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COME NANNI MORETTI, MI SI NOTA DI PIÙ SE RESTO ZITTO ZITTO O SE MI DIMETTO?

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
07/03/2023
in EDITORIALI
COME NANNI MORETTI, MI SI NOTA DI PIÙ SE RESTO ZITTO ZITTO O SE MI DIMETTO?
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TE LO LEGGO IO

La notizia delle dimissioni del professor Roberto Baldoni non sorprende più di quanto possa aver fatto l’annuncio della sua originaria nomina.

Adesso che è stato premuto il pulsante OFF, il Governo prenda con calma la decisione di pigiare ON e approfitti della imbarazzante situazione per stabilire l’effettiva utilità della Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.

Analogamente alla storica contrarietà di Massimo Boldi nei confronti della pentola a pressione, non ho mai manifestato una grande simpatia per l’istituzione di un organismo che faceva le scarpe a tutte le entità che da tempo si occupavano di certi problemi. La scelta del Governo di allora fu quella di rottamare il lavoro – portato avanti per anni e colpevole solo di non essere stato adeguatamente raccordato – delle Forze Armate e di Polizia, dei Servizi di Intelligence, degli Atenei, dei Consorzi di studiosi ed esperti e dei Centri di ricerca.

Ad un certo punto – dopo gli scarsi risultati conseguiti al DIS come vicedirettore con delega alla sicurezza cibernetica – qualcuno ha intravisto nell’esimio professore di ingegneria informatica il Messia che avrebbe salvato il Paese da una minaccia incombente.

Se è inutile ripercorrere l’impietosa sequenza di incidenti (e di brutte figure) che hanno costellato l’Italia, isole comprese, va detto che oltre alla pizza e ai mandolini il nostro Paese vanta una consolidata tradizione nell’individuazione del “wrong man in the right place” ossia della persona sbagliata nel posto giusto.

Sul palcoscenico della cybersecurity era echeggiata la scelta dell’imprenditore Marco Carrai fortemente voluta dall’allora premier Matteo Renzi e di cui ebbi modo di scrivere su Il Fatto Quotidiano il 18 gennaio 2016 (Marco Carrai a capo degli 007, i computer di Caligola e il rischio cyber) e poi di nuovo quattro giorni dopo (Carrai, Anonymous e il sensazionale gratuito: lasciate a Cyber quel che  di Cyber).

Ci si è progressivamente inebetiti fino a gioire della disponibilità di una struttura formalmente salvifica.

Non voglio tediare nessuno con le stesse cose che ripeto da troppo tempo, ma mi farebbe piacere che qualcuno tornasse a leggere – a mero titolo di esempio – quel ho scritto il 9 agosto 2021 (Arriva l’Agenzia Cyber ma non cambierà nulla), l’11 febbraio 2022 (Cybersecurity: con calma, mi raccomando, con molta calma…), il 18 aprile 2022 (Agenzia Cyber: perdonatemi ma l’operatività è un’altra cosa), il 14 maggio 2022 (Chi pagherà per gli attacchi hacker all’Italia?) e così a seguire….

Non c’è alcuna necessità di inventarsi nulla. Il momento è propizio per riflettere davvero, una volta per tutte, sul da farsi. Il tempo delle cazzate è finito.

La Presidenza del Consiglio dovrebbe dotarsi di un manipolo di consiglieri indipendenti (dalla politica e dall’industria) in grado di guidare in modo disinteressato le scelte di governo. Magari gente asprigna, ma leale. Personaggi qualificati anche se apparentemente insopportabili. Figure professionali che sappiano gestire gli aspetti strategici e tattici sotto il profilo organizzativo, tecnico e legale, portando al coordinamento degli sforzi buttati nel cestino ma ancora recuperabili. Sono sicuro che soggetti di quel tipo li si può trovare disponibili a prestare la propria opera anche gratuitamente perché è in gioco il futuro della Patria e non una sistemazione dalla retribuzione stellare.

La chiusura dell’Agenzia sarebbe la pietra tombale sui disequilibri retributivi tra chi gode di stipendi da Banca d’Italia e chi – soldato o sbirro – faceva e potrebbe tornare a fare un mestiere che conosce meglio del neolaureato suggerito da qualche sponsor.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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