Tesla Model 3 dell’anno scorso, qui parcheggiata silente, mi stai spiando? Probabilmente no. Potresti? Sicuramente sì.
Prendiamo la tua Tesla, quella che hai. Ha funzionalità di navigazione, guida autonoma e sicurezza fra le più avanzate attualmente sul mercato. Il che implica che sia imbottita di dispositivi in grado di registrare e tracciare quello che fai tu e ciò che accade nell’ambiente circostante. Ovvero una grande quantità di dati: che fine fanno? Tesla quanti ne incamera e come li protegge, visto che contengono informazioni sensibili che ti riguardano? Ti puoi fidare?
Sono state vendute circa 7 milioni di Tesla e ognuna di esse è un sistema di sorveglianza su ruote. Il libretto d’istruzione, che nessuno legge, dice che nello specchietto, lato passeggero, ci sono antenne WiFi e GPS: consentono alla tua auto di sapere dove ti trovi, fornirti indicazioni stradali puntuali e scaricare aggiornamenti software quando è parcheggiata nel tuo garage.
Dice, il libretto suddetto, che ci sono anche le telecamere. A parte quella per la retromarcia, obbligatoria su tutte le nuove auto dal 2018 in poi, le Tesla di telecamere ne hanno altre 7 o 8, a seconda del modello. Due sono sui montanti delle portiere, due sui parafanghi anteriori, una all’interno dell’auto e due o tre montate sul parabrezza, sopra lo specchietto retrovisore.
Queste telecamere registrano il mondo, intorno e all’interno dell’auto, per alimentare un’intelligenza artificiale di bordo chiamata Tesla Vision, che capisce se stai nella tua corsia, se ti stai avvicinando troppo ad altri veicoli, se sei in prossimità di un semaforo, se hai bevuto troppo, se sei stanco, o se stai facendo cose che nulla hanno a che fare con la guida e provvede di conseguenza. Ha una vista a 360° e registra un’enorme quantità di informazioni pubbliche: targhe, veicoli, dove si trovano le persone per strada, i loro volti, cosa accade nel circondario.
Insomma, con tutti questi sensori e telecamere, la tua Tesla è inondata di dati. L’azienda afferma che ne ha bisogno per diventare sempre più intelligente e sicura. Dice anche di stare sereno perché i tuoi dati, personali e riservati, sono in buone mani. Le sue. C’è da stare sicuri?
Passiamo in rassegna cosa succede ai dati più sensibili raccolti dalla tua Tesla. Il sensore GPS è sempre attivo e controlla dove vai. Tranquillo, dice Tesla, i dati sulla posizione non vengono raccolti, salvo due eccezioni.
La prima è se si verifica quello che l’azienda chiama un “evento di sicurezza”, ovvero un incidente. Nel malaugurato caso, l’auto invia la tua posizione a Tesla. Attento a non spostare la macchina. Se lo fai ti scade la garanzia, ma questa è un’altra storia.
La seconda è se hai attivato la condivisione dati sulla posizione così che Tesla possa valutare se e quanto funzionano bene le sue auto. Tesla promette che, se dai il permesso di raccogliere questi dati, li renderà anonimi, non collegherà la tua posizione con il tuo account o la tua identità, né conserverà una cronologia di dove sei stato.
Passiamo ora a considerare le telecamere. Tesla dice di raccoglierne solo brevi serie di fotogrammi. Comunque, i dati delle telecamere vengono elaborati a bordo veicolo, a meno che non si abiliti la solita condivisione dati, nel qual caso le registrazioni, fino a 30 secondi, vengono memorizzate dalla Tesla in modo che possa analizzare la risposta delle sue auto alle condizioni stradali.
Anche in questo caso, proprio come per i dati di posizione, Tesla afferma che queste informazioni sono anonime: la tua auto condividerà il filmato della tua telecamera e lo collegherà alla tua identità solo in caso di incidente. Le telecamere esterne di Tesla sono utilizzate anche per una funzione chiamata Sentry Mode, “modalità sentinella”, che in pratica ti consente di monitorare l’ambiente circostante la tua auto. Se la tua auto rileva una minaccia o un movimento insolito, puoi guardare la registrazione per capire cos’è accaduto. Tesla promette che queste funzionalità sono sicure. La visualizzazione in tempo reale è protetta con crittografia end-to-end, il che significa che nemmeno Tesla può accedervi e le registrazioni possono essere salvate solo su una chiavetta USB. Non vengono inviate a Tesla. Tuttavia, tenete a mente la modalità sentinella di cui sopra che la spiegheremo di seguito.
