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ATTACCO CIBERNETICO ALL’OSPEDALE DI BRNO IN PIENA EMERGENZA CORONAVIRUS

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
14/03/2020
in EDITORIALI
CORONAVIRUS: CON IL CALCOLATORE DI CARTA IGIENICA PUOI CONOSCERE L’AUTONOMIA DEL TUO BAGNO
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I sistemi informatici della clinica universitaria di Brno sono finiti KO e, secondo quel che è dato sapere, sarebbe stato necessario il rinvio degli interventi chirurgici urgenti e il dirottamento di nuovi pazienti con patologie acute verso l’ospedale della poco distante St.Anne University.

Il Policlinico statale della cittadina nell’area sudorientale della Repubblica Ceca, i cui laboratori sono impegnati nella ricerca sul fronte COVID-19, ha dovuto fare i conti con l’intera rete telematica fuori uso e costretto allo spegnimento forzato delle apparecchiature tecnologiche.

La “deflagrazione” cibernetica ha coinvolto anche due articolazioni del medesimo comprensorio sanitario, perché anche l’ospedale pediatrico e quello riservato per la “maternità” si sono trovati bersaglio dell’aggressione digitale.

La notizia di quanto stava accadendo è stata fornita alle 5 del mattino da un paziente di nome Peter Gramatik. Il tizio inizialmente si è rivolto ad un conoscente esperto di sicurezza che, a sua volta, lo ha messo in contatto con la testata giornalistica online ZDNet.

La mail inoltrata da Gramatik diceva che “il sistema di annunci al pubblico dell’Ospedale ha cominciato a ripetere il messaggio che tutto il personale doveva provvedere immediatamente a spegnere tutti i computer per urgenti ragioni di sicurezza”.

Il resoconto di questo signore in attesa di essere sottoposto ad accertamenti è estremamente ritmato e spiega che “questo messaggio è stato ripetuto all’incirca ogni mezz’ora”. Alle 8, però, il signor Peter – in astanteria per una visita ambulatoriale – viene invitato a tornare a casa e quindi la “radiocronaca” perde la possibilità di arricchirsi di ulteriori elementi informativi.

Si sa che – a seguito dell’accaduto – sono entrati in azione il Centro nazionale di cyber security (NCSC) e la polizia ceca (NOCOZ) per fornire supporto ai tecnici informatici del nosocomio per ripristinare le ordinarie funzionalità dei sistemi “mutilati” dall’attacco.

E’ legittimo supporre che il crash tecnologico possa essere imputabile ad un tanto banale quanto letale “ransomware”, ovvero quella tipologia di istruzioni maligne la cui esecuzione (spesso innescata da un fatale “clic” su un link o su un allegato ad una mail ingannevole) determina la cifratura fraudolenta dei dati e la conseguente loro inutilizzabilità.

Non è difficile immaginare la catastrofica portata di una simile devastazione digitale di archivi e schedari elettronici, le cui informazioni sono – è proprio il caso di dirlo – “vitali” e la cui mancata disponibilità ha conseguenze di estrema drammaticità.

Manco a dirlo, qualche giorno fa, analoga sorte era toccata alle strutture ospedaliere del distretto di Champaign-Urbana, in Illinois. Siccome la politica trumpiana snobbava l’epidemia di coronavirus e quei laboratori non erano impegnati in studi sul COVID-19, la terrificante notizia era stata isolata in poche righe della stampa locale.

Il problema non è affatto nuovo. Il problema non è geograficamente limitato ad aree extranazionali. Il problema, proprio lo stesso, è anche qui.

A maggio del 2017 ne avevo scritto nel mio blog su Il Fatto Quotidiano, elencando gli ospedali che in Italia avevano avuto seri problemi di questo tipo “fortunatamente” in un momento storico certo meno drammatico.

A distanza di tre anni sarei curioso di sapere cosa ha fatto il management di quelle realtà per scongiurare una eventuale débâcle che in questi giorni si rivelerebbe letale.

I “decision makers” – quelli che parlano di “benchmark”, “feedback”, “performance” e altri astrusi termini che avrebbero ben più nobili corrispondenze italiane – avranno combinato qualcosa o si saranno accontentati  di una manciata di slide o della partecipazione a qualche convegno in cui tradizionalmente si dice che tutto va bene?

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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