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PIETRABBONDANTE E SAN VICENTE FERRER – 1° PARTE

Bruno Tammaro Iannelli di Bruno Tammaro Iannelli
22/08/2023
in RIFLESSIONI
PIETRABBONDANTE E SAN VICENTE FERRER – 1° PARTE
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TE LO LEGGO IO

In questa semitropicale estate italiana, mentre il clima tende sempre più a convergere su modalità che ricordo aver già provato nei miei periodi in  Centro America, costituiti da sole intenso ed improvvise piogge pomeridiane che contribuiscono ad alzare notevolmente il tasso d’umidità, la nostra Italia va avanti mentre gli organi di stampa che ancora non hanno avuto il caso di cronaca nera giudiziaria su cui puntare i riflettori, spenti da inizio mese agosto anche sulla politica, si occupano invece come principale oggetto da sottoporre all’attenzione dei lettori il libro estemporaneo dagli argomenti ambigui e rimescolati di un ufficiale generale dell’Esercito che è stato indicato da alcuni quotidiani nazionali quale novello Giulio Cesare redivivo.

Percepito questo nuovo grande interesse verso la storia antica patria, una mia grande passione, nata dalle cure di mio padre che da piccolo mi portava a trascorrere i giorni liberi dagli impegni scolastici o in quelli festivi, nei siti degli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano, mi sono detto tra me e me: cerchiamoci un’amena attività correlativa ed inerente alla Storia Antica.

È avvenuto così che ho accettato il suggerimento e l’invito di Luigi Antenucci, un attivo membro della locale Proloco, di andare a visitare Pietrabbondante in provincia d’Isernia, un antico centro del Molise che già conoscevo, ma che non manca mai di tornare a sorprendermi.

Lasciato il mio amato romitaggio benedettino, ho trascorso un paio di serate a visitare le bellezze paesaggistiche, naturali ed architettoniche di questo piccolo centro molisano.

Nella deliziosa Chiesa madre di Santa Maria Assunta ho scoperto che vengono custodite alcune reliquie di San Vicente Ferrer ed una sua magnifica statua essendo il patrono di Pietrabbondante.

San Vicente Ferrer é un Santo che incontro sempre volentieri dopo un episodio che mi capitò sui trent’anni e che vi racconterò di seguito. Ho appreso inoltre che il 19 Agosto si sarebbe tenuta ad Agnone una Lectio Magistralis del noto Archeologo Adriano la Regina sul tema “Pietrabbondante e lo Stato Sannitico”.

Ho intuito che sarebbe stato importante parteciparvi e il nuovo incontro con San Vicente Ferrer era un segnale.

Proprio durante la lezione di La Regina è infatti giunta finalmente una notizia degna di nota, ma che non riguarda il tritacarne mediatico dell’attualità, ma il nostro glorioso passato, e visto e considerato che il personaggio che mi aveva coinvolto era stato Giulio Cesare, condottiero e cronista, di antico spessore e lignaggio, ho voluto strafare e sono andato ancora piú indietro delle sue gesta. Ma ora voglio narrarvi perché ho ritenuto un fatto premonitore il rincontro con San Vicente Ferrer, di cui conservo nella mia memoria un gustoso aneddoto.

Ero in servizio alla Scuola Marescialli di Firenze negli anni 90 dello scorso secolo ormai, e la cornice della nostra sede era un magnifico chiostro domenicano quello di Santa Maria Novella.

Nel Chiostro Grande vi erano innumerevoli lunette con grandi affreschi di storie di santi domenicani realizzati da molti pittori tra cui i più noti sono Bernardino Poccetti, Santi di Tito, Ludovico Cigoli, Alessandro Allori , tra tutti questi bellissimi dipinti uno aveva colpito maggiormente la mia fantasia quello di Bernardino Monaldi avente per soggetto: Vincenzo Ferrer resuscita un fanciullo ucciso dalla madre .

