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LA BRUTTA FIGURA DI INTESA SANPAOLO E L’IDEA DELLA SHIKOKU BANK

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
03/12/2024
in EDITORIALI
LA BRUTTA FIGURA DI INTESA SANPAOLO E L’IDEA DELLA SHIKOKU BANK
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TE LO LEGGO IO

Il colosso finanziario italiano ha inflitto alla clientela una serie di disagi di origine informatica e lo ha fatto per cinque volte in una trentina di giorni.

I correntisti di Intesa SanPaolo si sono ritrovati nell’impossibilità di dialogare con la banca via Internet e di fruire dei servizi telematici contrattualmente previsti anche se a condizioni (Report docet) diverse da quelle praticate ai parlamentari e altre Very Important Person.

L’istituto di credito ha minimizzato dicendo che solo alcune funzionalità erano bloccate, cose da nulla come il poter verificare l’accredito della pensione o dello stipendio o controllare il mutuo, operazioni ben diverse da quelle che da casa ignoti leoni di Wall Street pongono abitualmente in essere dal salotto o dalla cucina.

Continuando a twittare solenni amenità e comprensibilmente imbarazzato dal non saper cosa dire, il management ha spiegato che le proprie agenzie erano a disposizione per aiutare i clienti a superare il momento di difficoltà. Il personale di sportello si ha idea (forse si sbaglia) debba essere al servizio di chi entra in banca anche quando tutto funziona regolarmente, ma fa piacere che il vertice aziendale abbia voluto sottolineare l’impegno di chi ha dovuto sopportare le rimostranze di “umarell” strappati ai cantieri, massaie inferocite, giovani impiegati alle prese con il far quadrare i conti…

Le tiepide scuse non sembrano bastare e le associazioni dei consumatori, prima tra tutte AssoUtenti, sono doverosamente scese sul piede di guerra a tutela di chi in questo Paese è per default destinato a veder calpestati i propri diritti.

Qualcuno – più attento allo scenario internazionale – suggerisce al Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo di prendere spunto dalla bizzarra iniziativa di Shikoku Bank, istituto di credito giapponese con 150 anni di storia che recentemente ha spiazzato tutti con una insolita dimostrazione di esser pronti a pagare in prima persona gli errori commessi.

Il senso di responsabilità è un po’ l’ingrediente misterioso che dalle nostre parti si rifugge dall’utilizzare nelle più diverse “ricette” quotidiane. Nessuno pretende che l’esempio della Shikoku sia da mutuare in senso letterale, ma certo si è dell’avviso che in Italia – senza arrivare a traguardi assurdi – qualcosa in più lo si potrebbe tranquillamente fare.

Temetevi forte. I dirigenti della banca giapponese – per rassicurare la clientela – hanno giurato di pagare con la vita se ritenuti colpevoli di qualche irregolarità.

23 top manager e tra loro il presidente Miura, hanno firmato un giuramento di sangue che impone loro di suicidarsi se responsabili di violazioni finanziarie, appropriazione indebita o altre attività fraudolente.

La dinamica individuata dalla Shikoku è quella del “seppuku”, un suicidio rituale che permetteva ai samurai di mantenere il proprio onore dopo aver deluso il loro signore.

Qui da noi ci troviamo dinanzi a peccati veniali e forse potrebbe bastare una austera lettera di dimissioni irrevocabili, ma l’annuncio pubblicato sul portale web di Shikoku Bank deve far riflettere per capire se chi sbaglia paga poi davvero per le sue colpe.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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