Per quanto riguarda la telecamera interna, quella che potrebbe vedere cose più sensibili, Tesla afferma che tutti i filmati rimangono nell’auto a meno che, al solito, non si abiliti la condivisione dei dati. Se la condivisione è attiva e hai un incidente, la tua auto invierà a Tesla brevi clip anonime, altrimenti nulla viene trasmesso.
Cosa accade alle registrazioni audio generate dai comandi vocali, come chiedere di accendere l’aria condizionata, o la radio? Tesla afferma che rimangono sull’auto, a meno che non si abiliti… indovinate cosa? Ebbene sì, la condivisione dati, necessaria per migliorare con l’uso l’accuratezza delle risposte. Proprio come per il WiFi, il GPS e le telecamere, Tesla afferma di non acquisire registrazioni continue, ma ci si può fidare delle affermazioni di Tesla?
La verità è che per la tua privacy le cose non sono così semplici come vuole farle intendere l’azienda. Ci sono due grossi problemi. Il primo ha a che fare con la dichiarazione di Tesla di rendere anonimi tutti i dati in modo che non possano essere ricondotti a te. Beh, questa “anonimizzazione” non è infallibile. Ogni dato riceve un ID temporaneo quando viene inviato ai server di Tesla. ID temporaneo per modo di dire, visto che può rimanere attivo per giorni o addirittura settimane. Durante questo periodo, chiunque in Tesla può vedere e sentire cosa sia associato a quell’ID. Ciò potrebbe includere visite ripetute a luoghi come case, scuole ed edifici per uffici che potrebbero identificare chiaramente qualcuno e ciò che ha fatto.
Il che ci porta al secondo grande problema: quanto ci si può fidare di Tesla? Certo, dice di offrire molte garanzie sulla privacy, ma quando la Mozilla Foundation ha analizzato queste promesse, non è rimasta molto soddisfatta. Tesla si vanta nella sua comunicazione istituzionale di come si impegni a proteggere la privacy dei tuoi dati. Tuttavia, le sue azioni dimostrano troppo spesso che alle parole non seguono i fatti. Mozilla ha criticato sia il linguaggio, davvero vago, della politica per la privacy degli utenti di Tesla, sia la mancanza di chiarezza sulla condivisione dei dati con terze parti. Maggiore preoccupazione ha generato poi la politica della privacy della Tesla stessa: difficile fidarsi di loro visto il loro attuale curriculum.
Tesla ha avuto alcuni incidenti di privacy e sicurezza piuttosto gravi negli ultimi anni. Lo scandalo più grande ha coinvolto dipendenti Tesla che hanno spiato i clienti attraverso le immagini e i video registrati dalle telecamere delle loro auto. Secondo Reuters, tra il 2019 e il 2022, i dipendenti di Tesla si sono scambiati immagini e video altamente invasivi registrati dalle auto dei loro clienti, inclusi filmati di persone nude e persino l’investimento di un bambino in bicicletta.
I dipendenti Tesla potevano curiosare all’interno delle case e dei garage, nonché vedere le registrazioni delle posizioni GPS. Dopo che la notizia si è diffusa, nel 2023, i membri del Congresso USA ne hanno preso atto. I senatori democratici Ed Markey (Massachusetts) e Richard Blumenthal (Connecticut) hanno scritto al CEO di Tesla, Elon Musk, dicendo: “L’apparente intenzionale disprezzo della privacy dei clienti Tesla è inaccettabile e solleva seri interrogativi sulle pratiche di gestione di Tesla.” Nulla è dato di sapere sull’eventuale replica, richiesta entro il 5 maggio 2023.
Lo spionaggio dei dipendenti non è l’unico motivo per preoccuparsi di come Tesla protegge la tua privacy. La società ha anche avuto problemi a conservare i dati in suo possesso. Nel maggio 2023, un informatore ha fornito a un giornale tedesco 100 gigabyte di documenti interni di Tesla, tra cui dettagli sensibili sui dipendenti, informazioni bancarie dei clienti e persino segreti di produzione. Coinvolte 75mila 735 persone, tra dipendenti Tesla e suoi clienti. La violazione dei dati è stata di dimensioni senza precedenti, comprendendo anche le informazioni raccolte su di te, in ogni momento: dove parcheggi, dove sei stato, dove vai, cosa fai, con chi sei. Il fatto che siano stati sottratti anche dati riguardanti Elon Musk non è stato di grande consolazione.
Ora che abbiamo spiegato cosa c’è in una Tesla e come valutare le promesse dell’azienda sulla protezione della privacy, esaminiamo cosa potrebbe andare storto se possiedi, noleggi, viaggi o semplicemente passi davanti a una di queste auto.
Quando si tratta di rischi per la privacy, ci sono tre categorie da considerare: sorveglianza governativa, hacking e la buona vecchia dimenticanza.
