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LA DIFESA DELLA PATRIA NON PASSA PER GLI SBARCHI SELETTIVI

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
09/11/2022
in EDITORIALI
LA DIFESA DELLA PATRIA NON PASSA PER GLI SBARCHI SELETTIVI
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TE LO LEGGO IO

Trent’anni fa, quando avevo la fortuna di lavorare con un genio del calibro di Ferrante Pierantoni e ancora credevo che questo Paese potesse farcela, mi capitò di discutere con “l’ingegnere” di un documento rinvenuto in Internet quando quel “pianeta” non era l’odierna cloaca social o il palcoscenico in cui uno crede di valere uno.

Con la buonanima di Ferrante abbiamo pescato in Rete un file in formato “txt”, ossia un testo non formattato simile ad alcune pagine di ciclostile, piovuto da chissà dove in epoca in cui non c’era il “fact checking” ma la consapevolezza di capire la semplice attendibità di quel che si era deciso di leggere e magari stampare.

Era la traduzione in lingua inglese di una ricerca strategica riservatissima, sottratta a qualche non meglio definita entità politica o militare cinese. Nella premessa si parlava di bombe etichettate con la lettera iniziale dell’elemento che rendeva letale l’ordigno: c’era la H dell’idrogeno, la N dei neutroni…

La chiusura del breve preambolo spiegava che nei fogli seguenti si parlava della “P”, la “People Bomb”.

Ne facemmo due copie, così da poter seguire e commentare insieme nella maniera più agevole. Al termine di ogni frase – nemmeno ci si fosse messi d’accordo – i nostri occhi si staccavano dallo scritto e si incrociavano senza aver bisogno di dire nulla.

Il succo del discorso era una progressiva occupazione non armata. Era semplicemente un “zitti zitti veniamo lì”.

Non si parlava di massicce ardimentose manovre migratorie, e non solo perché la Cina non si era ancora “comprata” l’Africa. Non si parlava di muovere popolazioni disperate perché la guerra intelligente non è fatta di morti e di distruzione, di fame e disperazione. La fanteria dei migranti può intralciare il ciclo biologico degli indigeni (che, attenzione, siamo etimologicamente noi), scatenare la bolgia dei conflitti sociali, alimentare l’insofferenza, demolire un Paese, ma non fa guadagnare.

Lì si parlava di silente infiltrazione e se ne percepivano le sfumature commerciali, economiche, finanziarie. Poco alla volta la Penisola è stata “invasa” dai cinesi, che dai capannoni di periferia e dagli scantinati sono arrivati ai palazzi di potere. Le loro comunità non si sono mai integrate, i loro minimarket hanno preso il posto dei nostri vecchi negozi di quartiere, i loro prodotti non sempre compatibili con la normativa e poco durevoli hanno scalzato quelli garantiti… Le loro soluzioni tecnologiche hanno pervaso il sistema nervoso nazionale con la possibilità di ascoltare e auscultare, di controllare il traffico telematico, di avere il dominio delle infrastrutture di comunicazione e – se del caso – la possibilità di spegnere tutto con le conseguenze che è facile immaginare.

Assolti con formula piena per “averci fatto risparmiare”, nessuno si preoccupa di loro e tutti si accaniscono contro chi negli occhi ha solo l’avvilimento e la prostrazione di dover invocare la nostra pietà.

Qualcuno ha pensato agli “sbarchi selettivi” e magari un domani – immaginando la Green Card – promuoverà persino la “lotteria del visto”, il “gratta e vinci il permesso di soggiorno”, la “slot machine” dove incassi se ti appaiono tre marche da bollo… Certe cose, si sa (e io ne so qualcosa), a casa nostra sono sempre di moda…

Nel frattempo nostra coscienza si sente blindata dal soppesato uso dello “sconfortometro” che consentirà di stilare la graduatoria di chi ha diritto a trovare accoglienza.

Sul tema cedo il passo alle parole di Nello Scavo che, su Avvenire, ha saputo toccare il cuore di chi ancora ne ha uno. Vale davvero la pena di leggerle. E magari di provare a riflettere sulla disumana deriva cui stiamo assistendo.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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