sabato, Giugno 14, 2025
GIANO NEWS
  • Home
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
GIANO NEWS
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home LA STORIA CHE DIMENTICA

LA STORIA CHE DIMENTICA: INNOCENZO MANZETTI

Edoardo De Amicis di Edoardo De Amicis
31/10/2023
in LA STORIA CHE DIMENTICA
LA STORIA CHE DIMENTICA: INNOCENZO MANZETTI
525
Visualizzazioni
Condividi su FacebookCondividi su Linkedin
0:00 / 0:00
TE LO LEGGO IO

Sfortunatamente morì troppo presto. Quindi non ebbe il tempo necessario per lottare e farsi riconoscere la proprietà della sua principale invenzione, ossia quella del telefono.

L’inventore e scienziato valdostano Innocenzo Manzetti (1826-1877), tutt’ora ignoto ai più, fors’anche perché riservato e schivo, è autore del dispositivo più usato al mondo, e solo uno dei tanti personaggi che la storia non menziona. 

Solitamente l’invenzione del telefono, comunque da sempre soggetta a diatribe, viene attribuita all’italiano Meucci o all’americano Bell; in realtà questo indispensabile apparecchio ebbe vari inventori, studiosi che, spesso ignari l’uno dell’altro, elaborarono le stesse idee, ottenendo gli stessi risultati. 

Ma storicamente è pur vero che Manzetti realizzò la sua idea di contatto vocale a distanza (tramite elettricità) prima di Meucci; quest’ultimo infatti depositò il suo brevetto iniziale nel 1871, mentre Manzetti aveva elaborato il suo primo progetto di telefonia già nel 1850, depositandolo poi nel 1865, ma purtroppo senza brevetto, essendone i costi troppo elevati. 

I giornali internazionali diffusero la notizia proprio nel 1865, quindi ben undici anni prima di Bell e sei anni prima del caveat di Meucci (una sorta di prelazione di brevetto). Pare che proprio quest’ultimo dichiarò, ad un giornale americano, che il telefono di Manzetti era migliore del suo, in quanto per parlare con l’apparecchio di Meucci era necessario tenere tra i denti un pezzetto di metallo, mentre quello del collega inventore si avvaleva già di una cornetta. 

Per essere precisi, nel 2002 una sentenza del Congresso degli Stati Uniti ha riconosciuto la paternità del telefono al nostro italianissimo Antonio Meucci, e non più a Bell, ma comunque il nome di Manzetti non viene mai citato: eppure, anche se le testate italiane del tempo quasi lo irrisero per la sua invenzione, i giornali esteri ne elogiarono e ne riconobbero la validità. 

Forse, all’epoca, il Ministero Italiano della Pubblica Istruzione era contrario a un’invenzione che, abilitando gli utenti a comunicare direttamente, eliminava di fatto il controllo dei funzionari pubblici.

Per conferire al tutto una patina di mistero, pare che nel 1880 alcuni stranieri si recarono in Val d’Aosta per acquisire i diritti della scoperta dagli eredi di Manzetti, dopo la sua dipartita, probabilmente per bloccarne le rivendicazioni. 

I rampolli dell’inventore valdostano, forse ingenuamente, consegnarono tutti i documenti del télégraphe vocal all’inventore americano Eldred, con la promessa di usarli per attribuire l’invenzione al defunto Innocenzo; in realtà pare che quel gentiluomo fosse non solo al soldo di Bell, ma che addirittura presentasse anche una miglioria del telefono a proprio nome. Un Manzetti non solo colpito, ma anche affondato, fino alla fine: nè vergogna, né rispetto, neanche per i defunti, ma sappiamo che ciò è ricorrente nelle tristi vicende terrene umane.

Però Manzetti non fu solo telefono, e neanche ciò è noto.  Nel 1840, a soli 14 anni, costruì un automa che suonava il flauto. Intratteneva relazioni internazionali con istituzioni scientifiche ed aveva molteplici interessi; fu un pioniere della tecnologia, della scienza energetica e della robotica, fu insomma un fecondo creatore, decisamente proteso verso il futuro. 

Alcune sue invenzioni vengono utilizzate ancora oggi, come la macchina per la pasta, l’automobile a vapore, la calce idraulica. 

