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IL RITARDO DELLE BOLLETTE DI ACEA: QUANDO LA SICUREZZA FA ACQUA…

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
09/03/2023
in EDITORIALI
IL RITARDO DELLE BOLLETTE DI ACEA: QUANDO LA SICUREZZA FA ACQUA…
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TE LO LEGGO IO

Il colosso romano dei servizi energetici ACEA, vittima un mese fa di un attacco informatico, si sta scusando con la clientela per il ritardo nell’inoltro delle “bollette” del primo bimestre di quest’anno.

Il tono della comunicazione attraverso la posta elettronica è estremamente garbato e addirittura confidenziale, visto che dà del “tu” all’interlocutore.

Non sappiamo se il modo un po’ diretto ha innescato nei mariti di donne intestatarie di contratti di acqua/luce/gas sospetti di infedeltà coniugale o di nascenti tresche, ma è certo che il testo sembra un (troppo) innocente “cascare dalle nuvole”.

Chi ha ricevuto la mail ha letto “abbiamo riscontrato dei ritardi nella fatturazione di fine gennaio/febbraio” e si è soffermato su quell’ “abbiamo riscontrato”: se non hai provveduto a spedire le bollette, lo sai e non lo riscontri.

Sarebbe stato più carino scrivere un magari meno professionale “ti sarai accorto che non ti abbiamo inviato…”, evitando accenni ad una sorta di scoperta quasi casuale di un problema conosciuto fino alla sua radice hacker.

Chi scrive non sa se le buste sono partite e ancor meno a chi sono arrivate e quindi prosegue dicendo “ti comunichiamo che se non hai ricevuto la bolletta relativa alla tua fornitura, o alle tue forniture in caso tu ne abbia più di una attiva con noi, la riceverai a breve.”

Ben sapendo quel che è successo (hacker, ransomware e dintorni) fa sorridere il successivo “Ci scusiamo per il disguido”.

Se il trovarsi inutilizzabili (anche solo temporaneamente) gli archivi elettronici in cui sono presenti le anagrafiche, i consumi e gli addebiti è un “disguido”, non si può accusare i pirati informatici di qualsivoglia crimine ma al limite gli si può contestare l’aver determinato un equivoco, un fraintendimento, un malinteso o un qui pro quo.

Le frasi del messaggio sono allineate al diffuso atteggiamento “negazionista” sul fronte dei rischi cibernetici. Guai a parlare di attacchi e disservizi conseguenti. Meglio minimizzare o addirittura rimuovere certi episodi.

Il “mood” – specie quello filogovernativo – è quello di mettere al bando tecnici e tecnicismi, esperti ed esperienze.

Chi ha maggior attaccamento al portafogli di quello che mi contraddistingue mi segnala che sarebbe simpatico sapere quanto è costato questo “disguido” e chi (azienda o cliente?) ne deve sostenere l’onere.

Ci sono spese di intervento al verificarsi dell’ “incidente”, quelle di ripristino della situazione di normalità e poi le altre per mettere in sicurezza i sistemi così da scongiurare il ripetersi di simili spiacevoli circostanze. A queste si deve aggiungere la perdita finanziaria per lo slittamento della data di pagamento che – giustamente – non comporta “interessi di mora” al cliente che in questa storia è senza dubbio “innocente”.

Come verranno contabilizzati questi oneri e a chi toccheranno in sorte?

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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