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LA VECCHIAIA OGGI

Gian Paolo Di Raimondo di Gian Paolo Di Raimondo
15/10/2024
in RIFLESSIONI
LA VECCHIAIA OGGI
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“La vecchiaia è la sede della sapienza della vita, doniamola ai giovani, come il buon vino che con gli anni diventa più buono”
Papa Francesco

Bella frase ma, come altri messaggi anche molto più importanti (come quelli settimanali sull’assurdità delle guerre) della saggia persona che è il Papa, completamente inascoltato. I giovani oggi tutto fanno meno che avvalersi della “sapienza” delle persone anziane.

Purtroppo, i vecchi sono, salvo qualche rara eccezione, accantonati in un drammatico isolamento che li prepara malamente alla morte. Solo raramente – nella famiglia “allargata” a quelle dei figli – i nipoti accettano volentieri la presenza saltuaria dei nonni e, a volte, attingono pure suggerimenti frutto della loro esperienza. Sono casi molto rari e io, per fortuna, faccio parte di questa sparuta parte. I miei 4 nipoti hanno un meraviglioso rapporto con mia moglie e me che sembra quello dei tempi passati.

Mi ha colpito un articolo di qualche tempo fa di Davide Schiavon del quale mi piace riportare questo pezzo: “Ne Il deserto dei tartari Dino Buzzati – che come pochi ha narrato, anche da cronista, la solitudine – scriveva: ‘Difficile credere in una cosa quando si è soli, e non se ne può’ parlare con alcuno. […] Se uno soffre, gli altri per questo non sentono male, anche se l’amore è grande, e questo provoca la solitudine della vita’.

Torna alla mente questo passaggio rileggendo una notizia dei giorni scorsi che ha colpito anche la stampa internazionale. Una donna di 70 anni è morta a Como, in casa sua. Fino a qui non ci sarebbe neanche la notizia. Il dato devastante è che la donna era morta da due anni, ed era rimasta in casa seduta su una sedia per tutto quel tempo, senza che nessuno se ne accorgesse. Senza ricevere una telefonata, un messaggio, una visita. Senza suscitare pensieri.”

Anche Valentina Arcovio qualche giorno fa ha scritto questo sulla “solitudine degli anziani” riferendosi a delle ricerche fatte dall’Università di Glascow e di Amsterdam:

“La solitudine potrebbe avere un effetto negativo sulla salute fisica e mentale degli anziani. Lo evidenzia uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Glasgow e dell’University Medical Center di Amsterdam, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista The Lancet Healthy Longevity.

I ricercatori hanno analizzato i risultati di oltre 130 lavori precedenti per valutare la solitudine e l’impatto che può avere sulle persone che sono avanti con gli anni. Stando a quanto emerge dall’indagine, l’assenza di compagnia può essere associata a un incremento di condizioni come fragilità fisica, depressione e declino cognitivo.

Dalla perdita di peso alla diminuzione della forza muscolare, gli effetti della solitudine “Negli ultimi anni specialmente a seguito della pandemia di Covid-19, si presta maggiore attenzione ai potenziali effetti dannosi della solitudine e dell’isolamento sociale sulla salute degli anziani”, sottolinea Emiel Hoogendijk, epidemiologo dell’Amsterdam Public Health.

“Il nostro lavoro conferma che la solitudine ha conseguenze negative per il benessere delle persone in avanti con gli anni”, aggiunge. “La fragilità si riferisce a molte forme diverse di deterioramento fisico, come perdita di peso, ridotta velocità di camminata e diminuzione della forza muscolare”, afferma Peter Hanlon, ricercatore della University of Glasgow. “Tutti problemi che possono avere un effetto, ad esempio, sulla probabilità di cadere”, aggiunge. La solitudine è dannosa quanto fumare 15 sigarette al giorno”.

Un altro studio Istat (“Gli anziani e la loro domanda sociale e sanitaria. Rapporto Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria per la popolazione anziana”), condotto su una platea nazionale evidenzia, in effetti, che su una popolazione di riferimento di circa 6,9 milioni di over 75, oltre 2,7 milioni di individui presentano gravi difficoltà motorie e compromissioni dell’autonomia nelle attività quotidiane di cura della persona. Tra questi 1,2 mln non possono contare su un aiuto adeguato (come quello che potrebbe offrire un caregiver familiare).

