domenica, Maggio 11, 2025
GIANO NEWS
  • Home
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
GIANO NEWS
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home DIFESA

PILOTA DI CACCIA ACCUSATO DI AVER DISTRUTTO UN F-16 DURANTE UN VOLO DI ADDESTRAMENTO. AVREBBE AZIONATO L’INTERRUTTORE SBAGLIATO

Manuel Avaro di Manuel Avaro
08/12/2022
in DIFESA
PILOTA DI CACCIA ACCUSATO DI AVER DISTRUTTO UN   F-16 DURANTE UN VOLO DI ADDESTRAMENTO. AVREBBE AZIONATO L’INTERRUTTORE SBAGLIATO
2.1k
Visualizzazioni
Condividi su FacebookCondividi su Linkedin
0:00 / 0:00
TE LO LEGGO IO

Lake Charles, LA – Un caccia F-16C Fighting Falcon della Guardia Nazionale dell’Oklahoma distaccato a Houston in Texas, è stato distrutto il 26 marzo di quest’anno, quando un volo d’addestramento si è trasformato in un tentativo di intercettare un aereo civile, come hanno rivelato i risultati dell’investigazione a cura dell’USAF Air Investigation Board pubblicati giorni fa.

Il pilota -il cui nome non è stato reso pubblico- si sarebbe eiettato in sicurezza, riportando solo lievi contusioni in seguito all’ “atterraggio” su un’area boschiva di Beauregard Parish, una contea a nord della città di Lake Charles in Louisiana.

Secondo gli investigatori, una grossa fetta di responsabilità dell’accaduto ricadrebbe sul pilota a causa del fatto che avrebbe potuto riprendere il controllo del Fighting Falcon in sicurezza, e che apparentemente avrebbe azionato un interruttore erroneo durante la riattaccata. L’US Air Force ha anche stabilito come il pilota e l’istruttore che volava in formazione al suo fianco, avrebbero violato diverse norme relative ai voli d’addestramento, a causa delle modalità con cui avrebbero deciso di sospendere la missione, ed intercettare il velivolo civile.

I due jet erano decollati da Ellington Field per un esercizio coordinato di intercettazione di un target “intruso” che doveva poi culminare in un’esercitazione al rifornimento in volo.

La prima fase si era appena conclusa senza intoppi quando i piloti decidono di avvicinare un velivolo civile, che volava al di sotto della Warrior-MOA (Military Operation Area) a una quota di circa 500 metri.

Chiaramente le cause di questa decisione non sono ipotizzate nella relazione, ma secondo l’opinione di chi scrive, i due piloti usavano una procedura -ufficialmente vietata dal regolamento- adottata da operatori che volano con equipaggiamenti di alto livello di sofisticazione che stanchi della trita routine addestrativa, decidono di testare le loro capacità in modalità più vicine alla realtà.  Finche’ tutto va liscio, blitz del genere si concludono senza intoppi, all’insaputa dell’ignaro partecipante. Purtroppo in questo (rarissimo) caso non è andata così.

Ma torniamo alla missione. Il” Flight Lead” (FL) suggerisce al suo “wing man” di procedere con un’intercettazione visuale bassa e lenta non pianificata dell’“intruso” che si trovava nelle vicinanze dell’aeroporto di Beauregard, stabilizzato in quello che appariva sulla traccia radar come un circuito d’attesa nord/sud, con leg di 6,500 metri circa.

Il FL aveva già effettuato un primo tentativo di identificazione, ma a causa della dinamica piuttosto limitante per il velivolo militare, era stato in grado di leggere solamente cinque (su sei) cifre “di coda”, prima di iniziare una virata in salita per procedere verso il tanker, un KC-135, in attesa per il rifornimento in volo.

La struttura del circuito, complicava la geometria di intercettazione in quanto comprimeva notevolmente la distanza tra il target e l’intercettore.

A questo punto, il pilota del secondo jet “punta” il velivolo civile nel riuscito tentativo di leggere l’ultima cifra di coda, solo che invece dei 300 metri di separazione verticale previsti dal regolamento per avvicinamenti frontali o laterali, a causa di problemi di visibilità indotti dalla differenza tra le velocità dei due aerei, decide di abbassarsi fino a cento metri.

Finito l’inseguimento, il pilota sente l’avviso acustico di stallo, che serve ad informarlo del fatto che l’aereo sta volando ad una velocità pericolosamente vicina a quella minima di sostentamento e decide di estendere i flaps del bordo di uscita (Alt Flaps).

