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CHIACCHIERE CON IL BARDO: PONTE O NON PONTE?

Andrea Aparo von Flüe di Andrea Aparo von Flüe
03/10/2023
in CHIACCHIERE ARTIFICIALI
CHIACCHIERE CON IL BARDO: PONTE O NON PONTE?
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TE LO LEGGO IO

Non è dato di sapere se sia abilità acquisita o ereditaria. Nel primo caso si ha a che fare con un Animagus. Nel secondo con un Metamorphummagus.

Secondo i registri del Ministero della Magia, il suo nome è SalisVini. Di certo imparentato con i Metamorphummagus, capace di agire non solo sulle rocce metamorfiche, ma anche, abilità unica e rara, fare sparire faglie e altre strutture geologiche che si muovono, generano terremoti, spostano elementi della crosta terrestre come, ad esempio, Sicilia e Calabria.

Se SalisVini, un Phallamagus, (falla in latino sta per faglia) decide di costruire qualcosa, ad esempio un ponte, nessun riferimento a persone o fatti reali, qualunque struttura geologica presente scompare. Lui dice che non hanno importanza e dunque, semplicemente, non ci sono più. Trattasi di magia, ovviamente.

Devastanti terremoti che per secoli hanno causato vittime e distruzioni, diventano memoria del passato. Il risultato di anni di studi e ricerche, esplorazioni in campo, evidenze fattuali, diventano storia.

Bardo, tu che tutto sai, quante faglie ci sono nel canale di Messina?

“La risposta breve è che non lo sappiamo con certezza.

La risposta lunga è che un recente studio, pubblicato nel 2021 sulla rivista “Earth-Science Reviews”, ha identificato 20 faglie attive nell’area dello Stretto di Messina. Queste faglie hanno lunghezze comprese tra 10 e 20 chilometri, ma potrebbero essercene di più; è possibile che ci siano altre faglie attive nell’area, difficili da individuare, perché possono essere nascoste sotto la superficie terrestre o sotto il fondale marino.

La presenza di numerose faglie attive nell’area dello Stretto di Messina rende questa regione un’area ad alto rischio sismico.”

 Bardo, il PhallaMagus vuole costruire un ponte sullo stretto di Messina. Si può fare?

“La risposta breve è sì, è possibile costruire il ponte di Messina.

La risposta lunga è che è possibile, ma è un progetto molto complesso e costoso, con numerosi rischi e sfide da affrontare.

 I principali rischi associati alla costruzione del ponte di Messina sono:

  • sismico: lo Stretto di Messina è un’area ad alto rischio sismic Il ponte sarebbe in grado di resistere a terremoti di magnitudo fino a 7,5. Un terremoto di magnitudo superiore potrebbe danneggiare o distruggere il ponte;
  • idrogeologico: lo Stretto di Messina è un’area soggetta a erosione e inondazioni. La costruzione del ponte potrebbe accelerare questi processi, mettendo a rischio la stabilità dell’opera. Occorre monitorare attentamente l’area per rilevare eventuali cambiamenti che potrebbero mettere a rischio la sicurezza del ponte;
  • ambientale: la costruzione del ponte potrebbe avere un impatto negativo sull’ambiente marino e costier Necessario adottare misure per mitigare l’impatto sull’ambiente costiero, come la creazione di barriere per proteggere le spiagge e le coste.

 

Gli studi geologici hanno dimostrato che il ponte di Messina sarebbe un’opera complessa e pericolosa. La decisione di costruire o meno il ponte deve essere presa tenendo conto di tutti i rischi e le sfide associati al progetto.

 

I principali costi associati alla costruzione del ponte di Messina sono:

  • materiali e manodopera: viene richiesto un grande investimento;
  • indagini e analisi: necessaria ampia campagna per valutare i rischi e le sfide associati al progetto;
  • manutenzione: il ponte avrebbe bisogno di interventi continui per garantire la sua sicurezza.

 

Nonostante i rischi e i costi, la costruzione del ponte di Messina potrebbe essere considerata una buona idea perché il ponte:

  • consentirebbe di collegare le due sponde dello Stretto di Messina in modo più rapido e sicuro;
  • ridurrebbe il traffico marittimo nello Stretto di Messina, migliorando la sicurezza della navigazione;
  • avrebbe un impatto positivo sull’economia delle due sponde dello Stretto.

La decisione di costruire o meno il ponte di Messina è una decisione politica che deve essere presa tenendo conto di tutti i fattori coinvolti.”

Bardo, una decisione politica ha la priorità su una decisione scientifica?

