La guerra è anche questa. È determinante evitare di favorire il business dei Paesi “avversari” e soprattutto di ritrovarsi dipendenti dalle loro forniture di materiali che possono rivelarsi fondamentali e indispensabili.
Alla luce di queste considerazioni i legislatori statunitensi hanno vietato al Dipartimento della Difesa di acquistare batterie prodotte dai maggiori produttori cinesi. L’obiettivo è evidente: spezzare il prima possibile la catena di approvvigionamento del Pentagono dal suo pericoloso rivale geopolitico.
Lo stop non è immediato e diventa esecutivo dall’ottobre del 2027. Il provvedimento è stato inserito nell’ultimo National Defense Authorization Act approvato il 22 dicembre ed impedirà l’acquisto di batterie da CATL (Contemporary Amperex Technology Ltd.), BYD e da altre quattro società cinesi.
La misura protezionistica – pur avente connotazione strategica per gli USA – non si estende agli acquisti commerciali da parte di aziende come Ford Motor Co., che sta concedendo in licenza la tecnologia CATL per costruire batterie per veicoli elettrici nel Michigan. Non riguarda nemmeno Tesla, che acquista anche alcune delle celle della sua batteria da BYD, azienda che recentemente è diventata il primo produttore di veicoli elettrici più venduto a livello globale.
L’accordo di licenza di CATL con Ford nel 2023 ha attirato grande attenzione politica e ha innescato una significativa preoccupazione per il ruolo delle aziende cinesi nella produzione di veicoli elettrici.
Per dare idea della attuale sensibilità alla questione, va detto che a dicembre scorso i senatori repubblicani statunitensi Ted Cruz e Marco Rubio hanno inviato una lettera al segretario alla Difesa Lloyd Austin avvertendo che l’uso delle batterie CATL comporta rischi per la sicurezza…
Oltre a CATL e BYD ci sono altri quattro produttori le cui batterie saranno vietate: Envision Energy, EVE Energy, Gotion High Tech e Hithium Energy Storage Technology.
Un esame del settore in argomento porta a constatare che tra i dieci principali fornitori di batterie al mondo, solo tre sono aziende non cinesi.
Cosa succede se è invece la Cina a non voler più vendere le batterie all’Occidente?