Due americani e due russi avrebbero compromesso il sistema di smistamento dei taxi dell’aeroporto internazionale John F. Kennedy di New York. Il loro obiettivo era vendere ai tassisti un posto in prima fila e questo “giochetto” lo hanno fatto durare due anni, dal settembre 2019 a quello del 2021.
I due cittadini russi, Aleksandr Derebenetc e Kirill Shipulin, sono stati incriminati da un gran giurì per le loro intrusioni informatiche.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha lasciato in libertà i due cittadini americani, Daniel Abayev e Peter Leyman, incriminati l’anno scorso, che qualche giorno fa si sono dichiarati colpevoli entrambi gravati dall’accusa di associazione per delinquere “tecnologica”.
Cos’hanno combinato? Hanno monetizzato la domanda dei tassisti interessati a tariffe aeroportuali “agevolate”.
L’attuale tariffa forfettaria da JFK a Manhattan è di 70 dollari più costi aggiuntivi. I tassisti sono tenuti ad attendere in un’area di attesa al JFK, spesso per diverse ore, prima di essere spediti ai terminal dell’aeroporto in ordine di arrivo. Il tempo trascorso in fila non viene retribuito e allora gli autisti hanno un notevole vantaggio finanziario per evitare di aspettare in fila. I banditi hanno così pensato di sviluppare un piano per hackerare il sistema di attribuzione delle priorità…
Per riuscire nel loro intento hanno tentato diverse modalità di approccio, non ultimo arrivando a corrompere chi era in grado di accedere fisicamente al computer che disciplinava l’operato dei tassisti in aeroporto.
Sono riusciti a convincere un dipendente dello scalo ad inserire una chiavetta USB contenente malware nei computer collegati al sistema in questione, ottenendo un proficuo accesso indebito a quegli apparati.
Quando i quattro hacker sono riusciti ad entrare nel sistema, si sono offerti di spostare gli autisti in prima fila per una tariffa di 10 dollari, rinunciando ad incassarla da coloro che hanno trovato altri autisti disposti a pagare per fruire del…servizio fraudolento.
Per avere idea del giro d’affari di questi malandrini, va detto che – secondo il Dipartimento di Giustizia – il gruppo ha prenotato 2.463 tagli di coda in una sola settimana nel dicembre 2019.
Il programma avrebbe consentito fino a 1.000 viaggi al giorno saltando la coda al JFK. In particolare sembra che i due americani abbiano raccolto il denaro dagli autisti partecipanti e abbiano effettuato versamenti via Internet ai complici russi, descrivendo i trasferimenti di denaro come “pagamento per lo sviluppo di software” o “pagamento per i servizi resi”.
I russi avrebbero ricevuto più di 100.000 dollari per il loro lavoro. Se venissero mai arrestati – cosa che sembra improbabile date le attuali relazioni degli Stati Uniti con la Russia – i russi rischiano una pena massima di dieci anni di prigione. Abayev e Leyman rischiano invece fino a cinque anni di carcere ciascuno e la loro condanna è prevista per l’inizio del 2024.