Realizzò anche un apparato di illuminazione pubblica per la sua città, Aosta, un sistema filtrante per depurare l’acqua del fiume, ed un congegno economico per produrre farina e realizzare pane senza glutine, e non solo. Ad oggi viene ricordato ad Aosta grazie all’interesse di fantastiche persone che hanno allestito un piccolo Museo Manzetti, la cui attività ha reso possibile ricostruire la storia di questo personaggio, che certamente meriterebbe tanto, soprattutto di essere ricordato o, quantomeno, di essere menzionato e riconosciuto dei suoi meriti.

Condividi17Condividi3
Edoardo De Amicis

Edoardo De Amicis

POTREBBE INTERESSARTI

LA STORIA CHE DIMENTICA: CRISTINA TRIVULZIO DI BELGIOIOSO

di Edoardo De Amicis
12/05/2025
0
LA STORIA CHE DIMENTICA: CRISTINA TRIVULZIO DI BELGIOIOSO

Più di 150 anni or sono, la principessa Cristina Trivulzio di Belgioioso scriveva: "Che le donne … del futuro rivolgano i pensieri al dolore e all'umiliazione di quelle...

Leggi tuttoDetails

LA STORIA CHE DIMENTICA: HELEN KELLER

di Edoardo De Amicis
09/05/2025
0
LA STORIA CHE DIMENTICA: HELEN KELLER

Parliamo di lei non solo per ricordarla, per non dimenticarla, o per farla conoscere, ma soprattutto per trarre forza da un tangibile esempio di amore per la vita...

Leggi tuttoDetails

LA STORIA CHE DIMENTICA: SCIPIO SIGHELE 

di Edoardo De Amicis
19/03/2025
0
LA STORIA CHE DIMENTICA: SCIPIO SIGHELE 

Neanche gli addetti ai lavori, tranne alcuni, ricordano quest’uomo straordinario, la sua vita da patriota e da studioso, o la sua prolifica produzione scientifico/letteraria nei settori della sociologia,...

Leggi tuttoDetails

LA STORIA CHE DIMENTICA: I MARTINITT

di Edoardo De Amicis
17/03/2025
0
LA STORIA CHE DIMENTICA: I MARTINITT

Non c’è un solo nome stavolta. In realtà ce ne sono molti di nomi, quelli di tanti piccoli eroi, da non dimenticare, da commemorare o almeno da menzionare...

Leggi tuttoDetails
Prossimo post
ARRIVA UN RIMEDIO CONTRO LE FOTO “TAROCCATE”

ARRIVA UN RIMEDIO CONTRO LE FOTO “TAROCCATE”

ARTICOLI CORRELATI

MISURAZIONI, NUMERI, RELAZIONI E IRRAZIONALITÀ: COSÌ SIA?

MISURAZIONI, NUMERI, RELAZIONI E IRRAZIONALITÀ: COSÌ SIA?

17/02/2023
CARO ELON, PERMETTE QUALCHE DOMANDA?

SE TRUMP PERDE, SONO FOTTUTO. PAROLA DI ELON MUSK

31/10/2024
FU VERA DISORGANIZZAZIONE? AI POSTERI…

FU VERA DISORGANIZZAZIONE? AI POSTERI…

21/10/2022
UN MANUALE OPENSOURCE PER ADDESTRARE LA AI

UN MANUALE OPENSOURCE PER ADDESTRARE LA AI

27/02/2025
DIRITTO…O BULLISMO INTERNAZIONALE?

DIRITTO…O BULLISMO INTERNAZIONALE?

22/04/2024
LA DISINFORMAZIONE ED I PRIMI CENNI DI CEDIMENTO IN UE

LA DISINFORMAZIONE ED I PRIMI CENNI DI CEDIMENTO IN UE

07/10/2023

PRIVACY

  • Informativa Privacy
  • Informativa cookie

TAG

Accenture ACN AGID ai alessio butti anorc anorc professioni butti chatGpt contenuti Cospito diversità doglover FACEWATCH Franco Roberti Frattasi google governo inclusione intelligenza artificiale massi migranti nadia gullo Paolo zangrillo Piantedosi putin razza robot servizi segreti SOUTHERN CO-OP spie whatsapp xiaomi zangrillo

© 2022 GIANO.news

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • HOME
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI

© 2022 GIANO.news