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PSICOTERAPEUTA ARTIFICIALE COME BENEFIT PER I DIPENDENTI

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
29/12/2023
in EDITORIALI
PSICOTERAPEUTA ARTIFICIALE COME BENEFIT PER I DIPENDENTI
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TE LO LEGGO IO

Auto aziendale? Vacanza estiva? Abbonamento al circolo esclusivo? Macché, i datori di lavoro sono pronti ad offrire “chatbot” al proprio personale.

Chatbot? Spieghiamoci meglio.

Per chi è meno pratico di certe diavolerie tecnologiche, va detto che il chatbot è un software che simula ed elabora le conversazioni umane (scritte o parlate). E’ una soluzione che consente agli utenti di interagire con i dispositivi digitali come se stessero comunicando con una persona in carne ed ossa.

Ne esistono di varie “razze”. Possono essere semplici come i programmi rudimentali che rispondono a una semplice domanda (o “query” come direbbero gli addetti ai lavori) con una singola riga oppure possono essere sistemi sofisticati come gli assistenti digitali. Questi ultimi hanno capacità di apprendere, di migliorare e di evolvere per fornire “risposte” e reagire sempre con maggiore perfezione e personalizzazione grazie alle informazioni che man mano raccolgono ed elaborano.

Tra le tante demenziali iniziative basate sulla intelligenza artificiale adesso sono saltati fuori i “chatbot del benessere”, che i datori di lavoro vogliono appioppare al personale come “fringe benefits”.

Siccome ci sono sempre più lavoratori che si sentono ansiosi, stressati o depressi, qualcuno ritiene che possa esser utile mettere a disposizione un servizio virtuale da cui ricevere aiuto per la salute mentale.

In termini pratici questi chatbot sarebbero in grado di tenere conversazioni simili a quelle dei terapeuti. Le app per questo genere di benessere – che rilevano depressione, forniscono altre diagnosi o identificano le persone a rischio di autolesionismo – stanno aumentando a dismisura e vengono considerate di grande beneficio.

E’ il mercato a sollecitare la realizzazione di certe applicazioni perché “la domanda di consulenti è enorme, mentre l’offerta di fornitori di servizi di salute mentale si sta riducendo” secondo quel che afferma J. Marshall Dye, amministratore delegato di PayrollPlans. Come recitava la pubblicità del vecchio liquore “Stock 84”, “il signore sì che se intende”: è a capo dell’azienda che ha creato “Woebot” che secondo le stime sarà utilizzato da circa 9.400 datori di lavoro nel 2024…

Chi si stupisce sappia che Amazon circa un anno fa ha concesso ai dipendenti accesso gratuito a Twill, una “app” che utilizza l’intelligenza artificiale per monitorare gli stati d’animo degli utenti e creare un piano personalizzato di salute mentale. Twill offre giochi e altre attività a cui i lavoratori possono dedicarsi, nonché chat dal vivo con una specie di “personal trainer” umano.

I sostenitori di queste soluzioni infernali sono convinti che le “app” per la salute mentale riescano ad alleviare sintomi come ansia, solitudine e depressione. Il fatto che siano disponibili in qualsiasi momento consentirebbe di soddisfare le esigenze di persone che potrebbero non essere in grado di inserire la terapia tradizionale nella routine quotidiana o di permettersi economicamente uno psicoterapeuta “vero”.

Non c’è alcuna prova che questi programmini funzionino e nemmeno la certezza che non abbiano “effetti collaterali” imprevedibili. Non avendo competenze di quel genere mi limito ad osservare che molto banalmente incombe il rischio che informazioni private estremamente riservate – confessate alla “app” – possano essere divulgate o vendute. Ed è già abbastanza per starne alla larga…

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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