O almeno questo era il piano. Purtroppo, accidentalmente invece dell’Alt Flaps aziona l’interruttore di Digital Back Up, causando l’impostazione predefinita dei comandi di volo in neutro, indipendentemente dalla velocità effettiva. I flaps del bordo di uscita cominciano a retrarsi quando il pilota avverte la tipica vibrazione di avviso stallo (shuddering).

Secondo gli investigatori, a questo punto la ripresa al volo normale sarebbe stata relativamente semplice e priva di intoppi, se il pilota avesse reagito in maniera conforme col manuale di volo.

Photo credits: USAF Aircraft Accident Investigation Board

Invece, quattro secondi più tardi decide di eiettarsi.

La discesa col paracadute termina su un albero relativamente basso e a questo punto si sgancia, e chiama dal cellulare il reparto operativo del suo squadrone.

Photo credits: USAF Aircraft Accident Investigation Board

Il velivolo, del valore di circa 27 milioni di dollari, impatta il terreno in una desolata area boschiva a nord della contea, alle 11 del mattino del 23 di marzo, senza alcun danno su persone o proprietà.

Photo credits: USAF Aircraft Accident Investigation Board

I risultati dell’investigazione identificano due fattori che hanno contribuito -in maniera sostanziale- all’incidente:

Mancanza di leadership e mancanza di disciplina in volo a causa della violazione (da parte di entrambi i piloti), di varie regole sui voli di addestramento, tra cui quelle riguardanti l’intercettazione di un velivolo di aviazione generale non partecipante e la gestione non corretta dell’F-16, in condizioni di volo a bassa velocità e bassa quota.

Dall’inizio dell’anno, sei F-16 americani sono stati coinvolti in incidenti aerei. Durante l’ultima decade, sono andati distrutti, in media, 3 Fighting Falcon all’anno.

L’F-16C, in forza all’USAF sin dagli anni 80, vanta ancora 700 velivoli in uso.

Condividi68Condividi12
Manuel Avaro

Manuel Avaro

Attualmente in forza come istruttore su simulatore di elicottero presso una compagnia di rilevante presenza globale con HQ a Dallas in Texas, insegna curriculum iniziale ed avanzato su Bell 212 e Bell 412 addestrando ufficiali piloti di varie organizzazioni militari e civili europee, asiatiche e sudamericane. Tra i clienti, il 252nd Presidential Airlift Squadron della Philippine Air Force, di base a Manila; la sezione elicotteri della Esquadrilla Presidencial della Fuerza Aerea Guatemalteca, lo squadrone elicotteri della Royal Thai Air Force dedicato al trasporto di King Rama X, British Army Air Corps, Royal Norvegian Air Force, Armada Española, Fuerza Aérea Argentina e l’Aviazione dell’Esercito Colombiano. È inoltre istruttore di Night Vision Goggles (visore notturno) nelle sue applicazioni relative al volo tattico e civile. Nel 2019 riceve la qualifica ufficiale come ispettore di elicottero (IDCEE) dalla Direzione Generale Aviazione Civile Peruviana. Figlio d’arte, il padre uno dei pionieri dell’aviazione dell’Esercito Italiano, e pilota su ala fissa e rotante, la sua professione lo ha portato a girare il mondo durante gli ultimi 35 anni. Ha ricoperto l’incarico di capo pilota prima in San Juan e successivamente in Aguadilla un villaggio della costa occidentale di Puerto Rico per Critical Air Transport, una compagnia dedicata al servizio di eliambulanza. Durante la fine degli anni ’90 insegna come istruttore d’ala rotante presso una scuola di volo giapponese in Lakeport, California e poco più tardi si trasferisce nell’isola di Aruba, nelle Antille Olandesi, dove porta a termine numerosi salvataggi in mare durante il 1998. Ha rivestito l’incarico di offshore helicopter captain per Era Helicopter Division per cinque anni, esercitando la funzione di pilota di collegamento logistico e MEDEVAC tra basi a terra e piattaforme petrolifere al largo del Golfo del Mexico, con base in Lake Charles, Louisiana e per 13 anni circa ha lavorato in funzione di pilota/istruttore d’ala rotante, pilota d’ala fissa, ed operatore di droni (UAS), facendo parte del NEST (Nuclear Emergency Search Team) come contractor alle dirette dipendenze della NNSA (National Nuclear Security Administration) americana. Otto anni di base ad Andrews Joint Air Base in Maryland e cinque anni stazionato a Nellis Air Force Base in Las Vegas, Nevada fino al 2018. L’organizzazione costituisce il primo strato di intervento e investigazione di eventi relativi alla sicurezza nucleare sia sul suolo nazionale (CONUS) sia sul territorio internazionale (OCONUS). Ha rivestito il ruolo di POC durante numerosi incarichi in collaborazione con svariate agenzie quali NASA, FBI e USSS per citarne alcune. Uno dei più comuni profili missione durante il suo periodo di lavoro per il NEST consisteva nel rilevare la lettura radiologica del terreno prima e dopo grandi assembramenti umani quali inaugurazioni presidenziali e Super Bowl per creare la mappatura della cosiddetta “baseline” isotopica, indispensabile strumento organizzativo ai fini di una pronta risposta degli enti preposti nel contesto di una ipotetica emergenza nucleare. Tra le certificazioni accumulate durante la sua carriera si annoverano la Airline Transport Pilot Multiengine Land, Airline Transport Pilot Rotorcraft Helicopter, Certified Flight Instructor Instrument Helicopter, UAS Remote Pilot e Private Seaplane pilot license, rilasciate dalla Federal Aviation Administration americana. Classe 1960, nato a Vercelli per caso, di sangue e indole Catanese, ha conseguito la maturità scientifica nel 1979 alla Scuola Militare “Nunziatella”. Vive a Dallas, con moglie, figlio e Spunky, un teacup Yorkie dal carattere molto dominante, di cui è completamente schiavo dal 2012. Scrive di cultura e politica statunitense oltre che di argomenti correlati al volo. Ha collaborato con Start Magazine Italia, La Voce Repubblicana e con la rivista INFOSEC.NEWS dal 2020, ed è nel roster dei contributors di GIANO.NEWS dalla sua fondazione.