Tutte le mattine infatti per recarmi in ufficio dovevo percorrere il lato sud del Chiostro Grande e alla mia destra vedevo questi splendidi affreschi sui quali il Generale Angelo Nannavecchia ed il mio Comandante diretto Ten. Col. Massimo IADANZA, poi vice Comandante Generale dell’Arma, recentemente scomparso prematuramente RIP, mi avevano incaricato degli studi per poter adeguatamente accompagnare i gruppi che chiedevano di visitare la storica area.

Nel cammino incontravo anche una finestra da cui provenivano effluvi profumati indimenticabili, erano quelli dell’antica attività che li si continuava a svolgere, quelli dell’Officina profumo farmaceutica di Santa María Novella un marchio ora diffuso nelle principali città italiane e di cui sono fedele acquirente. 

In questo alternarsi di profumi e visioni di affreschi di Santi domenicani, tra cui San Domenico da Guzmán, Santa Caterina da Siena compatrona d’Europa, Santa Rosa da Lima, San Antonino, San Tommaso, quest’ affresco di Monaldi su San Vicente Ferrer era particolarmente pertinente alle attivitá didattiche che svolgevamo e colpiva molto la mia fantasia.

Era un caso di cronaca nera macabra del 1400, un caso di infanticidio che spesso ancora oggi purtroppo riscontriamo nella nostra amara realtà quotidiana funestata da tragici eventi: una madre che uccideva il proprio infante in una latente depressione post partum, causata anche dal dovere di preparare un buon cibo a San Vicente in  visita alla sua casa. Dove era potuto mai accadere quel fatto e come aveva potuto Vincente Ferrer porvi rimedio?

Erano domande che mi toglievano il sonno. Proprio a lato dell’ affresco c’era una porta che conduceva agli ambienti comuni, una vecchia e sontuosa infermeria che noi utilizzavamo come dormitorio per gli allievi e contigui i nostri uffici, probabilmente gli antichi spazi dei medici addetti all’infermeria.

Il soggetto dell’ affresco descriveva dunque un miracolo che aveva compiuto San Vicente Ferrer nel 1414, Santo domenicano spagnolo, nell’atto di ridare la vita ad un neonato la cui madre lo aveva preparato come arrosto da mangiare a suo marito ed allo stesso Santo. Quell’ affresco che guardavo transitando tutte le mattine mi turbava profondamente. Non avevo notizie su dove potesse essere accaduto il fatto ma certamente arguivo fosse qualche luogo di qualche regione della Spagna data la provenienza del santo spagnolo la cui nascita è attribuita a Valencia. 

L’enigma lo riuscii a sciogliere qualche anno dopo, quando dovendo perfezionare la lingua  spagnola decisi di andare in vacanza nella zona di Castellò de la plana e Valencia, in una residenza della Guardia Civil a Peñiscola.

Girando per la regione valenciana e di Castellò,  bellissima zona con tutti i suoi profumati aranceti e per la presenza di una reliquia davvero singolare nella cattedrale di Valencia, quella del Santo Graal riconosciuto dalla Chiesa Cattolica, mi imbattei in un’  indicazione stradale che invitava a visitare Morella la città del Cid Campeador il campione dell’emacipazione castigliana dal giogo dei Mori.

Giunsi nella città di buon ora e trovai un indicazione illuminante , oltre ad essere la città del Cid, questi erano i luoghi  visitati dal  nostro San Vicente Ferrer durante la sua vita terrena. Mi illuminai e cominciai a pregustare la visita. Passeggiando per la calle principal scoprii una casa con azulejos tipici della zona in cui era avvenuto il miracolo riportato dall’affresco seicentesco di Firenze.

Potete immaginare con quale orgoglio e fierezza ritornai in patria e riportai queste notizie storiche al mio Comando a Firenze, notizie che ho condiviso con molti gruppi che ci chiedevano di visitare le bellezze del Chiostro Grande.

Dunque per questo sapevo che aver incontrato a Pietrabbondante nuovamente San Vicente Ferrer sul mio percorso era un presagio di una speciale grande notizia.

