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I SEGRETI DI SAMSUNG FINISCONO IN BOCCA A CHATGPT PER COLPA DI TRE DIPENDENTI

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
11/04/2023
in EDITORIALI
I SEGRETI DI SAMSUNG FINISCONO IN BOCCA A CHATGPT PER COLPA DI TRE DIPENDENTI
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TE LO LEGGO IO

Il colosso coreano delle più moderne tecnologie aveva revocato solo tre settimane fa il divieto agli impiegati di utilizzare la piattaforma ChatGPT di OpenAI. Il provvedimento, suggerito da un atteggiamento prudenziale in fatto di privacy, era sembrato eccessivo ed è stato cancellato da chi riteneva superflue precauzioni simili.

E così, nell’arco di venti giorni, tre dipendenti – in altrettanti casi separati di idiozia conclamata – hanno accidentalmente divulgato informazioni riservatissime relative alla Divisione Semiconduttori dell’azienda.

Un rapporto di Economist Korea narra questa esemplare vicenda, sottolineando la pericolosità del sistema di intelligenza artificiale generativa e spiegando come ChatGPT può adesso tramutarsi in una cornucopia di dati e notizie che di norma dovrebbero essere custoditi in cassaforte.

L’11 marzo 2023 il blocco era stato rimosso da Samsung per consentire ai suoi ingegneri l’utilizzo di ChatGPT per risolvere problemi con il codice sorgente, migliorare la produttività e essere consapevoli degli ultimi cambiamenti tecnologici. Naturalmente non erano mancate le consuete raccomandazioni ad essere cauti e in particolare la sollecitazione a “stare attenti alla sicurezza delle informazioni interne e non inserire informazioni private” nella popolare “chatbot”.

I tre episodi dovrebbero far riflettere chi con grande entusiasmo aveva plaudito alle indiscutibili potenzialità di questo genere di software pronto ad aiutare chi vi si affida. Vediamo i casi in questione per capire quali rischi non siano stati considerati tra chi lavora presso Samsung.

Un dipendente della divisione “Semiconductor and Device Solutions” si è trovato alle prese con un problema durante l’esecuzione di un software di download del database Semiconductor Equipment Measurement. Siccome era convinto che ci fosse qualche errore nel codice sorgente di quel programma, l’imbecille in questione ha copiato e incollato il segretissimo codice sorgente aziendale nello strumento di intelligenza artificiale chiedendo a ChatGPT di controllare cosa non andava e di fornire una soluzione… E’ facile capire che il tizio ha versato fino all’ultima goccia le istruzioni riservate del software aziendale nella vasca in cui i piranha virtuali dell’intelligenza artificiale sfamano la loro bramosia di conoscenza.

Un altro cretino – che stava valutando le performance di un dispositivo prossimo ad essere lanciato sul mercato – ha condiviso su ChatGPT una serie di informazioni estremamente confidenziali chiedendo che la chatbot AI provvedesse ad ottimizzare i codici forniti.

Il terzo genio ha piazzato su ChatGPT la registrazione di una riservatissima riunione aziendale chiedendo alla piattaforma di convertire i discorsi in note per una presentazione e regalando la pubblica immortalità alla discussione tra i top manager di Samsung.

Non credo ci sia bisogno di commentare queste storie.

Mentre ci si preoccupa di vietare ChatGPT, sarebbe il caso di avviare iniziative che portino a proibire la stupidità degli utenti.

Si mettono sigilli e lucchetti alle soluzioni pericolose, dimenticando che – dribbling a parte – il giorno dopo ci saranno mille alternative non meno venefiche. Probabilmente si dovrebbe ricordare che certi guai hanno radice negli esseri umani e non negli strumenti che questi adoperano. Non è il cosa utilizzano, ma il come se ne servono.

Educare è complicato e troppo impegnativo. Meglio precludere l’accesso a “certe cose”, poco importa se poi tutti ci arrivano ugualmente…

 

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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