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AHI META, AHI META MIA…

Andrea Aparo von Flüe di Andrea Aparo von Flüe
06/12/2023
in CITTADINI E MINORI
AHI META, AHI META MIA…
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TE LO LEGGO IO

Meta Platforms Inc, meglio conosciuta come Meta, controlla i servizi di rete sociale Facebook e Instagram, meglio conosciuti come Social Media; i servizi di messaggistica istantanea WhatApp e Messenger e un paio di altre cose. Instagram è nel mirino dei procuratori generali di 33 stati americani, denunciata per avere, pur avendo ricevuto dall’inizio del 2019 più di 1,1 milioni di segnalazioni in merito alla presenza di utenti di età inferiore ai 13 anni, “disabilitato solo una frazione” di tali account.

 

A peggiorare le cose, secondo la documentazione legale presentata, il colosso dei social media “ha continuato a raccogliere in modo regolare”, senza il permesso dei genitori, le informazioni personali dei bambini, in violazione della legge federale sulla privacy dei minori. 

Si tratta di una legge del 1998, il Children’s Online Privacy Protection Act, che richiede che i servizi online con contenuti rivolti ai bambini, ottengano, prima di raccogliere dati personali di utenti di età inferiore a 13 anni –come nomi, domicilio, indirizzi e-mail o selfie–, il permesso, verificabile, di un genitore o tutore legale. Le multe per violazione della legge possono arrivare a più di 50mila dollari per singola violazione.

 

Meta, se gli Stati che hanno promosso l’iniziativa legale dovessero dimostrare le accuse, potrebbe dover pagare centinaia di milioni di dollari, o più.

 

“All’interno dell’azienda, la conoscenza effettiva di Meta che milioni di utenti Instagram hanno meno di 13 anni è un segreto di Pulcinella che viene regolarmente documentato, rigorosamente analizzato e confermato”, si legge nella denuncia, “e zelantemente protetto dalla divulgazione al pubblico”. Anche perché Meta e non solo lei, considera i bambini un gruppo demografico cruciale – la prossima generazione di utenti – da catturare per garantire una crescita continua.

 

Le accuse relative al mancato rispetto della privacy fanno parte di una causa federale più ampia, intentata il mese scorso da California, Colorado e altri 31 stati presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto settentrionale della California, quello che copre San Francisco e la Silicon Valley.

 

La denuncia, presentata mercoledì 20 novembre sera, fornisce interessanti dettagli. Avvalendosi di frammenti di e-mail interne, chat dei dipendenti e presentazioni aziendali, si sostiene che Instagram ha per anni “coccolato e attirato” utenti minorenni.

 

Si afferma inoltre che Meta non solo “ha sistematicamente evitato” di considerare prioritaria la costruzione di sistemi per rilevare ed escludere in modo efficace gli utenti minorenni, ma si avvaleva, normalmente, di procedure che consentivano agli utenti sotto i 13 anni di creare account Instagram, mentendo sulla propria età.  

I dirigenti di Meta sono anche accusati di aver dichiarato, in una testimonianza pubblica al Congresso degli Stati Uniti, che l’azienda aveva messo in posto efficaci processi di controllo dell’età e di rimuovere gli account di minorenni quando ne veniva a conoscenza, pur sapendo che gli utenti minorenni su Instagram erano comunque milioni. Sempre secondo quanto depositato dall’accusa, Adam Mosseri, capo di Instagram, in una chat interna del novembre 2021 afferma: “I preadolescenti vogliono usare Instagram e mentono sulla loro età per ottenere l’accesso”. 

Però, nella testimonianza al Senato del mese successivo, lo stesso Mosseri dichiara, mentendo sapendo di mentire: “Se un bambino ha meno di 13 anni, non gli è consentito essere su Instagram”. Sabato 24 novembre 2023. Meta, in un tentativo di salvare la faccia, dichiara che da dieci anni sta lavorando per rendere le esperienze online sicure e adatte all’età degli adolescenti e che la denuncia di cui è oggetto “definisce in modo errato il nostro lavoro utilizzando citazioni selettive e documenti selezionati con cura”.  

Inoltre, dice Meta, i termini di utilizzo di Instagram ne vietano l’uso, negli Stati Uniti, agli utenti di età inferiore ai 13 anni e conclude affermando che l’azienda ha “in atto misure per rimuovere questi account quando li identifica”. Però, verificare l’età delle persone rappresenta una sfida “complessa”, soprattutto con gli utenti più giovani che potrebbero non avere documenti o patenti di guida che ne certificano l’età.  

