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Il RAVE PARTY INFINITO, L’ORDINE PUBBLICO E L’INTELLIGENCE

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
19/08/2021
in EDITORIALI
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Le Istituzioni se la cavano con un telegrafico “Situazione fuori controllo”. Verrebbe da complimentarsi con chi non ha evitato uno scempio simile che – viste le proporzioni apocalittiche – meriterebbe la standing ovation di tutta la gente perbene, di chi rispetta le regole di questo dannato e interminabile periodo e quelle dell’ordinaria convivenza anteriori alla pandemia, di chi paga le tasse confidando che i suoi tributi consentano al Paese gli investimenti necessari per garantire la sicurezza dei cittadini.

I nostri talebani non hanno raggiunto e conquistato Kabul ma – con il supporto di rappresentanti del fior fiore straniero – hanno saputo violentare le tranquille campagne della Tuscia nello stupro animale di ogni legge.

La pubblica sicurezza

Siamo abituati a sentir parlare di controllo del territorio e di pugno di ferro contro gli extracomunitari che fuggono dalle guerre e dalla fame, colpevoli solo di essere disperati e di sognare una vita migliore.

I gentlemen protagonisti di questa invasione barbarica non arrivano dalla Siria o dal centro dell’Africa, ma giungono da Francia, Belgio, Olanda, Germania, Spagna, Cecoslovacchia. Sicuramente sono simpatizzanti dei flussi migratori, finanziatori delle ONG che duellano contro la morte tra i flutti del Mediterraneo, contribuenti che hanno dato il loro 5 per mille a Emergency…

La loro imponente colonna di auto, pulmini e camper è passata inosservata. Qualcuno dice che sarà stata la normalità di traffico bestiale e furibondi incolonnamenti a Valentano e dintorni, situazione che ogni giorno è da sempre appuntamento fisso su Isoradio e nei servizi di pubblica utilità nella mirabile opera di informazione a chi si muove in Italia. Qualcun altro, ipotizzando che le ottomila persone siano scese da un enorme disco volante che ha scaricato gli alieni e i loro mezzi in vicinanza del lago di Mezzano, auspica un “Independence Day”…

L’impotenza delle forze di polizia non rassicura. Il non sapere da che parte cominciare è testimoniato dalla “maratona dance” che procede da giorni sotto gli occhi allibiti di tutto il mondo.

Non rasserena nemmeno la dichiarazione di Stefano Bigiotti, sindaco di Valentano, che ha spiegato “Sono stato raggiunto telefonicamente dal ministro Lamorgese che mi ha rassicurato sul fatto che il rave è una priorità del Viminale”.

E’ talmente una priorità che il “rave” è tuttora in corso nella
tenuta dell’imprenditore locale Piero Camilli che, subita l’invasione, è certo felice della solerzia con cui i “visitatori” si prodigano verso i greggi di pecore, gli impianti di irrigazione, le dotazioni agricole…

La solerte ed efficace azione preventiva

Ci si riempie la bocca di cyber-intelligence e di attività investigativa attraverso la Rete e le più moderne modalità di comunicazione. Ci si vanta di potenzialità infinite e di capacità di indagine ai più elevati livelli di professionalità internazionale.

Se noi italiani siamo davvero così bravi, viene da credere che l’evento sia stato organizzato per corrispondenza, mediante l’inoltro di inviolabili lettere chiuse in buste non trasparenti se guardate in controluce. Forse si è trattato di un passaparola tra vecchi amici che non si sentivano da tempo, magari recandosi fisicamente al vecchio indirizzo dove abitava il compagno di banco ai tempi della scuola e citofonando avendo l’accortezza di parlare sottovoce e di non farsi beccare dalla vicina impicciona.

Non si creda dunque a chi dice che sia stato organizzato tutto con la piattaforma di messaggistica istantanea Telegram e ci si commuova immaginando chi ha sfidato il caldo per andare a suonare il campanello ad Amsterdam o a Praga e per dire “Ci vediamo dalle parti di Viterbo…. Che fai? Vieni anche tu?”

Dimissioni? No, siano premiati….

La si smetta di invocare la resa della titolare del Ministero dell’Interno, del Prefetto e di chi altro abbia un innegabile ruolo istituzionale nella gestione della sgradevole vicenda o ancor prima avrebbe potuto scongiurare questa oscenità pericolosa anche per la salute collettiva.

Si pensi piuttosto di dare un riconoscimento in termini di carriera a chi ha regalato ai cronisti l’opportunità di scrivere qualcosa in giornate in cui solo i colleghi degli “esteri” avevano di che raccontare con la tragedia dell’Afghanistan.

Ah, un attimo…

Una domanda cretina (anche perché a porre quesiti seri ci sarebbe da piangere). Ma i “radunisti” hanno tutti il Green Pass, il “sierologico” o altro documento equipollente? E il signor Camilli, proprietario degli spazi occupati e utilizzati per finalità ricettive e di ristorazione, deve presentare qualche pezzo di carta che certifichi che la sua area è “all’aperto” e non soggetta a vincoli anti-covid così da evitare sanzioni per la sua complicità passiva nel creare assembramenti?

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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