 “In linea di principio, una decisione politica non ha la priorità su una decisione scientifica. Tuttavia, nella pratica, le decisioni politiche possono spesso avere la priorità sulle decisioni scientifiche. Questo può accadere per diversi motivi, tra cui:

  • la scienza è spesso complessa e difficile da comprendere per i non esperti. I politici possono quindi essere portati a prendere decisioni basate su informazioni incomplete o errate;
  • i politici possono essere influenzati da interessi economici o politici che possono portarli a prendere decisioni non in linea con le prove scientifiche;
  • la società può avere valori e preferenze che sono in contrasto con le conclusioni scientifiche.

In conclusione, è importante che le decisioni politiche siano basate sulle prove scientifiche, ma è anche importante riconoscere che la scienza non è l’unico fattore da considerare. Le decisioni politiche devono tenere conto dei valori e delle preferenze della società. Possono quindi divergere dalle conclusioni scientifiche.”

Bardo, se tu dovessi decidere, lo costruiresti il ponte sullo stretto di Messina?

 Se dovessi decidere, non costruirei il ponte sullo stretto di Messina.

 La decisione di costruire o meno il ponte è una decisione complessa che deve essere presa tenendo conto di una serie di fattori, tra cui la sicurezza, l’economia e l’ambiente.

Dal punto di vista della sicurezza, il ponte di Messina sarebbe un’opera pericolosa.

Dal punto di vista economico, il ponte di Messina sarebbe un’opera costosa e non è chiaro se avrebbe un impatto positivo sull’economia delle due sponde dello Stretto.

Dal punto di vista ambientale, la costruzione del ponte potrebbe alterare le correnti marine, la migrazione dei pesci e danneggiare gli habitat costieri.

 In conclusione, ritengo che i rischi e i costi associati alla costruzione del ponte di Messina siano superiori ai benefici potenziali.”

 Bardo, il PhallaMagus vuole costruire un ponte sullo stretto di Messina. Perché?

“Ha sostenuto la costruzione del ponte sullo stretto di Messina per diversi motivi:

 

  • politici: il ponte sarebbe un’opera infrastrutturale di grande portata, avrebbe un impatto simbolico positivo sull’Italia, sarebbe un segno della sua “grandezza” e della sua capacità di realizzare grandi progetti;
  • economici: il ponte avrebbe un impatto positivo sull’economia delle due sponde dello Stretto, in termini di aumento del turismo, della crescita economica e della creazione di posti di lavoro;
  • di sicurezza: il ponte avrebbe un impatto positivo riducendo il traffico marittimo nello Stretto di Messina, area ad alto rischio di incidenti.

 

In particolare, ha sostenuto che il ponte porterebbe i seguenti benefici:

  • collegherebbe le due sponde dello Stretto in modo più rapido e sicuro, riducendo i tempi di percorrenza e il rischio di incidenti;
  • favorirebbe la crescita economica delle due sponde dello Stretto, creando nuove opportunità di business e di lavoro;
  • aumenterebbe il turismo nell’area, attirando visitatori da tutto il mondo.

 Ha anche dichiarato che il ponte sarebbe un’opera sostenibile, progettata per ridurre l’impatto ambientale.”

Quindi tu, caro Bardo, in base alle informazioni in tuo possesso, sei dell’idea di non costruirlo il ponte. Però tu non sei un politico.

Chissà se il PhalliMagus, con tutti i suoi condizionali, molto attento alla politica, anche perché di scienza capisce poco, riuscirà nel suo intento.

Chissà se riuscirà … no Bardo, tranquillo, non te lo chiedo.

