venerdì, Maggio 9, 2025
GIANO NEWS
  • Home
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
GIANO NEWS
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home SCENARI

RENDETE A CESARE QUEL CHE È DI CESARE

Carlo Parolisi di Carlo Parolisi
10/02/2025
in SCENARI
RENDETE A CESARE QUEL CHE È DI CESARE
352
Visualizzazioni
Condividi su FacebookCondividi su Linkedin
0:00 / 0:00
TE LO LEGGO IO

Può sembrare contraddittorio esordire con un passo evangelico (Matteo 22:21) nel voler trattare dell’ingerenza della religione nella politica.

Eppure proprio a Gesù viene attribuita questa risposta alla domanda provocatoria postagli dai farisei che volevano metterlo in difficoltà con l’occupante, se dovessero cioè gli ebrei pagare le tasse ai romani: “Rendete a Cesare ciò che è di Cesare, e a Dio ciò che è di Dio”.

L’arguta replica avrebbe dovuto impedire  qualsiasi commistione tra religione e politica (almeno per quanto attiene al mondo di cultura cristiana); la storia si è premurata di smentire questo assunto.

Il paradosso è che alcune tra le peggiori nefandezze sono state compiute in nome di Dio (di un Dio, quale che fosse), nelle più diverse culture: dalle Crociate, al massacro delle popolazioni autoctone del Sud e Centro America, al jihad islamico (al grido di Allahu Akbar), alle lotte intestine nel mondo cristiano (tra cattolici, protestanti e ortodossi), e in quello islamico (tra sunniti e sciiti), alle persecuzioni degli ebrei ad opera della Chiesa cattolica.

Troppo complesso, in questa sede, sarebbe riassumere tutte queste vicende storiche; preme invece focalizzare l’attenzione sugli attuali richiami alle tematiche religiose in campo politico.

Dai più innocui rimandi a slogan quali “Dio, patria e famiglia”, al proclamarsi “donna, madre e cristiana” da parte della nostra presidente del Consiglio, all’affermazione del suo vice presidente di essere dedito alla quotidiana recitazione del Santo Rosario (coroncina di cui sembra essere appassionato collezionista), alla ripresa di motti più sinistri  e storicamente preoccupanti, quali “Deus vult” (Dio lo vuole), che accompagnava i massacri dei crociati in Terra Santa, allo sconvolgente “Gott mit uns”, già dell’Ordine Teutonico, poi immeritatamente ereditato dalle truppe del Terzo Reich (e tuttora popolare negli ambienti dell’estrema destra neonazista).

Le soluzioni proposte per risolvere il dramma della popolazione palestinese vengono osteggiate dall’ala estremista del governo israeliano, la “destra messianica”, che rivendica la proprietà di Giudea, Galilea e Samaria (come se noi italiani rivendicassimo Illiria, Tracia e Gallia).

Il potere temporale della Chiesa cattolica; il sovrano inglese che è anche capo della Chiesa d’Inghilterra; esempi storici di commistione religione/politica.

E ancora: nelle nostre aule di giustizia campeggia la scritta “la legge è uguale per tutti”, in quelle statunitensi (dove testi e imputati giurano sulla Bibbia) è riportato il motto “in God we trust” (confidiamo in Dio).

Sin qui, il danno sembra limitato; ma dobbiamo registrare segnali allarmanti; il motto “Deus vult”, di cui sopra, lo troviamo ora tatuato sul torace del neo segretario della Difesa statunitense Pete Hegseth (cioè il “gestore” del più potente esercito del mondo).

Il presidente degli USA sostiene di aver vinto le elezioni per volontà di Dio, che gli avrebbe salvato la vita perché potesse tornare alla Casa Bianca e rendere di nuovo grande l’America.

A tutto ciò, che potrebbe sembrare folcloristico se non fosse riferito agli attori che impegnano oggi la scena politica internazionale, si aggiunge infine il fenomeno religioso costituito dalla Nuova Riforma Apostolica.

Corrente sviluppatasi negli USA, conta milioni di aderenti e si è di recente avvicinata al movimento MAGA, quasi a costituirne la costola religiosa; tanto che il neo vice presidente J.D. Vance ed Elon Musk hanno partecipato, in campagna elettorale, a due iniziative della chiesa.

