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PASSWORD VOCALE PER I CONTI BANCARI? CI SONO GIA’ I CLONI…

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
17/04/2024
in EDITORIALI
PASSWORD VOCALE PER I CONTI BANCARI? CI SONO GIA’ I CLONI…
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TE LO LEGGO IO

“La senti questa voce, chi canta è il mio cuore”, l’incipit di una canzone di Nicola di Bari, fa venire in mente a chi è più “grandicello” che quel brano venne presentato al Festival di Sanremo nel 1970 in accoppiata con i Ricchi e Poveri.

Il nome di quest’ultimo gruppo è azzeccatissimo per quel che sto per dire a proposito di tecnologie per l’accesso ai conti bancari.

Il ricorso alla voce come “parola chiave” per la clientela di servizi finanziari rischia, infatti, di trasformare i ricchi in poveri, tramutando una soluzione innovativa in un potenziale incubo per chi se ne serve.

Il titolo del brano in questione, non a caso “La prima cosa bella”, sembra scritto dai pirati informatici per esprimere la propria soddisfazione nel trovarsi la strada spianata per portare a termine le proprie malefatte.

L’idea che la voce possa autenticare un utente e abilitarne l’operato sul proprio conto corrente è sembrata una figata spaziale, Molti si sono cimentati a sviluppare applicazioni di questo tipo, altri hanno pure investito un mucchio di soldi per mostrarsi moderni e all’avanguardia, pochi ne hanno considerato le potenziali controindicazioni.

Dove non arriva la capacità visionaria di chi crede di cavalcare l’innovazione senza sapere di essere sul dorso di un cavallo da rodeo, giunge la realtà dei fatti che amaramente induce a rivedere i propositi futuribili che tanto avevano entusiasmato il management e la clientela.

La frase “La tua voce è la tua password” sembra strappata pari pari dal film “I signori della truffa”, pellicola del 1992 con un travolgente Robert Redford a capo di una banda capace di ogni bricconata. Una specifica sequenza di quell’opera cinematografica mostrava proprio la fragilità di un sistema analogo, ma in questi oltre trent’anni qualcuno quel capolavoro non lo ha visto nonostante sia stato ripetutamente proposto anche sul piccolo schermo.

L’arco di tempo tra oggi e quel “cult movie” è stato segnato da numerosi mutamenti hi-tech e in particolare ha visto lo sbarco dell’intelligenza artificiale a disposizione di chiunque.

La clonazione di tono e timbro della voce sono diventati una sorta di gioco e chi aveva pensato a magici metodi di identificazione per autenticare la propria clientela forse è il caso che perda dieci minuti per fare qualche riflessione.

Senza andare a cercare chissà quale alchimia, basterebbe prendere in considerazione le parole di OpenAI (l’azienda di ChatGPT per intenderci) che venti giorni fa ha annunciato un’anteprima di “Voice Engine”, una tecnologia che con un campione audio di 15 secondi può generare un parlato dal suono naturale che secondo il comunicato stampa “ricorda molto da vicino l’oratore originale”.

Un team della software house OmniSpeech sta sviluppando un algoritmo per identificare le sottili discrepanze che distinguono le voci autentiche dalle loro imitazioni artificiali, ma è forte la consapevolezza che una voce umana possa essere clonata in soli tre secondi e a breve il processo di elaborazione per arrivare a tale risultato potrebbe essere istantaneo…

OpenAI nel frattempo suggerisce alle banche di premere il “tasto pausa” e rivedere i rispettivi progetti. Forse vale pena riservare il “tasto play” per rivedere “I signori della truffa” e magari capire che era già tutto previsto o comunque prevedibile…

 

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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