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E’ MORTO CARLO, UN RAGAZZINO DI 95 ANNI

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
17/04/2023
in EDITORIALI
E’ MORTO CARLO, UN RAGAZZINO DI 95 ANNI
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TE LO LEGGO IO

Lo ritenevo immortale e invece il Signore ce l’ha portato via. Qualche giorno fa il Covid, quello che tanti considerano una suggestione e che altri disegnano come la provocazione di un complotto farmaceutico, ha fermato il respiro di un giovanotto finito in ospedale per una questione ortopedica e uscito dopo pochi giorni con un fardello virale caricato nel nosocomio.

Carlo aveva un cognome, Sarzana. A voler esser precisi ne aveva anche una appendice, di Sant’Ippolito, senza aver necessità di blasoni lui che di nobiltà aveva anzi tutto quella d’animo.

Era in particolare un ragazzino, a dispetto di Anagrafe e acciacchi. Non un ragazzino qualunque, ma uno ideale per la penna di Antoine de Saint-Exupéry, e non solo perché avevano un “santo” in comune…

Ho avuto la fortuna di conoscerlo nel 1989, ma è come mi avesse tenuto in grembo.

A lui devo molto del mio percorso professionale perchè il suo esempio è stato fondamentale per indirizzare tante scelte. Mi ha fatto capire che non bisogna mollare mai, che si deve continuare a dispetto di chi non crede o si prende beffa della strada intrapresa, che non va dimenticato che il proprio orizzonte non deve confondersi con quello limitato ed omologato degli altri, che bisogna inseguire i propri sogni e soprattutto raggiungerli.

Carlo Sarzana è quello che negli anni sessanta, quando gli strumenti tecnologici erano enormi templi fatti di valvole e di schede perforate e chi se ne occupava indossava camici bianchi quasi fossero i paramenti dei Grandi Sacerdoti, ha cominciato dottamente a scrivere di reati che potevano sfruttare quella che all’epoca era la mitologica “elaborazione dati”. E’ lui che per la prima volta ha abbinato il termine “cosiddetti” all’espressione oggi consueta (e forse già desueta) “computer crimes”.

Ribelle, nonostante l’austerità del suo ruolo. Forse per questo non ho faticato a prenderlo come riferimento. Corretto e leale fino all’autolesionismo. Probabilmente questa la visione del vero “uomo dello Stato” che mi è piaciuta e di cui non ho faticato a vederne fin da subito il prezzo che sarebbe toccato pagare.

Tra le mille cose che ha saputo scrivere e che editori coraggiosi hanno pubblicato mi piace ricordare il suo “Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Le cose non dette e quelle non fatte” uscito nella primavera del 2017 e alla cui presentazione ho avuto l’onore di sedere al tavolo dei relatori nella Sala della Regina della Camera dei Deputati.

Magistrato nel mirino delle Brigate Rosse all’inizio degli anni Ottanta, Carlo arriva ad essere protagonista di un famoso “volantino” in cui viene indicato come “il Giudice Sarzana, pregiudicato in libertà provvisoria”.

Carlo ha ribadito quel che mi aveva insegnato mio padre. A non avere paura.

E non è il semplice sprezzo del pericolo, l’ardimento o chissà quale altra connotazione che potrebbe calzare al “Miles gloriosus”. Chi vuole cambiare le cose che non vanno (e, purtroppo, non sempre ci riesce) non deve avere paura semplicemente di fare il proprio dovere, di dire quel che pensa, di manifestare i propri propositi, di portare a termine il lavoro che gli è stato assegnato. Tutto questo anche quando si matura la consapevolezza che quel che si sta facendo non piace a “chi sta sopra” e ancor meno a “chi sta in alto”, non verrà perdonato e influirà pericolosamente sulla propria carriera.

Con lui se ne va un pezzo di storia di questo Paese, oggi ricco di improvvisati patrioti che la storia non conoscono o che addirittura la vogliono riscrivere ispirati da un Orwell che non hanno mai letto.

Chi ora blatera a vanvera di cybersecurity e di criminalità digitale almeno per un giorno resti in silenzio. Ci ha lasciato un grande Maestro che non merita di sentire l’eco dei ciarlatani che pontificano dai loro immeritati scranni e poltrone.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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