Scavando tra i retaggi del passato troviamo un mestiere ormai scomparso: il banditore, forse rintracciabile in solo qualche minuscola area del nostro Paese.
Sicuramente chi ha meno di 65/70 anni e non ha frequentato piccoli centri in fanciullezza, in particolare montani, della nostra Penisola non ne ha mai visto uno. Forse qualche foto facendo una ricerca su internet o sfogliando un vecchio libro. Era sicuramente una figura pittoresca, vista in qualche film storico o del neorealismo italiano, del quale solo pochi ne hanno un ricordo visivo scavando nella memoria.
Chi era il banditore, questo sconosciuto? La Treccani lo definisce: “Chi anticamente proclamava i pubblici bandi, a suon di tromba o in altro modo, e adempiva talvolta altre funzioni, oggi proprie degli ufficiali giudiziari. In alcuni paesi dell’Appennino meridionale e in Sicilia è tuttora in uso.
Chi, nei giorni di mercato o in altre speciali occasioni, annuncia gridando le merci in vendita (uso ormai raro e limitato a piccoli paesi). Chi nelle pubbliche aste bandisce gli oggetti in vendita, i loro prezzi e le offerte”.
Questo omone, si perché doveva essere dotato di portentosi polmoni per far sentire a tutti la propria voce, era dotato di uno strumento a fiato, generalmente un piccolo corno, talvolta un piccolo tamburo, per richiamare l’attenzione degli abitanti nei piccoli centri o nelle campagne.
Occorrevano, oltre a molto fiato, buone gambe per percorre le strade spesso accidentate dei piccoli centri e delle campagne. Spesso attendeva che le persone uscissero di casa o si affacciassero per essere sicuro dell’attenzione dovuta alle notizie.
Annunciava ordinanze ed altri atti amministrativi del Comune poiché le affissioni non raggiungevano sempre ogni luogo del piccolo paese e l’analfabetismo era molto diffuso. Di frequente la lingua usata era il dialetto locale poiché non tutti comprendevano la lingua italiana. Venivano individuati luoghi di maggior affluenza dei cittadini per le comunicazioni.
Esordiva, di solito, con: “Udite, udite “ o “ II signor Sindaco avverte “, o “Il signor Giudice Conciliatore comunica”. Annunci importanti erano quelli inerenti alla mancanza di acqua, invitando a farne scorta adeguata, o dell’inizio dell’anno scolastico. Altro tipo di bando era la diffida.
Ruolo non pubblico ma commerciale avevano i banditori che, in occasione di fiere, mercati o singole vendite, pubblicizzavano prodotti alimentari e non (verdure, uova, frutta, pentolame, stoffe ed altro). Un po’ come l’arrotino o chi, talvolta anche oggi, ritira ferro e oggetti come termosifoni ed altro.
Il mestiere è antico, conosciuto sin dall’antica Grecia; è stato esercitato sino a pochi decenni or sono. Il banditore ha avuto particolare rilievo nel Medio Evo; era impiegato da Sovrani, Signori, Feudatari per comunicare al popolo notizie attinenti a leggi, decisioni, ordinanze ed altro emanate nei loro territori.
Sempre nel Medio Evo, chi trasgrediva le disposizioni del bando veniva bandito, posto al bando ovvero messo fuori legge e mandato in esilio. I bandi indicavano non solo i contenuti delle ordinanze ma anche i documenti relativi.
Solitamente l’incarico di banditore pubblico veniva conferito a persone che lavoravano per il Comune in altre mansioni; ad esempio custodi cimiteriali, netturbini, guardie a tutela dei boschi, operai generici ed altri.
Il compenso ai banditori veniva corrisposto dal Comune mentre, in caso di incarichi privati di commercianti od altri, il corrispettivo era a carico del committente; più indietro nel tempo anche con una sorta di baratto in natura, ovvero prodotti quali frutta, verdura, stoffe ed altri generi che il banditore aveva pubblicizzato. Decantare la merce era un mestiere, spesso tramandato di padre in figlio, che richiedeva maestria. Occorrevano il tono appropriato e la scelta adeguata delle parole.
Con l’istruzione diffusa, la scomparsa dell’analfabetismo, il diffondersi dei mezzi di comunicazione sempre più evoluti ed efficaci, la figura del banditore è scomparsa. La parte inerente alle ordinanze è ora demandata a molti altri mezzi, quella di decantare i prodotti è in mano alla pubblicità, sempre più pervasiva. Unica forma rimasta è quella del banditore nelle aste di oggetti d’arte o di valore.
Un bel ricordo per chi ha avuto l’occasione di vederne. Sembra ancora di sentire “Udite, udite” ed il rumoreggiare festoso dei bambini intorno al banditore che attira l’attenzione con gli squilli di un piccolo corno.