Per quanto bravo hai ancora dei limiti…

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Andrea Aparo von Flüe

Andrea Aparo von Flüe

Padre italiano, madre svizzera-tedesca. Lunghi periodi all’estero fra Svizzera, Francia, Stati Uniti, Giappone. Scuole primarie svizzere e irlandesi; scuola secondaria in Francia e in Italia. Il risultato è un’ottima conoscenza del francese, inglese e del dialetto svizzero tedesco; buona del tedesco, elementare del giapponese e la capacità di muovermi da “indigeno” in contesti culturali diversi. Nel gennaio del 1978 mi hanno laureato dottore in fisica “summa cum laude” discutendo una tesi sperimentale sulla dinamica di caduta dei chicchi di grandine, sviluppata lavorando come ricercatore presso l’Ufficio Centrale di Ecologia e Meteorologia Agraria del Ministero Agricoltura e Foreste, per conto del quale ho lavorato nei periodi estivi dal 1977 al 1979 come membro del Gruppo italiano che partecipava alla ricerca internazionale Grossversuch IV (Politecnico di Zurigo, Università di Montpellier e Grenoble, Ricercatori dell’URSS). Dopo essere risultato primo su quattrocento candidati, nel 1979, sono stato assunto, con la qualifica di Ricercatore, all’Ufficio Europeo Brevetti dell’Aja (NL), da cui mi sono dimesso a causa dello scarso interesse del lavoro e dello stipendio eccessivo. Tornato in Italia, nel 1979, mentre ero docente di Meteorologia all’IT Aeronautico “Francesco de Pinedo”, sono stato chiamato dal Prof. Umberto Colombo a lavorare come consulente al CNEN, il Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare, di cui egli era Presidente. In tale veste ho curato prima studi sul contenuto energetico di centrali nucleari e convenzionali, poi sono stato responsabile di diverse “task forces” per la definizione e avvio di attività connesse alla diffusione di nuove tecnologie: coordinamento del Gruppo di lavoro per la documentazione e l’informazione, automazione delle biblioteche geograficamente diffuse del CNEN, creazione di un servizio di “business graphics” computerizzata, avvio delle iniziative di Office Automation, automazione integrata della Presidenza e Direzione Generale. Nel 1981 sono entrato negli organici dell’ENEA, (ex CNEN) come collaboratore Tecnico Professionale alla Direzione Centrale Relazioni Esterne per poi passare alla Direzione Centrale Studi e ho iniziato la mia attività di Assistente del Presidente. Dal giugno del 1982 al maggio del 1983, su invito del Massachusetts Institute of Technology, Laboratory for Computer Science, mi sono trasferito a Cambridge (USA) per lavorare come Visiting Scientist, membro dell’Office Automation Group. In tale sede ho approfondito gli aspetti del management dei processi d’innovazione tecnologica e ho avuto responsabilità di conduzione del gruppo di ricerca, non ché di Thesis Advisor. Dal luglio 1983 all’aprile 1987 ho fatto parte della Direzione Centrale INFO dell’ENEA come responsabile dei progetti di automazione di ufficio. Continuando l’attività di Assistente del Presidente, ho avuto responsabilità dei progetti di diffusione dell’innovazione tecnologica nelle piccole e medie imprese, analizzando una serie di potenziali “start up”. Nel 1984 ho curato la pubblicazione di uno studio sui mestieri e le professioni degli anni ’90, mettendo a frutto le conoscenze, acquisite nel corso degli anni, di economia, management e di diverse nuove tecnologie: informatica e telematica, nuove energie, nuovi materiali, biotecnologie, innovazioni di processo (laser, robotica, FMS, CAD-CAM, ecc.) per citare le principali. Con la fine del 1985 ho ideato, gestito e completato il progetto di automazione integrata degli uffici della Presidenza e della Direzione generale dell’ENEA, che ha visto la radicale trasformazione delle modalità di lavoro di tutto il personale segretariale, tecnico e dirigenziale dei suddetti uffici. Nel corso del 1986, su invito del governo giapponese (MITI-JETRO), ho passato un mese di studio in Giappone visitando numerose imprese giapponesi e avendo intensi confronti di idee con esponenti governativi e della cultura nipponica. A partire da quella data mi sono occupato in modo continuativo del Giappone, intessendo una fitta rete di conoscenze personali e professionali con esponenti nipponici del mondo del Business e di quello accademico. A fine 1986, ho voluto sviluppare un’esperienza di lavoro nell’industria privata. Sono entrato alla Fiat S.p.A. a Torino dove ho lavorato dal 1986 al 1988 nella Direzione Studi Economici e Analisi Strategiche per passare nel 1989 alle dirette dipendenze del Direttore dell’Ente Sviluppo, Coordinamento e Controllo, in qualità di Vice-Direttore responsabile dei Progetti Speciali (Business Development). Dal febbraio 1990 sono stato in forza alla Fiat Auto. Fino al giugno 1991 ho avuto la responsabilità dei