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L’ITALIA CAMBIA L’EUROPA: (1) LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
11/05/2024
in EDITORIALI
L’ITALIA CAMBIA L’EUROPA: (1) LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
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TE LO LEGGO IO

Uno slogan solitamente è l’etichetta di una promessa. In certi casi, però, può rivelarsi una temibile minaccia….

Da qualche parte ho letto “L’Italia cambia l’Europa” e per un attimo – catapultato nel futuro – ho visto concretizzarsi una frase ad effetto e sono rimasto impietrito dalla sbalorditiva realizzazione di un così ambizioso proposito.

Il Vecchio Continente – a seguito delle consultazioni elettorali e in ragione del loro esito – ha subito un mutamento sostanziale.

Con fatica inumana gli altri Paesi dell’Unione sono riusciti a modificare il rispettivo assetto e ad imporre ai propri connazionali una serie di novità davvero rivoluzionarie.

In primo luogo si rivela strepitosa la riforma della Pubblica Amministrazione, cominciata con l’immediata abolizione della fastidiosa efficienza delle Nazioni nordiche. La libertà di giungere in ufficio all’orario preferito è incentivata da riconoscimenti premiali ai dipendenti la cui generosità tocca il culmine con la timbratura del cartellino a favore di sfortunati colleghi drammaticamente sensibili allo stress e alla fatica. La permanenza nei locali è imperniata sul distanziamento di pandemica memoria e quindi le stanze sono solo apparentemente vuote: ognuno può lavorare dove e quando gli pare e non si tratta di fastidioso “smart working” ma di un più evoluto “furbissim uorching” basato non sulla prestazione d’opera a distanza ma sulla semplice considerazione che il lavoro deve essere proprio un obiettivo remoto.

La tolleranza nel ritardo all’arrivo contempla un massimo di due ore, analogamente all’uscita anticipata per “chi ha da fare le sue cose”. Le due opzioni sono cumulabili e il rito della “pausa caffè” (fissata in un massimo di 180 minuti giornalieri) viene consacrato dall’esigenza di socializzazione tra appartenenti alla medesima struttura.

Le assunzioni sono definite su base esclusivamente nepotistica e l’affiliazione a partiti, movimenti e associazioni di un certo tipo è considerato formalmente titolo preferenziale. La condizione di “sorella” o di “cognato” garantisce l’accesso alla carriera direttiva anche in assenza dei più elementari requisiti. I figli unici – impossibilitati ad avere parenti d’appoggio –pagano giustamente le colpe dei genitori. La nemesi è implacabile nei confronti di chi è erede  diretto di coppie che non hanno contribuito alla natalità nazionale…

I concorsi sono su base fiduciaria e il loro esito inappellabile. In segno di democrazia assoluta anche chi non riesce a scrivere il proprio nome in stampatello maiuscolo – precedentemente penalizzato per la sua bestiale ignoranza – non sarà più escluso dal collocamento nel pubblico impiego.

In tutta Europa si potrà trascorrere la mattinata in coda agli sportelli dove è impossibile risolvere le questioni di interesse

Anziani e meno abbienti potranno rivolgersi alla P.A: solo ed esclusivamente via Internet, con siti che se non funzionano è soltanto colpa degli hacker. Tutto sarà a portata di “app”, anche per chi lo smartphone non ce l’ha.

Una quantità sterminata di moduli da compilare elettronicamente, in assenza di qualsivoglia garanzia di tutela delle informazioni personali, educherà i cittadini a desistere dall’inserire ovunque i propri dati.

Adesso che la gente ha faticosamente imparato a servirsi dello SPID, come nel gioco dell’oca e nel Monopoli si torna al “via!” in attesa che qualcuno partorisca – se mai sarà – una soluzione migliore.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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