanno un concetto della riservatezza senza dubbio più elevato di tanta gente che non soggiorna nelle nostrane strutture penitenziarie.

Lo spunto per questa riflessione ce l’ha data un rapper in occasione del One Day Music Festival sul palco della Plaia di Catania il primo maggio scorso.

La performance dell’artista di origini marocchine Zacaria Mouhib è stata un condensato di educazione civica che meriterebbe di diventare contenuto multimediale con finalità didattiche, roba da proiettare su tutte le lavagne LIM dell’intera costellazione di aule di ogni ordine e grado del panorama dell’istruzione nazionale.

Il cantante, noto ai più come Baby Gang, ad un certo punto dello spettacolo ha voluto dar prova delle dinamiche di reinserimento sociale di chi è costretto in carcere nella fattispecie dal 2022 per evasione e spaccio di sostanze stupefacenti.

E’ bastato prendere lo smartphone e, mentre partiva una videochiamata, urlare ai ventimila ragazzini del pubblico “E’ mio fratello, voglio un cazzo di casino per Niko Pandetta”. I giovanissimi a quel punto – quasi fosse apparso loro un eroe da cui prendere esempio e di cui emulare le gesta – hanno cominciato a strepitare con entusiasmo trasferendo al recluso solidarietà e ancor più ammirazione.

Se il protagonista dello show ha fatto capire l’importanza del calore umano e della famigliare accoglienza nei confronti di chi corre il rischio di future difficoltà a ricollocarsi nel vivere quotidiano, il signor Pandetta ha insegnato il corretto uso dei dispositivi mobili in netto contrasto con la sguaiataggine che spesso caratterizza chi brandisce lo smartphone come una clava.

Il suo primo precetto – non svelato ma abilmente lasciato intuire – ha riguardato l’emblematica discrezione della sua suoneria. Non trilli fragorosi o motivetti tamarri che spesso risuonano nei momenti meno opportuni e addirittura nelle fasi clou delle celebrazioni eucaristiche e persino durante i funerali. Pare di aver capito che la “vibrazione” non disturba chi è nei paraggi, non distrae chi a pochi metri di distanza è impegnato in austeri compiti di controllo e vigilanza, non infastidisce i “colleghi” che l’unico “cellulare” che hanno a disposizione è quello blindato su ruote per le traduzioni da una struttura all’altra.

Il secondo messaggio educativo è quello di mantenere un tono di voce basso e garbato nel corso della conversazione perché solo i maleducati strillano e si fanno sentire anche da chi non è interessato a certe chiacchiere…. Oltre a non dar fastidio a soggetti terzi, il parlare sottovoce è suggerito anche dalle ormai quotidiane questioni di privacy….

Pare che Niko di smartphone ne avesse addirittura due, ma siccome è un gentleman, si è guardato bene dall’ostentarli lasciandoli spocchiosamente sul letto o sul tavolino della cella. Basta poco per non esser cafoni e questo episodio deve essere davvero di insegnamento.

Qualcuno, poco riconoscente verso un benefattore della nostra educazione, potrebbe domandarsi come mai un soggetto sottoposto a misure detentive avesse modo di comunicare con l’esterno addirittura in videochiamata, con Internet a disposizione e chissà che altro.

No, dai, non perdiamoci dietro a questi dettagli, dai…

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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