rapporti con le istituzioni internazionali nell’ambito della Direzione Centrale Sviluppo, Coordinamento e Controllo. I miei compiti comprendevano la manutenzione e implementazione di una rete di contatti internazionali finalizzata al monitoraggio degli sviluppi tecnologici e delle strategie dei partners e dei competitori. Partecipavo e/o definivo progetti speciali su temi inerenti il management dei processi di innovazione e di cambiamento, nonché di team dedicati a progetti di M&A. Dal giugno 1991 al marzo 1993 nella Direzione Ambiente e Politiche Industriali, responsabile del coordinamento del piano Qualità Totale, rispondendo direttamente all’amministratore delegato. Dopo essere stato responsabile delle attività di Relazioni Internazionali nell’ambito della Direzione Ambiente e Politiche industriali, a partire dal 1995 sono responsabile degli Scenari Ambientali. Ho ideato e gestito per conto della Fiat Auto Spa i progetti speciali inerenti all’introduzione e uso delle tecnologie della realtà Virtuale e di Internet. Nel 1995 ho coordinato la presentazione (prima mondiale) di due nuovi modelli di vetture (Bravo e Brava) sul World Wide Web in contemporanea con il lancio nel mondo “reale”, continuando a seguire lo sviluppo e le strategie di presenza dei marchi Fiat Auto (Alfa Romeo, Lancia e Fiat) sul World Wide Web (www.alfaromeo.com; www.lancia.com; www.fiat.com); ho poi contribuito ad avviare le attività di uso delle tecnologie della Rete nelle Direzioni Progettazione, Acquisti, Commerciale, Amministrazione e Controllo. Ho sviluppato una conoscenza approfondita su tecnologie, strategie e modalità di comunicazione avvalendosi di sistemi multimediali, ideando e partecipando, nel 1994, alla costituzione, avvio e gestione della com.e srl di Roma, Multimedia Agency, leader nel suo settore di attività (www.com-e.com) che comprende il Web Content, Strategie per Alta Direzione, Formazione e Addestramento. Dal giugno 1998, dopo avere lasciato il gruppo FIAT, responsabile del progetto Trustees21 presso il World Economic Forum, a Ginevra, Svizzera. Nell’aprile 1999 ho accettato l’offerta del Sindaco della Città di Barletta, Dott. Francesco Salerno, di rivestire il ruolo di Direttore Generale/City Manager della Città di Barletta, nonché dirigente responsabile del personale e del settore informatica e telecomunicazioni del Comune. Ho gestito un’organizzazione di 450 persone, di cui 12 dirigenti in reporting diretto. A fine dicembre 1999, la modifica sostanziale della composizione della giunta della Città ha causato la conclusione del mio mandato, così da evitare le dimissioni del Sindaco. Dal febbraio 2000 a luglio 2001, ho operato in qualità di Assistente del Prof. Ferrante Pierantoni, Componente dell’Autorità per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio della Repubblica Italiana. A partire dall’ottobre del 2001 svolgo attività di consulenza strategica per l’alta direzione, con particolare attenzione alle tematiche della sicurezza informatica e fisica. Sono stato Amministratore Delegato della società di consulenza Alef Consulting srl , da me fondata nel 1997, con cui ho svolto fino al dicembre 2013 attività di consulenza e formazione. Fino a luglio 2001 sono stato Senior Consultant e membro del consiglio di amministrazione della com.e srl, società attiva nel mondo di Internet, da me fondata con due soci nel 1994. Nel gennaio 2000 ho contribuito alla partenza della società If, Interface Factory srl, esperta d’interfacce avanzate di Rete, di cui sono presidente. Dal gennaio 2001 al mese di ottobre 2002 sono stato Responsabile delle Strategie della Multimoda Network spa, gruppo industriale del settore Moda, a MIlano. Dal novembre 2002 al Gennaio 2003 sono Chief Scientific Advisor per il Gruppo Finmeccanica spa, a Roma. A partire dal Gennaio 2003 sono entrato in organico come Group Scientific Advisor e V.P. responsabile della Technology Intelligence di Gruppo. In tale veste mi sono occupato di progetti speciali, coordinamento di attività fra aziende del Gruppo, facilitato il completamento di progetti di sviluppo prodotto, ideato e partecipato alla gestione del Premio Innovazione di Gruppo, avviato e gestito contenzioso legale, e sua soluzione positiva per Finmeccanica, con maggiore fabbricante automobilistico USA. Ho co-ideato e portato al successo il cosiddetto Project Zero della Agusta Westland, il primo velivolo a decollo verticale realmente innovativo dalla definizione dell’elicottero (vedere su Google Project zero AW). Assisto e interagisco con esponenti del mondo dell’arte per individuare soluzioni tecnologiche per la realizzazione di artefatti e opere. Ad esempio, componendo un gruppo di esperti provenienti dalle aziende del Gruppo Finmeccanica, abbiamo consentito al Maestro Maurizio Mochetti a realizzare la sua