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Bruno Tammaro Iannelli

Bruno Tammaro Iannelli

Nato sotto il segno zodiacale dell’Ariete, ascendente Toro. Colonnello della riserva dei Carabinieri Bruno TAMMARO IANNELLI, oltre a tutti i corsi di natura militare e tecnico- professionale è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Siena ed in Scienze della Sicurezza interna ed esterna presso l’Università di Roma Tor Vergata. E’ autore di numerosi saggi di carattere storico e giuridico nonché di analisi criminologica: “La tutela penale del Patrimonio storico e artistico in Italia“ Siena 1991 “I furti d’ arte. I primi ladri nell’ antichità“ Rivista Amici dei Musei – Firenze 1992 “Rapporto Annuale sulla criminalità organizzata” Roma Ministero Interni 1997-1998-1999 “La stanza di Antonio. Un videogioco interattivo che educa alla sicurezza” Roma 2002 E’ stato relatore presso l’ OSDIFE (Osservatorio Difesa e Sicurezza ) dell’ Università di Roma Tor Vergata sulla “Homeland Security“ Ha inoltre tenuto numerose conferenze in Italia e all’ estero su diversi temi professionali. Recentemente è stato invitato a tenere una conferenza nella prestigiosa sede dell’ Ignatianum di Cracovia, in Polonia sotto l’ egida dell’ Università Giovanni Paolo II. E’ Consulente Cinematografico e Televisivo, ha collaborato quale esperto di Dialoghi polizieschi alla trasposizione in italiano della serie televisiva “ The BodyGuard “ della BBC trasmessa sul canale Netflix. Studioso di Lingue Antiche, approfondisce continuamente il latino, il greco, l’ebraico e l’ aramaico. Lingue Moderne : Madrelingua italiano. E’ buon conoscitore delle lingua inglese e spagnola. Cultore di francese e portoghese. Dal 1977 al 1980 frequenta la Scuola Militare ”Nunziatella” di Napoli , in seguito dal 1980 al 1982 frequenta l’Accademia Militare di Modena. Nel 1982 viene Nominato Sottotenente dei Carabinieri. Dal 1982 al 1984 frequenta la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma. Nel 1984 viene Nominato Tenente dei Carabinieri. Dal 1984-1986 Presta servizio presso il Battaglione Mobile Carabinieri “Toscana” di Firenze, svolgendo numerose missioni di comando di contingenti inviati a Palermo, Caserta, Napoli e Roma per traduzione detenuti e assistenza ai processi contro la criminalità organizzata ed il terrorismo di destra e di sinistra. Dal 1986-1990 Presta servizio in qualità di Comandante della Compagnia Carabinieri di Valledoria (Sassari.). Durante gli anni di permanenza in Sardegna svolge indagini sui sequestri di persona e sul traffico di stupefacenti. Lotta contro il Banditismo Sardo. Nel 1987 viene Nominato Capitano dei Carabinieri. Dal 1990 al 1993 Presta servizio alla Scuola Marescialli di Firenze quale Comandante di Compagnia e Istruttore. Insegna diritto penale speciale, tecnica professionale e polizie europee comparate. Dal 1993 al 1995 È Inviato dal Governo italiano presso la Missione ONUSAL delle Nazioni Unite in El Salvador in qualità di Osservatore di polizia internazionale. Da seguimento all’ applicazione degli accordi di pace tra il Frente Farabundo Martì de Liberaciòn Nacional e il Governo salvadoregno, collabora alla verificazione della Policìa Nacional Civil e dell’ Academia de Seguridad Pùblica, nate dagli accordi di pace. Dal 1995 al 1997 Presta servizio in Sicilia in qualità di Comandante del Nucleo Radiomobile di Palermo. Durante questo periodo nel 1996 viene promosso Maggiore dei Carabinieri. Nel 1997 È Inviato dal governo italiano presso la Missione UNMIBH-IPTF delle Nazioni Unite in Bosnia Herzegovina, in qualità di Capocontingente del primo gruppo di Osservatori italiani di polizia internazionale, incaricati