Meta, dimostrando grande senso civico, ha richiesto la definizione di una legge federale che imponga agli “app-store di ottenere l’approvazione dei genitori ogni volta che i loro ragazzi sotto i 16 anni scaricano app”, piuttosto che chiedere agli utenti dati personali.

 

Sembra che Meta non ce la sta raccontando giusta. Un grafico interno, riportato nel dossier della denuncia, mostra come Meta monitorasse, quotidianamente, la percentuale di ragazzi di 11 e 12 anni che utilizzavano Instagram.

 

Meta era a conoscenza, attraverso i canali di segnalazione aziendali, di account appartenenti a specifici utenti Instagram di età inferiore a 13 anni, ma li ha “automaticamente” ignorati e ha consentito che venissero utilizzati, purché non contenessero biografie o foto.

 

La denuncia riporta anche un caso del 2019, quando dipendenti Meta hanno discusso via e-mail il motivo per cui l’azienda non avesse cancellato quattro account appartenenti a una minorenne, nonostante le richieste e le “lamentele della madre della ragazza che affermava che sua figlia avesse 12 anni”. In conclusione, gli account sono stati “ignorati” perché i rappresentanti di Meta “non potevano dire con certezza che l’utente fosse minorenne”.

 

Questa non è la prima volta che il gigante dei social media deve affrontare accuse di violazione della privacy. Nel 2019, la società ha accettato di pagare la cifra record di 5 miliardi di dollari e di modificare le proprie pratiche relative al trattamento dati per risolvere le accuse, mosse dalla Federal Trade Commission, di aver ingannato gli utenti sulla loro effettiva capacità di controllare la propria privacy.

 

Meta è anche accusata di intrappolare, sulle sue piattaforme Instagram e Facebook, i piccoli utenti in modo subdolo, tenendo ben nascosti gli studi interni che mostrano i danni che vengono loro provocati.

 

Però, piuttosto che dimostrare che l’azienda ha incoraggiato l’uso compulsivo dei social media tra i giovani – fenomeno relativamente nuovo –, per costringere Meta a smettere di utilizzare funzionalità che danneggiano i minorenni coinvolti, potrebbe essere più facile per i Procuratori Generali perseguire Meta per violazioni della privacy dei bambini anche perché, dal 2019, la Federal Trade Commission ha presentato con successo reclami simili contro giganti della tecnologia tra cui Google e la sua piattaforma YouTube, Amazon, Microsoft ed Epic Games, il creatore di Fortnite.

 

Domande finali: che accade in Italia?

I genitori che sanno e che fanno?

Qualcuno si occupa di queste problematiche?

Esiste una giurisprudenza in merito?

O no?

 