E’ proprio vero e io ne sono la prova, mi sono salvato fin qui dalla solitudine tanto dannosa e da tutti i guai ad essa connessi solo grazie all’ aiuto familiare: in primo luogo mia moglie e poi tutta la “famiglia allargata” – le mie due figlie con le loro rispettive famiglie -.

La frequenza, seppur saltuaria, dei miei quattro nipoti è stata fondamentale nel periodo del covid: per frequenza intendo anche solo salutarci dalla finestra. Determinante è stato pure il fatto di parlare con me di tutto, anche dei problemi scolastici e della loro vita in genere, scontrandoci a volte con le nostre diverse opinioni.

Mantenermi aggiornato sulle novità e soprattutto sentirmi ancora importante quando dò loro qualche utile consiglio. Quanto mi gratifica essere a tavola in dieci e partecipare ai discorsi della tavolata come uno del gruppo, non come ospite, non come la persona sopportata che partecipa fisicamente ma non è integrata nel gruppo. Sono proprio fortunato, non tutti hanno vicini con il loro affetto i figli e le loro famiglie.

Viva le famiglie allargate che danno la possibilità ai vecchi di godersi la gioia di vivere il tempo finale con i nipoti!

 
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Gian Paolo Di Raimondo

Gian Paolo Di Raimondo

Gian Paolo Di Raimondo nasce ad Ancona il 2 marzo 1936, svolge i suoi studi a Camerino, dove si diploma nel 1955. Dopo un primo periodo lavorativo da geometra in alcuni Comuni del maceratese iniziato nel 1956 e il servizio militare come Ufficiale carrista, nel 1959 è assunto in Olivetti Bull nel settore dell’automazione aziendale e da allora partecipa all’evoluzione tecnologica dell’informatica. Nell’hardware, dai sistemi a schede perforate ai computer e nel software, dai primi linguaggi e sistemi operativi a quelli sempre più evoluti. Cresce parallelamente nella carriera, passando dall’Olivetti alla Philips e alla Siemens. In tutte e tre queste aziende multinazionali dell’elettronica raggiunge ottimi livelli manageriali: Responsabile di un settore del Marketing dell’Olivetti, Direttore Vendite della Divisione “Data Systems” della Philips e Direttore Commerciale del Distretto Centro-Sud della Siemens Data. Uscito dal lavoro dipendente nel 1987, fonda da libero professionista la CISIT S.p.A. – Consorzio Interaziendale Servizi Informatici e Tecnologie – e ne assume la presidenza che mantiene fino al 2000, Dal 2000 al 2006 è Presidente della InfoGuard S.p.A. che opera nel settore della Sicurezza informatica in collaborazione con la Cripto A.G. svizzera. Nel 2006 (dopo 50 anni di lavoro produttivo) inizia a fare il pensionato a tempo pieno, massimizzando l’attività di volontariato con la Caritas e con altre Organizzazioni umanitarie Onlus operanti nel settore della donazione del sangue e degli organi (dal 13/12/2018 è anche membro del Comitato Operativo della Fondazione Italiana Promozione Trapianti d’Organo – FIPTO). Incrementa, inoltre, la collaborazione con giornali e con il sito “omelie.org/approfondimenti” con la scrittura di articoli di attualità. Per le benemerenze acquisite nella sua lunga vita lavorativa, quattro Presidenti della Repubblica – Cossiga, Ciampi, Napolitano e Mattarella – gli hanno conferito altrettante Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana: Cavaliere, Commendatore, Grande Ufficiale e Cavaliere di Gran Croce. Il Presidente Ciampi, inoltre, alla fine del suo lavoro dipendente lo premia con la Stella al Merito del Lavoro nominandolo “Maestro del Lavoro”. A completamento del suo curriculum vitae, degno di citazione è l’interesse dimostrato per l’approfondimento della sua cultura religiosa che lo porta ad ottenere diversi attestati conseguiti in corsi presso Università cattoliche: Pontificia Università Lateranense Roma – Attestato di formazione biennale per “Operatori della Carità” (26/09/2008). MARIANUM Pontificia Facoltà Teologica di Roma – “Mariologia Diplomate” per corso biennale di Mariologia (04/06/2012). Ateneo Pontificio Regina Apostolorum Roma – “Diploma di Specializzazione in Studi Sindonici” (30/06/2013). Ateneo Pontificio Regina Apostolorum Roma – a completamento di un corso biennale ottiene il “Master di 1° livello in Scienza e Fede” (21/10/ 2015).

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