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“ABI: PRESE MISURE A TUTELA DATI”… E SE NON LE PRENDEVANO CHE SUCCEDEVA?

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
30/04/2022
in EDITORIALI
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L’incursione dei pirati informatici non è finita sotto il tappeto come la polvere di tanti attacchi hi-tech di cui si nasconde l’entità o addirittura il loro accadimento.

Anche se i mass-media tentennano nel raccontare queste cose, dispiaciuti per la disavventura in cui incappano enti ed imprese incapaci di difendersi e impensieriti dal perdere inserzionisti diretti ed indiretti, certi eventi vengono a galla e qualcuno (forse meno sensibile) non esita a riportare fatti la cui gravità non può essere sottaciuta.

Il caso dell’Associazione Bancaria Italiana è senza dubbio emblematico. Il saccheggio prima e la pubblicazione dei dati poi, consentono di dichiarare che l’ABI non è certo “asintomatica” in questa pandemia digitale che sta mettendo KO realtà istituzionali ed imprenditoriali che il cittadino immaginava blindate nei confronti delle più moderne insidie.

l’ammissione dell’ABI

L’ennesima vittima eccellente di questa barbara devastazione ha ritenuto di pubblicare sul sito web un comunicato con cui confessa di essere sotto attacco da mesi.

Il testo – estremamente laconico – rispecchia il comprensibile stato d’animo di chi è stato messo “in mutande” dagli hacker.

“L’Associazione bancaria italiana informa che, da febbraio, è destinataria di attacchi informatici. Sono state presentate le denunce alla Polizia postale e alle Autorità competenti.”

La prima frase lascia intendere che sia sul fronte giudiziario sia sul versante della privacy si sia provveduto ad informare chi deve far luce e adottare provvedimenti. Da una parte si intravedono le indagini che in tempi recenti non sembrano aver dato grande soddisfazioni al pubblico appassionato dalle rocambolesche catture di banditi e criminali. Dall’altra sono in tanti ad augurarsi che il Garante per la Protezione dei Dati personali, solitamente molto severo nei riguardi di chi subisce violazioni dei propri archivi elettronici e scippi di informazioni relative a dipendenti, clienti o altri soggetti, adotti equamente provvedimenti proporzionali a quelli già forgiati per meno nobili trasgressori.

le misure

La seconda parte del comunicato consente di leggere che “L’Associazione ha già attivato tutte le azioni a propria tutela e di quella dei dati del personale e adottate tutte le misure per la messa in ulteriore sicurezza delle infrastrutture e dei dati”.

Il profano si chiede quando siano state intraprese tali iniziative di difesa.

A febbraio? Se così fosse, è evidente che non hanno funzionato. Adesso? Se così fosse, qualcuno evocherebbe l’installazione di recinti a mandria ormai lontana.

E le misure sono state prese in pollici o in centimetri?

Gli addetti ai lavori, convinti che questo “incidente” si accodi alla lunga sequenza di catastrofi virtuali che affliggono il Paese, si aspettano di sentire la voce dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale che – forse impegnata nella redazione del Piano Strategico annunciato per maggio – non ha occasione di ripetere il fatidico “tutto sotto controllo”.

e di chi è la colpa?

Ricordo nitidamente quando – nel corso di parecchie puntate di “Mi manda Rai Tre” condotte da Salvo Sottile – mi sono ritrovato a “duellare” con chi in nome dell’ABI insisteva nell’attribuire la responsabilità di certi episodi fraudolenti alla negligenza della clientela. Gli istituti di credito – come dimostra il contenzioso nelle aule dei Tribunali e dinanzi all’Arbitro Bancario Finanziario – difficilmente ammettono di avere falle nel loro scafo.

Anche stavolta è colpa del correntista sprovveduto o dello sbadato utilizzatore di bancomat o carta di credito? O, addirittura, la banda di malfattori “Vice Society” ha sede in un Centro Anziani popolato da turbolenti pensionati e irrequiete casalinghe che – inascoltato il loro appello sulla terza rete RAI – hanno deciso di vendicarsi?

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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