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Andrea Aparo von Flüe

Andrea Aparo von Flüe

Padre italiano, madre svizzera-tedesca. Lunghi periodi all’estero fra Svizzera, Francia, Stati Uniti, Giappone. Scuole primarie svizzere e irlandesi; scuola secondaria in Francia e in Italia. Il risultato è un’ottima conoscenza del francese, inglese e del dialetto svizzero tedesco; buona del tedesco, elementare del giapponese e la capacità di muovermi da “indigeno” in contesti culturali diversi. Nel gennaio del 1978 mi hanno laureato dottore in fisica “summa cum laude” discutendo una tesi sperimentale sulla dinamica di caduta dei chicchi di grandine, sviluppata lavorando come ricercatore presso l’Ufficio Centrale di Ecologia e Meteorologia Agraria del Ministero Agricoltura e Foreste, per conto del quale ho lavorato nei periodi estivi dal 1977 al 1979 come membro del Gruppo italiano che partecipava alla ricerca internazionale Grossversuch IV (Politecnico di Zurigo, Università di Montpellier e Grenoble, Ricercatori dell’URSS). Dopo essere risultato primo su quattrocento candidati, nel 1979, sono stato assunto, con la qualifica di Ricercatore, all’Ufficio Europeo Brevetti dell’Aja (NL), da cui mi sono dimesso a causa dello scarso interesse del lavoro e dello stipendio eccessivo. Tornato in Italia, nel 1979, mentre ero docente di Meteorologia all’IT Aeronautico “Francesco de Pinedo”, sono stato chiamato dal Prof. Umberto Colombo a lavorare come consulente al CNEN, il Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare, di cui egli era Presidente. In tale veste ho curato prima studi sul contenuto energetico di centrali nucleari e convenzionali, poi sono stato responsabile di diverse “task forces” per la definizione e avvio di attività connesse alla diffusione di nuove tecnologie: coordinamento del Gruppo di lavoro per la documentazione e l’informazione, automazione delle biblioteche geograficamente diffuse del CNEN, creazione di un servizio di “business graphics” computerizzata, avvio delle iniziative di Office Automation, automazione integrata della Presidenza e Direzione Generale. Nel 1981 sono entrato negli organici dell’ENEA, (ex CNEN) come collaboratore Tecnico Professionale alla Direzione Centrale Relazioni Esterne per poi passare alla Direzione Centrale Studi e ho iniziato la mia attività di Assistente del Presidente. Dal giugno del 1982 al maggio del 1983, su invito del Massachusetts Institute of Technology, Laboratory for Computer Science, mi sono trasferito a Cambridge (USA) per lavorare come Visiting Scientist, membro dell’Office Automation Group. In tale sede ho approfondito gli aspetti del management dei processi d’innovazione tecnologica e ho avuto responsabilità di conduzione del gruppo di ricerca, non ché di Thesis Advisor. Dal luglio 1983 all’aprile 1987 ho fatto parte della Direzione Centrale INFO dell’ENEA come responsabile dei progetti di automazione di ufficio. Continuando l’attività di Assistente del Presidente, ho avuto responsabilità dei progetti di diffusione dell’innovazione tecnologica nelle piccole e medie imprese, analizzando una serie di potenziali “start up”. Nel 1984 ho curato la pubblicazione di uno studio sui mestieri e le professioni degli anni ’90, mettendo a frutto le conoscenze, acquisite nel corso degli anni, di economia, management e di diverse nuove tecnologie: informatica e telematica, nuove energie, nuovi materiali, biotecnologie, innovazioni di processo (laser, robotica, FMS, CAD-CAM, ecc.) per citare le principali. Con la fine del 1985 ho ideato, gestito e completato il progetto di automazione integrata degli uffici della Presidenza e della Direzione generale dell’ENEA, che ha visto la radicale trasformazione delle modalità di lavoro di tutto il personale segretariale, tecnico e dirigenziale dei suddetti uffici. Nel corso del 1986, su invito del governo giapponese (MITI-JETRO), ho passato un mese di studio in Giappone visitando numerose imprese giapponesi e avendo intensi confronti di idee con esponenti governativi e della cultura nipponica. A partire da quella data mi sono occupato in modo continuativo del Giappone, intessendo una fitta rete di conoscenze personali e professionali con esponenti nipponici del mondo del Business e di quello accademico. A fine 1986, ho voluto sviluppare un’esperienza di lavoro nell’industria privata. Sono entrato alla Fiat S.p.A. a Torino dove ho lavorato dal 1986 al 1988 nella Direzione Studi Economici e Analisi Strategiche per passare nel 1989 alle dirette dipendenze del Direttore dell’Ente Sviluppo, Coordinamento e Controllo, in qualità di Vice-Direttore responsabile dei Progetti Speciali (Business Development). Dal febbraio 1990 sono stato in forza alla Fiat Auto. Fino al giugno 1991 ho avuto la responsabilità dei rapporti con le istituzioni