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CORONAVIRUS FASE 2: NON È UN PAESE PER VECCHI

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
23/04/2020
in EDITORIALI
CORONAVIRUS FASE 2: NON È UN PAESE PER VECCHI
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Si parla e si sparla di una nebulosa “fase 2” con un allentamento delle restrizioni che hanno condizionato la nostra vita allo scattare dell’allarme per la pandemia.

Mentre il Paese sta morendo soffocato per ragioni economiche e non polmonari, ogni giorno una delle task force sforna una ricetta più o meno bizzarra per rilanciare l’Italia.

Le iniziative adottate nella fase 1 sono state caratterizzate da operazioni maldestre che nemmeno Wilcoyote avrebbe mai potuto escogitare, come – ad esempio – il recapito degli affetti da COVID-19 alle Residenze Sanitarie Assistite (o RSA come sentiamo dire in questi giorni) per dar luogo all’inevitabile strage dei precedenti ospiti dal già traballante quadro clinico.

Dopo le epurazioni in virtù della auspicata supremazia assoluta della razza ariana di ispirazione hitleriana, con cui gli emuli dei “nazisti dell’Illinois” (mitici personaggi del film “The Blues Brothers”) hanno deciso di sterminare la popolazione anziana così da sollevare la società da un peso probabilmente insostenibile, arriva un’altra manifestazione di palese incompatibilità dei “diversamente giovani” con il futuro che ci attende.

Gli ultrasessantenni – stando a quel che si dice – non riprenderanno a lavorare. Poco importa se in perfetta forma, capaci di performance circensi e in grado di sopravvivere ad esperienze estreme: quelli nati prima del maggio 1960 probabilmente dovranno restare a casa.

Un taglio su base aritmetica è senza dubbio il più rapido a potersi eseguire. Il passo successivo è forse quello di indurre le persone anziane ad incamminarsi spontaneamente verso il luogo in cui lasciare la vita terrena.

Vengono in mente le parole dello scrittore Antonio Tabucchi, scomparso a Lisbona nella primavera di otto anni fa.

“Fra tutti i riti funebri che le creature di questo mondo hanno escogitato, ho sempre ammirato quella degli elefanti. Hanno una strana maniera di morire. Quando un elefante sente che è arrivata la sua ora, si allontana dal branco. Ma non va da solo. Sceglie un compagno che vada con lui. E partono”.

Sono tratte dal suo libro “Tristano muore” e, in attesa di trovarlo in libreria, ci si può accontentare di leggere il delicato ricordo di Tabucchi che aveva tracciato Silvia Truzzi nel suo blog sul Fatto Quotidiano.

Mio bisnonno Vittorio, tipografo, classe 1884, centenario a dispetto di esser nato il 2 novembre e di una salute dichiarata cagionevole in gioventù, mi ripeteva “tieniti stretto quel che sai, quel che hai imparato, quel che sai fare: sono le uniche cose che nessuno potrà mai portarti via”.

In questo momento in cui ci stanno strappando la libertà (e il “meglio” non lo abbiamo ancora visto), rivedo il suo volto e il suo sorriso e faccio tesoro di quella sua raccomandazione.

Quello che in famiglia consideravamo l’equivalente del “Numero Uno” del Gruppo TNT dei fumetti di Alan Ford, quando tornavo in licenza dall’Accademia giungendo dalla Capitale dove si compiva il destino nazionale, mi domandava “Cosa si dice a Roma?”. Se mai riecheggiasse il suo consueto quesito, per mera decenza mi avvarrei della facoltà di non rispondere.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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