Le autorità di polizia possono perquisire la tua auto. Se hai una Tesla, la perquisizione può comportare il collegamento dell’auto a un computer e l’analisi di tutti i dati raccolti.
Attenzione: ecco qualcosa che molte persone non sanno. Anche se non possiedi una Tesla e non ti ci sei mai seduto dentro come guidatore o passeggero, potresti comunque rimanere nelle grinfie della pervasiva capacità di sorveglianza dell’azienda. Ricordate quella “modalità sentinella” cui si è accennato? Se stai camminando per strada e passi acanto a una Tesla e si verifica un crimine nelle vicinanze, potresti essere coinvolto nell’indagine perché sei stato registrato. L’informativa sulla privacy di Tesla, dal linguaggio assai vago, non chiarisce se e quando l’azienda condividerà i dati in suo possesso con le autorità governative. La società afferma che condividerà le informazioni in risposta alle citazioni in giudizio, ma afferma anche che consegnerà i dati se ritiene che la legge lo richieda per motivi di sicurezza o altre questioni di importanza pubblica. Nessuno sa cosa significhi.
Oltre alle indagini governative, ci sono anche bande criminali che amano hackerare le aziende, sottrarre tanti, ma tanti, dati dei clienti per poi chiedere riscatti per non renderli pubblici. Ebbene, c’è anche la possibilità che gli hacker possano rubare i tuoi dati direttamente dalla tua auto. All’inizio del 2023, i ricercatori di Pwn2Own, canadesi che si occupano di sicurezza, hanno hackerato una Tesla Model 3 in meno di due minuti.
C’è anche un terzo rischio per la privacy dei tuoi dati, oltre alle forze dell’ordine e agli hacker. Tu stesso. Quando le persone noleggiano o permutano Tesla usate, a volte dimenticano di cancellare la memoria dell’auto che hanno utilizzato. I ricercatori di cui sopra hanno trovato dati sensibili e non crittografati su Tesla acquistate in depositi di rottami. I loro precedenti proprietari pensavano che non sarebbero mai più stati accessibili quei dati. Errore grave.
Questi problemi non sono esclusività di Tesla. Un’analisi del 2023 della Mozilla Foundation sui veicoli connessi ha concluso che le auto moderne sono un incubo per la privacy. La verità è che tutte le case automobilistiche raccolgono molti dati sui loro clienti. Aziende come Toyota utilizzano la telecamera interna dell’auto per assicurarsi che i conducenti prestino attenzione alla guida, non si addormentino al volante, ma anche per verificare l’identità del conducente per prevenire furti.
Un altro esempio è l’informativa sulla privacy di Nissan, che afferma che può raccogliere non solo la cronologia delle posizioni, ma qualsiasi cosa tu possa fare all’interno della tua auto.
Ovvio che non tutti i dati della tua auto sono ugualmente sensibili e non tutte le case automobilistiche raccolgono gli stessi dati, o li gestiscono allo stesso modo, però Tesla si distingue vista la quantità unica di telecamere e sensori, le sue allarmanti carenze in materia di privacy e sicurezza e la sua politica, quantomeno vaga, sulla condivisione delle informazioni con autorità governative.
Naturalmente, non possiamo parlare dei rischi per la privacy di Tesla senza parlare di Elon Musk. L’uomo più ricco del mondo si è recentemente inserito al centro della politica americana e si è allineato con il presidente Donald Trump. Ha ripetutamente distorto le politiche del suo social media X per soddisfare i suoi capricci personali e sostenere l’agenda politica di Trump.
Tesla dice che non raccoglie video continui dalle sue auto. Al massimo trenta secondi. Non sappiamo se si tratti di un limite tecnologico, oppure ottemperanza alle normative. Di certo, se la tecnologia lo consente, tutto ciò che serve per cambiare drasticamente le cose è una leggera modifica delle leggi vigenti, un piccolo decreto che non faccia rumore.
Ora che sai come Tesla raccoglie le tue informazioni e perché potrebbero non essere così anonime come sostiene, probabilmente ti starai chiedendo come cautelarti.
Se possiedi una Tesla, l’unica cosa che puoi fare è disabilitare la condivisione dei dati il che rende la tua Tesla meno intelligente. L’uso della tecnologia significa scendere a compromessi. Devi decidere da solo cosa ti fa sentire più a tuo agio.
Se ti stai sbarazzando della tua Tesla, utilizza il sito Web o l’app dell’azienda per richiedere la cancellazione totale dell’account.
Infine, se sei un pedone preoccupato di finire registrato, tieni d’occhio quell’elegante logo T sul cofano e cambia strada ogni volta che ne vedi uno.
Se lo conosci, lo eviti.