internazionali nell’ambito della Direzione Centrale Sviluppo, Coordinamento e Controllo. I miei compiti comprendevano la manutenzione e implementazione di una rete di contatti internazionali finalizzata al monitoraggio degli sviluppi tecnologici e delle strategie dei partners e dei competitori. Partecipavo e/o definivo progetti speciali su temi inerenti il management dei processi di innovazione e di cambiamento, nonché di team dedicati a progetti di M&A. Dal giugno 1991 al marzo 1993 nella Direzione Ambiente e Politiche Industriali, responsabile del coordinamento del piano Qualità Totale, rispondendo direttamente all’amministratore delegato. Dopo essere stato responsabile delle attività di Relazioni Internazionali nell’ambito della Direzione Ambiente e Politiche industriali, a partire dal 1995 sono responsabile degli Scenari Ambientali. Ho ideato e gestito per conto della Fiat Auto Spa i progetti speciali inerenti all’introduzione e uso delle tecnologie della realtà Virtuale e di Internet. Nel 1995 ho coordinato la presentazione (prima mondiale) di due nuovi modelli di vetture (Bravo e Brava) sul World Wide Web in contemporanea con il lancio nel mondo “reale”, continuando a seguire lo sviluppo e le strategie di presenza dei marchi Fiat Auto (Alfa Romeo, Lancia e Fiat) sul World Wide Web (www.alfaromeo.com; www.lancia.com; www.fiat.com); ho poi contribuito ad avviare le attività di uso delle tecnologie della Rete nelle Direzioni Progettazione, Acquisti, Commerciale, Amministrazione e Controllo. Ho sviluppato una conoscenza approfondita su tecnologie, strategie e modalità di comunicazione avvalendosi di sistemi multimediali, ideando e partecipando, nel 1994, alla costituzione, avvio e gestione della com.e srl di Roma, Multimedia Agency, leader nel suo settore di attività (www.com-e.com) che comprende il Web Content, Strategie per Alta Direzione, Formazione e Addestramento. Dal giugno 1998, dopo avere lasciato il gruppo FIAT, responsabile del progetto Trustees21 presso il World Economic Forum, a Ginevra, Svizzera. Nell’aprile 1999 ho accettato l’offerta del Sindaco della Città di Barletta, Dott. Francesco Salerno, di rivestire il ruolo di Direttore Generale/City Manager della Città di Barletta, nonché dirigente responsabile del personale e del settore informatica e telecomunicazioni del Comune. Ho gestito un’organizzazione di 450 persone, di cui 12 dirigenti in reporting diretto. A fine dicembre 1999, la modifica sostanziale della composizione della giunta della Città ha causato la conclusione del mio mandato, così da evitare le dimissioni del Sindaco. Dal febbraio 2000 a luglio 2001, ho operato in qualità di Assistente del Prof. Ferrante Pierantoni, Componente dell’Autorità per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio della Repubblica Italiana. A partire dall’ottobre del 2001 svolgo attività di consulenza strategica per l’alta direzione, con particolare attenzione alle tematiche della sicurezza informatica e fisica. Sono stato Amministratore Delegato della società di consulenza Alef Consulting srl , da me fondata nel 1997, con cui ho svolto fino al dicembre 2013 attività di consulenza e formazione. Fino a luglio 2001 sono stato Senior Consultant e membro del consiglio di amministrazione della com.e srl, società attiva nel mondo di Internet, da me fondata con due soci nel 1994. Nel gennaio 2000 ho contribuito alla partenza della società If, Interface Factory srl, esperta d’interfacce avanzate di Rete, di cui sono presidente. Dal gennaio 2001 al mese di ottobre 2002 sono stato Responsabile delle Strategie della Multimoda Network spa, gruppo industriale del settore Moda, a MIlano. Dal novembre 2002 al Gennaio 2003 sono Chief Scientific Advisor per il Gruppo Finmeccanica spa, a Roma. A partire dal Gennaio 2003 sono entrato in organico come Group Scientific Advisor e V.P. responsabile della Technology Intelligence di Gruppo. In tale veste mi sono occupato di progetti speciali, coordinamento di attività fra aziende del Gruppo, facilitato il completamento di progetti di sviluppo prodotto, ideato e partecipato alla gestione del Premio Innovazione di Gruppo, avviato e gestito contenzioso legale, e sua soluzione positiva per Finmeccanica, con maggiore fabbricante automobilistico USA. Ho co-ideato e portato al successo il cosiddetto Project Zero della Agusta Westland, il primo velivolo a decollo verticale realmente innovativo dalla definizione dell’elicottero (vedere su Google Project zero AW). Assisto e interagisco con esponenti del mondo dell’arte per individuare soluzioni tecnologiche per la realizzazione di artefatti e opere. Ad esempio, componendo un gruppo di esperti provenienti dalle aziende del Gruppo Finmeccanica, abbiamo consentito al Maestro Maurizio Mochetti a realizzare la sua opera, installazione