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ANCHE BOEING VITTIMA DEGLI HACKER

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
01/11/2023
in EDITORIALI
ANCHE BOEING VITTIMA DEGLI HACKER
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TE LO LEGGO IO

L’atmosfera di una nuova guerra fa passare in secondo piano persino i conflitti ormai vecchi di più di un anno e mezzo, figuriamoci se lascia spazio alle incursioni dei pirati informatici.

Se nessuno parla più di Ucraina, se Zelensky non è “di tendenza” sui social, quale interesse potrà mai avere la notizia che una banda di briganti virtuali hanno violato il “sistema nervoso” della più grande industria aeronautica del mondo?

L’arrembaggio telematico che ha messo a soqquadro la Boeing non è cosa da poco e ci risveglia da quello stato di torpore che ha fatto ritenere il rischio cibernetico ormai lontano e per qualche imbecille addirittura risolto.

Il colosso della produzione aerospaziale è finito nelle grinfie di una delle più temibili organizzazioni criminali hi-tech: sarebbe infatti il gruppo Lockbit ad aver preso d’assalto Boeing, bypassandone le misure di sicurezza, impossessandosi di un’enorme quantità di informazioni riservatissime e rendendo illeggibile ed inutilizzabile quel che l’azienda conservava gelosamente all’interno della propria architettura tecnologica.

La gentaglia di Lockbit ha reso noto che, senza aver bisogno di dare prova della propria malefatta (nessun “assaggio” è stato diffuso), dal 2 novembre comincerà a pubblicare dati sensibili rubati dai server presi di mira (e centrati in pieno).

Il conto alla rovescia è destinato a scorrere inesorabile se gli uffici amministrativi di Boeing non provvedono al pagamento del cospicuo riscatto che è stato richiesto dai malviventi, pronti a restituire archivi, documenti e progetti in formato corretto solo a condizione di ricevere la somma pretesa.

A quanto pare l’intrusione è stata resa possibile da una vulnerabilità “zero-day”, ovvero sconosciuta a chi si occupa di sicurezza fino al momento in cui viene sfruttata dai criminali.

Il termine “zero giorni” – riferito alla data della scoperta – illustra in maniera inequivocabile lo svantaggio temporale sofferto da chi ha scoperto di esser stato un bersaglio facile: quante settimane serviranno per tappare le falle? Occorre analizzare la “debolezza”, individuare le modalità con cui è stata adoperata, definire le contromisure, predisporre i programmi, verificarne l’efficacia, rilasciare la versione utilizzabile, procedere alla relativa installazione, controllare che tutte le stazioni di lavoro siano protette…

Chi pensa che rimediare sia una cosa facile e rapida probabilmente non ha le idee chiare oppure parla a chi ne sa poco di queste problematiche.

Il tallone d’Achille nel settore della cybersecurity è l’ignoranza enciclopedica di chi se ne occupa e di chi se ne serve. L’impreparazione e la sostanziale insensibilità sono un handicap a quanto pare insormontabile. Gli hacker giocano una partita impari e vale – per loro – uno slogan del gioco d’azzardo: il “ti piace vincere facile” dei “gratta e vinci” ben si addice a questi signori che provano gusto a beffare avversari incapaci persino di accorgersi di essere sotto attacco.

Non so quale soddisfazione – seconda solo allo sparare sulle ambulanze – ci possa essere a trafiggere amministratori di sistema e security manager che danno il meglio di loro stessi solo proiettando qualche slide in inutili convegni e quotidianamente si fanno spernacchiare dal primo “nerd” che decide di giocare mezz’ora.

Si consoli chi viene messo KO dagli hacker. E’ toccato persino a quelli della Boeing.

Trovi conforto chi pensava che gli incapaci fossero solo in Italia, ma non esageri a gioire perché non c’è nulla di cui rallegrarsi.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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