POTREBBE INTERESSARTI

LA NATO, L’UE ED I POLLI SENZA TESTA

di Luca Anedda
28/02/2025
0
LA NATO, L’UE ED I POLLI SENZA TESTA

La foto della riunione di Parigi che Macron ha organizzato in fretta e furia, dopo che i Ministri degli Esteri russo Lavrov e quello americano Rubio si sono...

Leggi tuttoDetails

ECCO COME GLI AMERICANI INGANNARONO I TEDESCHI…

di Vittorio Rapetto
28/03/2024
0
ECCO COME GLI AMERICANI INGANNARONO I TEDESCHI…

In un’epoca in cui i video fake modificano l’orientamento dell’opinione pubblica, propongono situazioni irreali ...

Leggi tuttoDetails

GUARDARE OLTRE L’APPARENZA: TECNOLOGIE D’INGANNO DI IERI E DI OGGI

di Mirna Caradonna
04/03/2024
0
GUARDARE OLTRE L’APPARENZA: TECNOLOGIE D’INGANNO DI IERI E DI OGGI

Prendere in giro l’avversario è un’arte antica quanto la guerra stessa, e nel corso del tempo questa pratica è diventata sempre più sofisticata ed ingegnosa.

Leggi tuttoDetails

LA MINACCIA BALISTICA: SITUAZIONE E PROSPETTIVE

di Maurizio Catello Alfonso PENNAROLA
26/02/2024
0
LA MINACCIA BALISTICA: SITUAZIONE E PROSPETTIVE

Nel corso degli anni la minaccia missilistica si è evoluta, così come le capacità di difesa anti-missile delle nazioni.

Leggi tuttoDetails
Prossimo post
SINDACO GUALTIERI, RISPONDE LEI ALLA DOMANDA DEL SUO SITO?

SINDACO GUALTIERI, RISPONDE LEI ALLA DOMANDA DEL SUO SITO?

ARTICOLI CORRELATI

IL CAPITANO ACHAB E MOBY DICK

IL CAPITANO ACHAB E MOBY DICK

30/03/2024
GEOPOLITICA DEL SAPERE: TALENTI CONTESI

GEOPOLITICA DEL SAPERE: TALENTI CONTESI

05/05/2025

“OLIMPICO STADIO, STADIO OLIMPICO…”: LA RUBRICA DEL GOVERNO È COME QUELLA DI VERDONE

28/11/2020
EI FU

EI FU

27/02/2025
PIANI MILITARI SEGRETI E L’IDIOZIA FATTA SCANDALO

PIANI MILITARI SEGRETI E L’IDIOZIA FATTA SCANDALO

29/03/2025
GROK, GROCK E MUSK, K FINALE

GROK, GROCK E MUSK, K FINALE

07/11/2023

PRIVACY

  • Informativa Privacy
  • Informativa cookie

TAG

Accenture ACN AGID ai alessio butti anorc anorc professioni butti chatGpt contenuti Cospito diversità doglover FACEWATCH Franco Roberti Frattasi google governo inclusione intelligenza artificiale massi migranti nadia gullo Paolo zangrillo Piantedosi putin razza robot servizi segreti SOUTHERN CO-OP spie whatsapp xiaomi zangrillo

© 2022 GIANO.news

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • HOME
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI

© 2022 GIANO.news