sabato, Giugno 14, 2025
GIANO NEWS
  • Home
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
GIANO NEWS
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home LA STORIA CHE DIMENTICA

LA STORIA CHE DIMENTICA: MARY ELIZABETH ANDERSON

Edoardo De Amicis di Edoardo De Amicis
27/09/2023
in LA STORIA CHE DIMENTICA
LA STORIA CHE DIMENTICA: MARY ELIZABETH ANDERSON
396
Visualizzazioni
Condividi su FacebookCondividi su Linkedin
0:00 / 0:00
TE LO LEGGO IO

Secondo il Codice della strada un veicolo, di qualunque tipologia, può circolare solo se soddisfa tutti i requisiti per una guida sicura. Tutti d’accordo. Dal motore, alle ruote, alle luci, tutto deve essere a norma, altrimenti si rischiano sanzioni. Anche i vetri dei finestrini o dei parabrezza devono soddisfare vari requisiti di sicurezza, di cui gli umili e scontatissimi tergicristalli fanno parte. Del resto, quale persona normale si metterebbe alla guida, soprattutto col maltempo, senza questi piccoli dispositivi? (Beh, forse qualcuno un po’ strano c’è sempre…). Sembrano un congegno banale, basta un click per attivarli, ma è molto più che utile, è necessario. Le pattuglie stradali, oggi, effettuano controlli anche sui tergicristalli, ed il codice prevede anche delle multe perché la buona visibilità dipende da queste sottili asticelle, fondamentali in termini di sicurezza, per sé stessi e per gli altri. Istintivamente diamo per scontata la loro presenza, ma sappiamo che senza di loro non si può condurre un automezzo in tutta sicurezza, in nessuna stagione, pioggia, neve, polvere, o insetti che siano. Nostri complici in caso di necessità, anche se ci scocciamo quando si attivano “da soli, improvvisamente”, i tergicristalli sono un’utilissima invenzione per chi guida.
Ma fino alla metà del 1800 non era così. Gli autisti avevano vita dura, soprattutto in inverno, poiché in caso di maltempo erano costretti a circolare con due finestrini aperti, tirando fuori le braccia in continuazione per pulire il vetro anteriore, con una visibilità comunque ridotta.
Finché, in una giornata invernale del 1903, la signora americana Mary Elizabeth Anderson (1866-1953), che in quel momento si occupava di bestiame e coltivava vitigni in Alabama, con tempestivo problem solving trovò la soluzione, un modo di pulire i parabrezza senza dover aprire gli abitacoli, ideando così il primo tergicristallo. In visita a New York in quell’inverno del 1903, la Anderson notò che un autista del tram, con le braccia bagnate ed intirizzite, teneva aperti due finestrini mentre i passeggeri rabbrividivano, per ripulire il parabrezza dalla neve. Dopo il rientro in Alabama, Mrs. Anderson progettò un dispositivo (ovviamente, al tempo, di tipo manuale) non solo per pulire, ma per mantenere nitido in maniera continuativa il parabrezza, facendone realizzare un prototipo da un’azienda del posto. Lo strumento era semplicemente formato da una manovella posizionata dentro all’abitacolo, la quale muoveva un’asta di gomma all’esterno del parabrezza, facendola oscillare al bisogno; situata vicino al guidatore, la leva era comandata manualmente e comodamente dall’autista, in tutta sicurezza, senza dover aprire i finestrini del veicolo.
Incredibilmente, anzi ottusamente, l’idea di Mary non venne accettata, non valeva la pena di pagare un progetto inutile inventato da una donna; fu soltanto con la sua tenacia che la Anderson riuscì ad ottenere, pagandolo, il meritato brevetto, valevole per 17 anni. Ella tentò poi di venderlo, ma ottenne solo rifiuti. Una fabbrica canadese non lo accettò definendolo inutile e fallimentare dal punto di vista commerciale. È doveroso però notare che nel primo decennio del 1900 non tutte le vetture possedevano i parabrezza, in quanto lentissime, per cui l’importanza del dispositivo di Mary non fu afferrata. Ma già dopo il 1910 esse iniziarono a raggiungere velocità più elevate, che resero necessaria l’installazione di un vetro anteriore di protezione per conducenti e passeggeri. Così i tergicristalli diventarono elementi essenziali, ma purtroppo il brevetto di Mary Anderson era già scaduto, non avendolo lei rinnovato per sfiducia e per i costi.
Nel 1922 la Cadillac fu la prima azienda ad installare i tergicristalli come dotazione di serie, guarda caso, non appena il brevetto era scaduto. Inutile dire che alla Anderson non venne riconosciuto alcun merito sull’invenzione meccanica.
E per finire, è d’uopo ricordare che anche il primo tergicristallo automatico fu inventato da una donna, Charlotte Bridgwood, con un brevetto del 1917, ed anch’esso guarda caso non ebbe successo, se non da scaduto. Sicuramente il loro essere donne, a quell’epoca, avrà pregiudicato il successo delle loro invenzioni.
Poi, come accaduto tante altre volte nella storia, ovviamente senza vergogna alcuna, qualcuno ha copiato l’idea, l’ha commercializzata, ne ha goduto i proventi e ne ha assunto la gloria.

