Ho sempre sognato di fare qualcosa per il mio Paese, di mettermi a disposizione del Primo Ministro, di dare un contributo al rilancio dell’Italia.
Purtroppo, non ce n’è stata occasione, probabilmente in ragione del mio profilo professionale e del mio livello culturale entrambi inadeguati per qualsivoglia ruolo anche secondario.
Stamattina, però, mi è venuta una folgorante illuminazione e complici sono state le immagini della Presidente del Consiglio nei suoi due più recenti impegni istituzionali. L’evolvere dei nuovi mestieri consacrati da Elly Schlein ha fatto il resto.
L’incontro a pacche sulle spalle con il Pontefice è stato sicuramente da manuale: chi ha consigliato Giorgia Meloni sulla scelta della “mise” è stato secondo solo a Renzo Arbore quando ne “Il Papocchio” fa transitare Benigni in accappatoio dinanzi alla finestra da cui tradizionalmente si affaccia il Santo Padre.
Probabilmente è lo stesso consulente di immagine che ha curato il look – nero su nero – del (o della) Premier che riceve Zelensky a Palazzo Chigi.
Immaginando che il cosiddetto “armocromista” debba prima o poi andare in ferie, vorrei candidarmi alla sua sostituzione temporanea.
Per non finire nel tritacarne delle selezioni rallentate dai condizionamenti politici così come si è recentemente verificato per altri incarichi di nomina governativa, vorrei dare prova delle mie capacità per consentire una serena valutazione e poter dire, un domani, di essermelo meritato.
Qui di seguito – grazie ad ignobili fake fotografici – le mie ipotesi di “look” per quattro possibili futuri appuntamenti. Nel frattempo, fate il tifo per me…