opera, installazione fissa al MAXXI di Roma, partecipando alla definizione delle soluzioni tecnologiche necessarie. A partire da Febbraio 2012 fino al dicembre 2014 sono in organico ad Ansaldo Energia spa, a Genova, come Senior Advisor R&D dell’Amministratore Delegato Ing. Giuseppe Zampini. Dal luglio 2012 al giugno 2013 sono membro del Consiglio di Amministrazione della PROTER srl a Terni, azienda attiva nella chimica di quarta generazione. . Dal Marzo 2015 socio fondatore di GoTo10 srl in Milano, attiva nel settore educazione e formazione, in particolare sulle tematiche relative all’insegnamento del pensiero computazionale. Dal settembre 2015 a giugno 2017 Amministratore Delegato di ProTer srl in Terni, società di ricerca e sviluppo attiva nel settore della chimica di IV generazione e della chimica verde. Da luglio 2017 a Novembre 2020, Chief Operating Officer e Vice Principal della JPED Academy a Pechino, distretto di Changping. Le mie attività comprendono essere responsabile operativo, vice-preside, direttore degli Studi, e docente STEAM di una nuova High School internazionale in lingua inglese, basata sul curriculum studiorum USA per studenti di nazionalità cinese. Rientrato in Italia a inizio novembre 2020, lavoro dal dicembre dello stesso anno, fino al novembre 2022, per la Geminiani srl, azienda specializzata nel campo dei motori per applicazioni industriali e in sistemi innovativi di gestione dell’energia elettrica in qualità di Senior Advisor per la R&D. Dal gennaio 2023, insieme a Michael Lenton, gia Amministratore Delegato di Fimeccanica Australia (oggi Leonardo Australia) con cui si è lavorato per molti anni in Finmeccanica, abbiamo avviato The Advisory, International Strategic Consulting, società di consulenza internazionale, attiva in particolare in Italia e Australia. Ci occupiamo di aziende e prodotti ad alta tecnologia, fornendo consulenza strategica, gestionale e legale. Inoltre, dal 1994, sono Professore a contratto di Strategie Aziendali, presso la Scuola di Specializzazione in Ricerca Operativa e Teoria delle Decisioni, Dipartimento di Statistica, Università “La Sapienza”, Roma. Dal febbraio 2000 al Settembre 2006 sono co-ideatore, Docente e Assistant Director del MiNE, Master in the Network Economy presso l’Università Cattolica di Piacenza. Dall’anno accademico 2001-2002 fino al settembre 2014 insegno strategie di comunicazione al Politecnico di Milano, Master in Design della Comunicazione, Dipartimento di Architettura, fiancheggiando il Prof. Paolo Ciuccarelli, titolare del corso di Metaprogetto. I miei punti di forza risiedono nella capacità di comprensione di Scienza e Tecnologia e di diversi aspetti delle discipline umanistiche, in particolari arti visive, e dunque capacità di sintesi fra queste, management e strategia; nella facilità di definire e fare crescere rapporti e relazioni interpersonali; in una lunga esperienza di relazioni internazionali a scala globale; in una non comune capacità di comunicazione, divulgazione e insegnamento. Mi viene riconosciuta capacità di leadership e di motivazione di team operativi interdisciplinari e internazionali. Nel corso degli anni ho seguito un notevole numero di corsi di specializzazione e seminari; ho pubblicato un gran numero di articoli scientifici, anche a carattere divulgativo su quotidiani e riviste specializzate. Anche qualche libro: da citare il primo testo in italiano che parlava del World Wide Web e zone limitrofe: “Il Libero delle reti, edizioni ADN Kroos.. Da oltre un decennio svolgo attività di consulente sui temi della strategia e dell’innovazione tecnologica. Sono stato membro di diversi Comitati e Gruppi di lavoro governativi e presso la CEE. Ho fatto parte del Comitato Scientifico della rivista “Scienza e Dossier” e titolare della rubrica “Il Nuovo” sviluppata su temi innovativi di Scienza e Tecnologia. Sono stato titolare di rubrica fissa sulle riviste “L’Europeo”, Next”, “Ceramicanda” e “Netforum”. Collaboro saltuariamente con molte altre testate. Blogger per il Fatto Quotidiano, Infosec News e Giano News. Ho avuto diverse esperienze didattiche, in Italia e all’estero, anche a carattere continuativo; ho tenuto un elevato numero di conferenze e seminari in Italia e all’estero per enti governativi, università e aziende private. Nel Marzo del 1990 sono stato chiamato dal rettore Prof. Mel Horwitch a far parte dello Scientific Advisory Board del Theseus Institute, Business School specializzata in Strategie dei Sistemi di Informazione e delle Reti, localizzata nel parco scientifico europeo di Sophia Antipolis, nel sud della Francia. Altre info disponibili su Google. Dimenticavo: due figli, due ex-mogli e Silvana da poco mi ha detto sì. Per concludere, ce n’è abbastanza da “scassare i cabasisi” a molti…

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