di verificare il rispetto degli Accordi di Dayton. Dal 1998 al 2000 È Incaricato, in qualità di Ufficiale Superiore Addetto dei Carabinieri, all’ Osservatorio Permanente sulla criminalità del Ministero dell’ Interno, Roma, a composizione interforze. L’ufficio redige e presenta al Ministro degli Interni, per la successiva approvazione del Parlamento Italiano il ” Rapporto Annuale sulla criminalità organizzata”. Dal 2000 al 2001 viene Inviato dal governo italiano presso la Missione MINUGUA delle Nazioni Unite in Guatemala, in qualità di Capocontingente degli osservatori italiani di polizia internazionale. Verifica l’applicazione degli accordi di pace tra la Uniòn Revolucionaria Nacional Guatemalteca e il Governo del Guatemala, collabora al controllo della Policìa Nacional Civil e alla verificazione del rispetto dei diritti umani nell’ ambito del sistema giudiziario guatemalteco. Dal 2001 al 2003 è Incaricato, in qualità di Ufficiale Superiore Addetto dei Carabinieri al Programma Operativo Nazionale” Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d’ Italia” a composizione interforze e inserito nella Segreteria del Capo della Polizia, Ministero degli Interni, Roma. Collabora alla programmazione e allo sviluppo delle varie progettualità del PON dirette allo sviluppo della sicurezza delle Regioni a Obj 1. Durante questo periodo nel 2001 viene promosso Ten. Col. dei Carabinieri. Dal 2003 al 2004 Viene incaricato di dirigere il Comando Provinciale Carabinieri di Vibo Valentia, Calabria, zone afflitte dalla presenza endemica della criminalità organizzata. Dal 2004 al 2005 Ricopre l’ incarico di Capo della Sicurezza della Commissione Economica e Sociale per l’ America Latina e i Caraibi delle Nazioni Unite in Santiago del Cile. Dal 2006 al 2011 ricopre l’ incarico di Comandante del Reparto Comando della Regione Carabinieri Molise in Campobasso. Dal 2011al 2013 Ricopre l’ incarico di Capo Ufficio Segreteria e Personale del Comando Carabinieri per l’ Aeronautica Militare sito nello Stato Maggiore Aeronautica a Roma. Dal 2014 al 2020 è docente delle cattedre di Storia dell’ Arma, Diritti Umani, Polizia Militare e Diritto Penale Militare presso la Scuola Marescialli e Brigadieri “ Salvo d’Acquisto“ di Velletri (Roma) Dal 2021 al 2022 È Ufficiale Superiore Addetto per Incarichi Speciali presso l’ Istituto Superiore di Tecniche Investigative (ISTI) dell’ Arma dei Carabinieri in Velletri (Roma). Viene promosso Colonnello. Nel corso della carriera è stato insignito delle seguenti onorificenze: Cavaliere dell’ Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2004 ) Medaglia Mauriziana 10 lustri di vita militare (2012) Medaglia militare di bronzo al merito di lungo comando (1997) Croce d’oro con stelletta per anzianità di servizio militare (2018) 3 Croci Commemorative per missioni militari di pace (1994-1999-2002) Medaglia ONU per la Missione ONUSAL- El Salvador (1994) Medaglia ONU per la Missione UNMIBH-IPTF – Bosnia (1997) Medaglia ONU per la Missione MINUGUA- Guatemala (2000) Medaglia commemorativa 50 anni di attività dell’ ONU (1995) Insignito dell’ Onorificenza di Ufficiale con Spade del Sovrano Militare Ordine di San Giovanni di Gerusalemme , di Rodi e di Malta (1998) Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta (2013) Cittadino Onorario del Comune di San Pietro Infine, città martire della II Guerra Mondiale (2013) Insignita di Medaglia d’oro al valor civile. Attualmente è Presidente in pectore dell’ Istituto di studi storici 8-16 Dicembre 1943. Battaglia San Pietro Infine nel Parco della Memoria Storica Monumento Nazionale .

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