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LA FUGA DA YOUTUBE VERSO LE PIATTAFORME “I.A.”

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
13/03/2024
in EDITORIALI
LA FUGA DA YOUTUBE VERSO LE PIATTAFORME “I.A.”
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TE LO LEGGO IO

La gente si stufa, si sa. Ma Youtube sembrava destinato a non annoiare il suo pubblico e soprattutto si profilava come traguardo interessante per i giovanissimi a caccia di successo e di soldi.

Mentre i piccoli di un tempo sognavano “ruoli epici” – dall’astronauta allo sceriffo per i maschietti, dalla ricercatrice scientifica alla showgirl per le fanciulle – la generazione Z è cresciuta con il mito dello Youtuber, capace di ammaliare con i suoi video e di inebetire i suoi spettatori.

La ciclopica mediateca di proprietà di Google ha da tempo cominciato a rilevare un processo di disaffezione non solo tra i fruitori ma anche e soprattutto sul fronte di chi genera i contenuti video.

A dire che il 2024 sarà l’anno dell’esodo biblico da Youtube è “MatPat”, uno dei personaggi leggendari di questo universo. Il suo annuncio di abbandonare il canale “The Game Theorist” è equivalso al tintinnio di un campanello d’allarme.

Se lui – con la sua ventina di milioni di abbonati – si limita ad essere un semplice “competitor” di “eroi” nostrani come Chiara Ferragni, ci sono altri tizi che fanno “numeri” capaci di polverizzare gli idoli del mondo digitale.

Per averne idea basta dare un’occhiata alla platea dei fedelissimi di “Mr. Beast”. I suoi 244 milioni – sì, duecentoquarantaquattro milioni – di “abbonati” imbruttiscono anche chi reclamizzava operazioni di beneficenza su altri social e danno una dimensione disumana alle tendenze tra i giovanissimi.

L’oceanica folla di chi segue MatPat e colleghi ha connotazioni spropositate e sapere quale è l’offerta dei più celebri youtuber potrebbe essere interessante per genitori ed insegnanti. I canali di questi giovanotti contengono i video del loro giocare per ore ai videogame di cui sono indiscussi gladiatori virtuali. I ragazzini passano le giornate a guardare lo schermo del PC o il display dello smartphone per seguire le loro ardimentose imprese e imparare i trucchi per “salire di livello” in queste opportunità di intrattenimento ludico.

Il fenomeno è indiscutibilmente impressionante e deve far riflettere.

Ma – a pensarci un attimo – è soltanto l’evoluzione di vecchie abitudini che gli adulti di oggi avevano o avevano visto “ai loro tempi”. Difficile dimenticare i gruppi di giovanissimi che al bar o all’oratorio si assiepavano attorno al flipper o al calciobalilla per vedere le partite di “quelli bravi”…

I “video di addio” cominciano ad accumularsi e la migrazione verso nuovi lidi non è trascurabile. A questo punto c’è già chi immagina una mutazione di Youtube per sopravvivere ai cambiamenti epocali in corso d’opera. Dopo essere stato il paradiso di clip musicali, tutorial e gaming, la piattaforma sembra destinata ad ospitare contenuti generati da sistemi di intelligenza artificiale analogamente a quanto sta presentando la “concorrenza”.

Che succederà? Soprattutto quale sarà il risultato dello tsunami di video irreali e fuorvianti che pioverà sugli schermi dei minori e di chi non ha capacità critica da applicare alla visione di certe sequenze?

I bambini sono il target preferito di chi sviluppa contenuti prodotti con l’intelligenza artificiale generativa. Nessuna campagna educativa all’orizzonte. Nessuna formazione degli educatori. Ma davvero non si può fare nulla per frenare questa slavina culturale e sociale?

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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