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BINARIO MORTO

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
01/09/2023
in EDITORIALI
BINARIO MORTO
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TE LO LEGGO IO

Le lacrime sono sempre e solo quelle della povera gente, stufa delle solite parole di cordoglio ciclostilate e pronte per l’uso per ogni disgrazia.

Gli schizzi di sangue dei cinque operai travolti da un treno nei pressi della stazione di Brandizzo difficilmente macchieranno l’anima di chi ha responsabilità di quest’ultimo grave incidente e di chi ha sulla coscienza i troppi morti sul lavoro che costellano la cronaca quotidiana.

La frazione di secondo dell’investimento ha ricalcato la tragedia di Viareggio: il convoglio che non rallenta, il caldo dell’estate, i pochi minuti che mancano alla mezzanotte…

Quattordici anni fa l’orologio si era fermato alle 23.49. Stavolta non ho trovato l’orario ma non è distante dal coincidere. Ma non è quella combinazione a dover preoccupare perchè la tutela dei lavoratori somiglia ai “Pavesini” e soprattutto al loro storico slogan secondo il quale “è sempre l’ora” nella fattispecie della sicurezza.

Michael Zanera, Giuseppe Sorvillo, Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Aversa e Kevin Laganà hanno trovato la coincidenza con la morte con un treno in transito sul binario 1 e nessuno sa come possa essere successo, cosa non ha funzionato, chi ha sbagliato.

La Procura di Ivrea apre un fascicolo contro ignoti, il Ministero dei Trasporti annuncia la costituzione di una Commissione d’inchiesta che va idealmente ad aggiungersi a quelle sulla Moby Prince e su altri casi insoluti. Siamo all’alba di quello che ci si augura che un domani non si riveli un fallimento investigativo e venga etichettato – come tante altre figure di merda – con la nobile locuzione “cold case”.

Viene da chiedersi se si ripeterà il solito copione dell’immediato tanto frastuono, del progressivo spegnersi dei riflettori, delle investigazioni che lasciano l’amaro in bocca, dell’abbandono di chi è condannato a trascorrere gli anni a venire immerso nel dolore e nella rabbia.

L’elenco degli eventi funesti lo hanno già stilato in troppi. La catasta di ipotesi la stanno sfornando immaginando ogni ragionevole possibile causa: disservizio del sistema di segnalazione, guasto nell’architettura di comunicazione, mancata manutenzione, certificazioni di sicurezza scadute, errore umano e così a seguire in una ridda di probabili ingredienti di cui non si conosce la ricetta ma soltanto il funesto piatto finito.

Qualcuno dovrà rispondere e ne dovrà rispondere. Non per sete di vendetta (la vita di quei cinque sventurati non potrà certo essere restituita…) ma di semplice giustizia e di speranza. Di giustizia, perchè chi ha sbagliato paghi per non avere – ai diversi livelli gerarchici – evitato che si potesse verificare un guaio simile. Di speranza, perchè non si ripeta ora e mai più.

La sicurezza è l’ultima preoccupazione perchè – a quanto pare basta rispettare formalmente gli adempimenti stabiliti per legge, a dispetto di una realtà affollata di famiglie che piangono i loro congiunti strappati via dal destino e – soprattutto – dalla mancata tutela imprenditoriale e istituzionale che la loro opera (e la loro vita) meritava.

Michael Zanera, una delle vittime, poco prima aveva fotografato e pubblicato su TikTok una curiosa immagine scattata nel turno di lavoro.

La sua didascalia lascia impietriti.

“È la prima volta che mi succede mentre saldo la rotaia. Mi è uscito il crocifisso. Dio mi vuole dire qualcosa sicuramente. Nonostante lo richiamo tutti i giorni ultimamente perché non è un bel periodo per me”

Dio ci auguriamo abbia qualcosa da dire anche ai responsabili di questa tragedia e – visto che le leggi non bastano – almeno Lui sappia ndirizzare “chi di dovere” a farlo, spingendolo a riflettere su quante volte – per risparmiare e magari guadagnare un premio di produzione – si è saltato qualche passaggio arrivando a questi risultati.

 

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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