fissa al MAXXI di Roma, partecipando alla definizione delle soluzioni tecnologiche necessarie. A partire da Febbraio 2012 fino al dicembre 2014 sono in organico ad Ansaldo Energia spa, a Genova, come Senior Advisor R&D dell’Amministratore Delegato Ing. Giuseppe Zampini. Dal luglio 2012 al giugno 2013 sono membro del Consiglio di Amministrazione della PROTER srl a Terni, azienda attiva nella chimica di quarta generazione. . Dal Marzo 2015 socio fondatore di GoTo10 srl in Milano, attiva nel settore educazione e formazione, in particolare sulle tematiche relative all’insegnamento del pensiero computazionale. Dal settembre 2015 a giugno 2017 Amministratore Delegato di ProTer srl in Terni, società di ricerca e sviluppo attiva nel settore della chimica di IV generazione e della chimica verde. Da luglio 2017 a Novembre 2020, Chief Operating Officer e Vice Principal della JPED Academy a Pechino, distretto di Changping. Le mie attività comprendono essere responsabile operativo, vice-preside, direttore degli Studi, e docente STEAM di una nuova High School internazionale in lingua inglese, basata sul curriculum studiorum USA per studenti di nazionalità cinese. Rientrato in Italia a inizio novembre 2020, lavoro dal dicembre dello stesso anno, fino al novembre 2022, per la Geminiani srl, azienda specializzata nel campo dei motori per applicazioni industriali e in sistemi innovativi di gestione dell’energia elettrica in qualità di Senior Advisor per la R&D. Dal gennaio 2023, insieme a Michael Lenton, gia Amministratore Delegato di Fimeccanica Australia (oggi Leonardo Australia) con cui si è lavorato per molti anni in Finmeccanica, abbiamo avviato The Advisory, International Strategic Consulting, società di consulenza internazionale, attiva in particolare in Italia e Australia. Ci occupiamo di aziende e prodotti ad alta tecnologia, fornendo consulenza strategica, gestionale e legale. Inoltre, dal 1994, sono Professore a contratto di Strategie Aziendali, presso la Scuola di Specializzazione in Ricerca Operativa e Teoria delle Decisioni, Dipartimento di Statistica, Università “La Sapienza”, Roma. Dal febbraio 2000 al Settembre 2006 sono co-ideatore, Docente e Assistant Director del MiNE, Master in the Network Economy presso l’Università Cattolica di Piacenza. Dall’anno accademico 2001-2002 fino al settembre 2014 insegno strategie di comunicazione al Politecnico di Milano, Master in Design della Comunicazione, Dipartimento di Architettura, fiancheggiando il Prof. Paolo Ciuccarelli, titolare del corso di Metaprogetto. I miei punti di forza risiedono nella capacità di comprensione di Scienza e Tecnologia e di diversi aspetti delle discipline umanistiche, in particolari arti visive, e dunque capacità di sintesi fra queste, management e strategia; nella facilità di definire e fare crescere rapporti e relazioni interpersonali; in una lunga esperienza di relazioni internazionali a scala globale; in una non comune capacità di comunicazione, divulgazione e insegnamento. Mi viene riconosciuta capacità di leadership e di motivazione di team operativi interdisciplinari e internazionali. Nel corso degli anni ho seguito un notevole numero di corsi di specializzazione e seminari; ho pubblicato un gran numero di articoli scientifici, anche a carattere divulgativo su quotidiani e riviste specializzate. Anche qualche libro: da citare il primo testo in italiano che parlava del World Wide Web e zone limitrofe: “Il Libero delle reti, edizioni ADN Kroos.. Da oltre un decennio svolgo attività di consulente sui temi della strategia e dell’innovazione tecnologica. Sono stato membro di diversi Comitati e Gruppi di lavoro governativi e presso la CEE. Ho fatto parte del Comitato Scientifico della rivista “Scienza e Dossier” e titolare della rubrica “Il Nuovo” sviluppata su temi innovativi di Scienza e Tecnologia. Sono stato titolare di rubrica fissa sulle riviste “L’Europeo”, Next”, “Ceramicanda” e “Netforum”. Collaboro saltuariamente con molte altre testate. Blogger per il Fatto Quotidiano, Infosec News e Giano News. Ho avuto diverse esperienze didattiche, in Italia e all’estero, anche a carattere continuativo; ho tenuto un elevato numero di conferenze e seminari in Italia e all’estero per enti governativi, università e aziende private. Nel Marzo del 1990 sono stato chiamato dal rettore Prof. Mel Horwitch a far parte dello Scientific Advisory Board del Theseus Institute, Business School specializzata in Strategie dei Sistemi di Informazione e delle Reti, localizzata nel parco scientifico europeo di Sophia Antipolis, nel sud della Francia. Altre info disponibili su Google. Dimenticavo: due figli, due ex-mogli e Silvana da poco mi ha detto sì. Per concludere, ce n’è abbastanza da “scassare i cabasisi” a molti…

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