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A BOLOGNA IL PRIMO SUICIDIO IN DIRETTA SU TIKTOK

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
13/10/2023
in EDITORIALI
A BOLOGNA IL PRIMO SUICIDIO IN DIRETTA SU TIKTOK
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TE LO LEGGO IO

Vincent Picchi aveva 23 anni. I suoi amici lo conoscevano come “Inquisitor Ghost”, una sorta di star nel circo virtuale delle piattaforme social. I suoi nemici, invece, lo consideravano solo il protagonista di presunte molestie sessuali e gli avevano appiccicato l’etichetta di pedofilo, travolgendolo di insulti e minacce in uno tsunami digitale.

Il peso della malvagità lo ha piegato e, dopo un periodo di ostracismo online, è tornato a pubblicare i suoi clip filmati nelle per lui consuete vesti del personaggio Ghost del videogame Call of Duty e alla fine ha deciso di togliersi la vita sul palcoscenico di TikTok. Lo ha fatto in diretta, perché tutti condividessero la sua disperazione e – forse – comprendessero l’insostenibilità dell’ondata di odio cui era esposto quasi fosse la polena dello scafo della propria vita.

Se il fatto di cronaca stordisce, il malessere giovanile di vittime e carnefici dovrebbe invitare ad una più profonda riflessione, mentre la pericolosità dei social potrebbe finalmente indurre a sviluppare un piano socioeducativo che però forse non porta voti e quindi non interessa alla politica.

Il folle gesto estremo del giovane italiano ci ha fatto capire che queste cose succedono anche dalle nostre parti. Non è certo il primo caso e probabilmente non sarà – purtroppo – l’ultimo.

Tre anni fa, per la precisione il 31 agosto del 2020, inaugurò questa infausta stagione un trentatreenne americano di nome Ronnie McNutt. In diretta su Facebook si è piazzato un fucile sotto il mento e ha premuto il grilletto… Episodi di questo genere si sono susseguiti lasciando nella totale indifferenza chi faceva della distanza chilometrica un possente baluardo.

Lo strazio di chi subisce vessazioni, amplificate dalla incontenibile propagazione e dalla immortalità dei contenuti riversati in Rete, è fin troppo evidente e gli educatori (scuola e famiglia in primis) tentano in maniera disordinata di arginare il problema.

Il disagio dei seviziatori telematici è semplicemente il rovescio della stessa medaglia. Il degrado delle nuove generazioni – facilmente imputabile ad una TV sempre più diseducativa e ad uno sconsiderato uso di dispositivi elettronici di comunicazione e intrattenimento – è sconfortante.

Il drammatico addio di Vincent sia la lacerante occasione per affrontare la questione o, almeno, per individuarne i contorni e trovarne magari il “manico” per poterla afferrare.

Senza cadere nel complottismo, va riconosciuto che sullo sfondo c’è lo sconvolgente disegno di demolizione della civiltà occidentale. L’ipnosi collettiva operata attraverso le piattaforme social e il compulsivo utilizzo dello smartphone ha fatto assaporare la fruizione di contenuti in mobilità e tante altre belle cose, ma al contempo ha fratturato irrimediabilmente le relazioni interpersonali, spento l’iniziativa, ridotto la produttività, fatto sprofondare nel baratro dell’inutilità. E’ una guerra che i cinesi, che “esportano” TikTok ma ne limitano l’uso a casa propria, hanno già vinto.

Tralasciando gli scenari internazionali, pensiamo a noi che abbiamo perso e continueremo a perdere. Il futuro deve essere “green” non solo per l’ambiente, ma anche e soprattutto per la dolcezza dei rapporti umani.

Vincent aveva 300mila follower. Ma al di qua dello schermo era solo.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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