Condividi13Condividi2
Edoardo De Amicis

Edoardo De Amicis

POTREBBE INTERESSARTI

LA STORIA CHE DIMENTICA: CRISTINA TRIVULZIO DI BELGIOIOSO

di Edoardo De Amicis
12/05/2025
0
LA STORIA CHE DIMENTICA: CRISTINA TRIVULZIO DI BELGIOIOSO

Più di 150 anni or sono, la principessa Cristina Trivulzio di Belgioioso scriveva: "Che le donne … del futuro rivolgano i pensieri al dolore e all'umiliazione di quelle...

Leggi tuttoDetails

LA STORIA CHE DIMENTICA: HELEN KELLER

di Edoardo De Amicis
09/05/2025
0
LA STORIA CHE DIMENTICA: HELEN KELLER

Parliamo di lei non solo per ricordarla, per non dimenticarla, o per farla conoscere, ma soprattutto per trarre forza da un tangibile esempio di amore per la vita...

Leggi tuttoDetails

LA STORIA CHE DIMENTICA: SCIPIO SIGHELE 

di Edoardo De Amicis
19/03/2025
0
LA STORIA CHE DIMENTICA: SCIPIO SIGHELE 

Neanche gli addetti ai lavori, tranne alcuni, ricordano quest’uomo straordinario, la sua vita da patriota e da studioso, o la sua prolifica produzione scientifico/letteraria nei settori della sociologia,...

Leggi tuttoDetails

LA STORIA CHE DIMENTICA: I MARTINITT

di Edoardo De Amicis
17/03/2025
0
LA STORIA CHE DIMENTICA: I MARTINITT

Non c’è un solo nome stavolta. In realtà ce ne sono molti di nomi, quelli di tanti piccoli eroi, da non dimenticare, da commemorare o almeno da menzionare...

Leggi tuttoDetails
Prossimo post
ILVA: NELL’ALTOFORNO SI BRUCIANO LE ULTIME SPERANZE

ILVA: NELL’ALTOFORNO SI BRUCIANO LE ULTIME SPERANZE

ARTICOLI CORRELATI

IL CASO DEL SOFTWARE SPIA “PARAGON” NON ESISTE

IL CASO DEL SOFTWARE SPIA “PARAGON” NON ESISTE

09/03/2025
NON AVETE PAURA DI QUEL CHE “MANGIA” L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE?

NON AVETE PAURA DI QUEL CHE “MANGIA” L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE?

25/01/2024
Kristalina Georgieva_FMI_IMF

VALUTE DIGITALI: ARRIVA QUELLA “GLOBALE” DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

30/06/2023
PUTIN E LA MORTE DI PRIGOZHIN. COSA NE PENSA GOOGLE BARD E COSA PENSA CHATGPT DI CIO’ CHE PENSA GOOGLE BARD

PUTIN E LA MORTE DI PRIGOZHIN. COSA NE PENSA GOOGLE BARD E COSA PENSA CHATGPT DI CIO’ CHE PENSA GOOGLE BARD

25/08/2023
LA CARITA’ CRISTIANA RAPPRESENTA L’AMORE DI DIO CHE SI TRASFERISCE ALL’INTERA UMANITA’

LA CARITA’ CRISTIANA RAPPRESENTA L’AMORE DI DIO CHE SI TRASFERISCE ALL’INTERA UMANITA’

15/09/2023
DE ANGELIS SE NE VA, MA CHI LO SOSTITUIRÀ?

DE ANGELIS SE NE VA, MA CHI LO SOSTITUIRÀ?

01/09/2023

PRIVACY

  • Informativa Privacy
  • Informativa cookie

TAG

Accenture ACN AGID ai alessio butti anorc anorc professioni butti chatGpt contenuti Cospito diversità doglover FACEWATCH Franco Roberti Frattasi google governo inclusione intelligenza artificiale massi migranti nadia gullo Paolo zangrillo Piantedosi putin razza robot servizi segreti SOUTHERN CO-OP spie whatsapp xiaomi zangrillo

© 2022 GIANO.news

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • HOME
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI

© 2022 GIANO.news