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IERI UN JET BRITANNICO ISOLATO IN VOLO DAI RUSSI PER MEZZ’ORA

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
15/03/2024
in EDITORIALI
IERI UN JET BRITANNICO ISOLATO IN VOLO DAI RUSSI PER MEZZ’ORA
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TE LO LEGGO IO

Per un attimo mettetevi nei panni dell’ufficiale pilota che con il suo aereo militare sta riportando a Londra il Ministro della Difesa Grnat Shapps che ha appena concluso una serie di riunioni in Polonia.

Quando il velivolo – non un giocattolino volante poco attrezzato – è in quota a poca distanza dalla baia russa sul Mar Baltico nella zona di Kaliningrad, la strumentazione di bordo comincia ad avere qualche problema e smette di funzionare regolarmente.

Non si sa cosa sia effettivamente successo (e forse è meglio, perché si propagherebbe il panico), ma è certo che i segnali satellitari di localizzazione GPS si sono incredibilmente interrotti e che i passeggeri hanno constatato che erano sparite le connessioni telefoniche mobili e quelle ad Internet.

Mentre qualcuno immagina che il “secondo” abbia cominciato a suggerire al comandante un possibile “dopo quella nuvola viri un po’ a destra”, è facile comprendere che si sia trattato di una aggressione di guerra elettronica che fortunatamente non ha avuto altre conseguenze. Uno “scherzo” durato circa mezz’ora in cui la bravura e l’esperienza dei piloti ha sopperito alla grave mancanza di informazioni, ma che ha reso evidente la fragilità dei sistemi tecnologici che animano non solo i mezzi militari ma qualunque aeromobile che possa finire a tiro delle armi del cosiddetto “electronic warfare”.

Il giochetto si chiama gergalmente “jamming” e – a volerne elementarizzare la dinamica – si traduce in una forte interferenza che manda in tilt le apparecchiature che, non schermate adeguatamente, cominciano a dare segni di inaffidabilità e a compromettere la sicurezza del volo.

La Royal Air Force conosce bene questa minaccia e da tempo lamenta problemi nel decollo dei propri aviogetti dalla base di Akrotiyi a Cipro. In quel caso si pensa che le potenti attrezzature russe siano posizionate in Siria e riescano ad ottenere “buoni risultati” anche da una certa distanza. Normalmente le “apparecchiature di disturbo” hanno un raggio contenuto anche per non compromettere l’operatività stessa di chi attacca e sono trasportate con veicoli terrestri o su droni aerei che permettono di agire “in mobilità”.

Probabilmente non è il primo episodio di questo genere, ma certo la prima volta che i mezzi di informazione dedicano spazio ad una notizia simile. Non manca chi ipotizza una preoccupante evoluzione del conflitto in corso in Ucraina e il ricorso a determinati strumenti per dissuadere i Paesi occidentali dal mantenere rapporti di supporto con Kiev.

Stavolta l’aereo era nelle mani di piloti addestrati ad affrontare questo tipo di emergenza. I voli di linea sono pronti dinanzi ad un rischio di tale sorta?

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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