Le tesi di questa confessione sono sconvolgenti e mi permetto di consigliare di esaminarne le linee ideologiche, in cui si rinvengono elementi di minaccia alla democrazia: proprio ciò di cui si avvertiva il bisogno.

Condividi11Condividi2
Carlo Parolisi

Carlo Parolisi

Nato a Roma nel 1953, si laurea in giurisprudenza alla Sapienza di Roma, e nel 1978 entra come commissario in polizia. Fino al 1988 presta servizio alla DIGOS (prima a Genova poi a Roma), per transitare infine all'Alto Commissario Antimafia come dirigente del SISDE, dove rimane per 15 anni con ruoli operativi di contrasto al terrorismo e all'eversione. Nel 2004 transita al SISMI, sempre con ruoli operativi, sino al 2014 quando va in pensione anticipata in ossequio ad un DPCM che "liquida" il personale con più di 20 anni di permanenza negli Organismi di Informazione e Sicurezza. Dopo aver diretto l'ufficio di sicurezza di Finmeccanica UK in Londra, svolge ora attività di docenza in vari istituti universitari e di divulgazione scientifica. È consulente di un'azienda operante nel campo della business intelligence.

POTREBBE INTERESSARTI

INDIZI PAPALI

di Renzo Trappolini
07/05/2025
0
INDIZI PAPALI

A guardare la storia dei conclavi, la decina di giorni, che 133 cardinali elettori hanno per conoscersi e votare uno di loro, son davvero pochi. Nel primo conclave,...

Leggi tuttoDetails

BENZINA, UOVA, IMMIGRANTI, POSTI DI LAVORO: LA REALTÀ INTERPRETATA DI DONALD TRUMP

di Andrea Aparo von Flüe
01/05/2025
0
BENZINA, UOVA, IMMIGRANTI, POSTI DI LAVORO: LA REALTÀ INTERPRETATA DI DONALD TRUMP

Il presidente Trump ha celebrato con un comizio in Michigan quelli che ha affermato essere stati "I primi 100 giorni di maggior successo...

Leggi tuttoDetails

SI FA PRESTO A DIRE PACE

di Renzo Trappolini
30/04/2025
0
SI FA PRESTO A DIRE PACE

Colomba o piccione parassita e predatore?Dire pace è facile per chi non vuole...

Leggi tuttoDetails

SEDE VACANTE E UN PAPA….AMICO

di Renzo Trappolini
28/04/2025
0
SEDE VACANTE E UN PAPA….AMICO

Le pape è mort, la paupeté est immortale, ha scritto Voltaire. I romani al funerale: Il papa è morto. Viva il papa!

Leggi tuttoDetails
Prossimo post
JAN PALACH

JAN PALACH

ARTICOLI CORRELATI

DOPO COTTICELLI E TIANI, COME PUÒ UN CITTADINO AVER FIDUCIA NELLE FORZE DI POLIZIA?

15/11/2020
LA TENDENZA A ISOLARSI NON E’ BENE PERCHE’ SIAMO TUTTI ESSERI SOCIALI

LA TENDENZA A ISOLARSI NON E’ BENE PERCHE’ SIAMO TUTTI ESSERI SOCIALI

07/01/2024
GRAZIE PRESIDENTE MATTARELLA, GRAZIE

GRAZIE PRESIDENTE MATTARELLA, GRAZIE

14/02/2025
UN RANSOMWARE HA AZZOPPATO IL GRUPPO TOYOTA

UN RANSOMWARE HA AZZOPPATO IL GRUPPO TOYOTA

24/11/2023
Foto della Stazione Termini di Roma

CORSI E RICORSI PER LE CORSE DELLE FERROVIE

23/01/2025

LA COMMOZIONE DI BEATRICE LORENZIN, I FARISEI E I GHOSTWRITER

23/02/2021

PRIVACY

  • Informativa Privacy
  • Informativa cookie

TAG

Accenture ACN AGID ai alessio butti anorc anorc professioni butti chatGpt contenuti Cospito diversità doglover FACEWATCH Franco Roberti Frattasi google governo inclusione intelligenza artificiale massi migranti nadia gullo Paolo zangrillo Piantedosi putin razza robot servizi segreti SOUTHERN CO-OP spie whatsapp xiaomi zangrillo

© 2022 GIANO.news

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • HOME
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI

© 2022 GIANO.news