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KIA E HYUNDAY IN CAMPO PER SALVARE LA CLIENTELA DAI LADRI “ADDESTRATI” SU TIKTOK

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
15/02/2023
in EDITORIALI
KIA E HYUNDAY IN CAMPO PER SALVARE LA CLIENTELA DAI LADRI “ADDESTRATI” SU TIKTOK
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TE LO LEGGO IO

Ci si domanderà cosa ci azzeccano due case automobilistiche con l’infernale piattaforma digitale cinese TikTok. Se si ha qualche minuto a disposizione, può essere interessante scoprire cosa è successo.

Nell’estate scorsa una sfida (o “challenge”) tra ragazzini, lanciata su Tik Tok e diventata rapidamente virale in giro per il mondo, ha invitato i teen-agers a rubare automobili Kia e Hyunday spiegando i trucchi per agire con facilità.

Chi pensa che quell’infernale social network si limiti a rimbecillire i giovanissimi, forse non ha idea della devastante portata dello strumento in questione, che lo configura come un pericoloso meccanismo di alterazione degli equilibri quotidiani.

Nessun allarmismo, ma mere constatazioni: ci si preoccupa di Internet e di quel che gli gira attorno solo in occasione della “Giornata Internazionale della Sicurezza in Rete” (che visti i pericoli dovrebbe essere celebrata 365 volte l’anno e 366 in quelli bisestili) e poi – ovviamente – al verificarsi di qualche “incidente” che costa la vita al malcapitato giovincello di turno.

In questo caso non parliamo di cyberbullismo o di altri analoghi “normali” comportamenti in voga nel microcosmo dei minorenni, ma andiamo a zoomare sui video che promuovono attività illegali e innescano condotte reprensibili in soggetti la cui fragilità non ha bisogno di essere sottolineata.

La “Kia Challenge” è stata (e purtroppo è ancora) la competizione che ha indirizzato tanti giovanissimi ad aggirare i sistemi di sicurezza di una vettura utilizzando “arnesi” semplici e alla portata di tutti come un banale cavo USB. Le istruzioni diramate da un gruppo di baby-criminali divenuti famosi (o famigerati) come “Kia Boyz” hanno consentito centinaia di malefatte e – secondo un rapporto della National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) – negli Stati Uniti hanno provocato almeno 14 incidenti automobilistici e otto vittime.

Dinanzi ad un simile scempio estivo – lasciati trascorrere anche l’autunno e buona parte dell’inverno – Kia e Hyunday sono “corse” (si fa per dire) ai ripari mettendo a disposizione della clientela un aggiornamento gratuito al sistema elettronico a bordo dei veicoli. Il software integrativo con funzioni antifurto prevederà l’estensione dell’allarme dell’auto da 30 secondi a un minuto e richiederà al conducente di inserire la chiave di accensione per avviare il motore.

A scopo di intimorire i potenziali ladri, le automobili oggetto di aggiornamento saranno “arricchite” da un vetrofania che, applicata sul parabrezza, indicherà che l’auto è dotata di un sistema di sicurezza antifurto.

In precedenza i proprietari di auto Kia e Hyunday negli USA dovevano sborsare un minimo di 170 dollari per l’aggiornamento in questione e non di rado la cifra arrivava a quota 500 per le spese di installazione e la manodopera.

Arriverà qualche comunicazione anche a chi è al volante di quelle auto dalle nostre parti? In attesa di notizie probabilmente vale la pena informarsi in proposito…

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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