Zaporiz’ka. Ricordatevi il nome di questa centrale nucleare. La più grande in Europa. La nona nel mondo.
La denominazione ufficiale, in caratteri latini, è Zaporizʹka atomna elektrostantsiya (Запорізька атомна електростанціяa). Traduzione: Centrale elettrica atomica di Zaporiz’ka.
In foto è carina, sembra fatta con il Lego, con i suoi sei reattori VVER 1000 tutti uguali, allineati lungo l’argine del fiume Dniepr. VVER sta per vodo-vodyanoi enyergeticheskiy reaktor; ovvero reattore di potenza acqua-acqua. Fa parte della famiglia dei reattori ad acqua pressurizzata. Le barre di combustibile sono immerse in acqua sotto pressione, il che ne fa aumentare la temperatura di ebollizione sopra a quella di esercizio (compresa fra 220 e 320 gradi centigradi). L’acqua agisce sia da moderatore della reazione di fissione, sia da liquido di raffreddamento del nucleo del reattore.
Sviluppato a partire dagli anni 1970 e continuamente migliorato nel progetto, fino a raggiungere l’attuale qualifica di reattore di terza generazione plus, ovvero reattore che utilizza combustibile a basso tasso di arricchimento (fra il 2,4 e il 4,4 per cento di 235U), guarda caso fornito dalla Westinghouse, ha maggiore efficienza termica, tempo di vita di 60 anni, estendibile a più di 100, sistemi di sicurezza, attivi e passivi, notevolmente migliorati e progetto standardizzato per ridurre i costi sia di manutenzione, sia di capitale.
Si tratta di una bella macchina, molto valida, “facile” da usare. Bangladesh, Egitto, Giordania e Turchia stanno valutandone l’installazione. Attualmente è in uso in Russia, Cina, Repubblica Ceca, Finlandia, Germania, Ungheria, Slovacchia, Bulgaria, India, Iran e Ucraina.
Già, Ucraina. Sud-est dell’Ucraina. 160 chilometri a nord di Odessa. 125 da Mykolaic. Zona di guerra. Da lunga data. Da almeno otto anni. Dal 6 aprile 2014 quando è iniziata la guerra del Donbass, fra secessionisti armati appoggiati dalla Russia e governo ucraino. La centrale di Zaporiz’ka, ovviamente, è da subito nell’occhio del mirino. Il fronte della guerra è a soli 200 chilometri.
Infatti, nel maggio 2014, 40 uomini armati, dichiarandosi rappresentanti del Settore Destro, partito politico e organizzazione paramilitare ucraina di estrema destra, descritto come ultranazionalista, neonazista o neofascista, cercano di prendere il controllo della centrale. Il tentativo fallisce, bloccato dalla polizia ucraina.
Il 24 febbraio 2022 la Russia invade l’Ucraina. Energoatom, l’azienda di stato che gestisce il nucleare in Ucraina, chiude i reattori 5 e 6 per motivi di sicurezza. Alle 11 e 28, tempo di Kiev, una colonna di 10 blindati e due carri armati russi si avvicinano alla centrale. Alle 11 e 48 minuti del giorno successivo inizia lo scontro. Le forze ucraine lanciano missili anti carro. I russi rispondono con armamenti vari, compresi lancia granate da spalla. Due ore di intenso combattimento. Varie sezioni dell’impianto subiscono danni. Lo scambio a fuoco non ha interessato la sicurezza dei reattori o sottosistemi essenziali. Dicunt…
Il 12 marzo, le autorità russe informano la dirigenza della centrale che l’impianto è di proprietà della Rosatom, l’agenzia russa del nucleare. Gli addetti ucraini rimangono al loro posto, sotto controllo russo. La centrale continua a operare e a fornire, da remoto e in continuo, dati di funzionamento alla IAEA, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, a Vienna.
Il 5 luglio 2022, secondo il Wall Street Journal, i russi installano nell’area della centrale un presidio militare dotato di lanciatori multipli, autotrasportati, BM-30 Smerch. Lancia razzi calibro 300 mm. Gittata fra i 70 e i 90 chilometri. Tempo di salva: 12 lanci in 38 secondi. Tempo di ricarica: 20 minuti. Roba seria.
Così seria che il 19 luglio 2022, tre droni suicida attaccano l’equipaggiamento e l’accampamento russo. Secondo il ministero della difesa ucraino, tre invasori russi vengono uccisi, dodici feriti, insieme a 11 addetti civili all’impianto. Ufficiale russo, non meglio identificato, dichiara che i reattori non sono stati danneggiati e che non erano obiettivo dell’attacco.
3 agosto 2022. Rafael Grossi, capo della IAEA, esprime forte preoccupazione per l’integrità fisica della centrale, chiedendo assicurazioni in merito alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei sistemi della centrale e sulla sicurezza del materiale nucleare. La IAEA prevede una visita di ispezione ed è in attesa dei permessi ucraino e russo, nonché dell’autorizzazione da parte delle Nazioni Unite.
L’ucraina Energoatom informa di non gradire tale visita, perché darebbe legittimità alla presenza dei russi.
Il portavoce russo, invece, è felice di essere visitato, perché consentirebbe alla IAEA di verificare che sono gli ucraini ad attaccare la centrale.
Che gioco stupido.
Ce n’è un’altra di centrale nucleare in Ucraina che è tristemente salita agli onori della cronaca alle ore 1:23 del 26 aprile 1986.
All’epoca l’Ucraina faceva parte dell’Unione Sovietica. Doveva essere un test di routine, ma la stupidità degli addetti, sommata a un errore di progettazione, lo trasformarono nel peggiore incidente nucleare della storia. Il reattore numero 4 dei quattro in dotazione alla centrale nucleare di Chernobyl venne semplicemente vaporizzato.
Dal 24 febbraio al 31 di marzo 2022 è stata occupata dalle truppe di invasione russe. Per consolidare la loro posizione hanno scavato trincee. Nel farlo hanno alzato molta polvere. Radioattiva. Il che spiega perché i russi hanno restituito la centrale agli ucraini il 31 di marzo, andandosene per luoghi più salubri.
L’incidente di Chernobyl ha ucciso dalle 30 persone alle 60mila persone. Dipende da come si contano, dal modello utilizzato, se diretti o indiretti. Ha contaminato 20mila chilometri quadrati. Ha avuto ricadute e impatti sui paesi scandinavi, Russia, Bielorussia, Ucraina. Quasi tutti i paesi dell’Europa occidentale sono stati interessati dalla ricaduta dei materiali radioattivi rilasciati.
Igor Gramotkin, direttore generale della centrale di Chernobyl ha dichiarato che l’area contaminata rimarrà non abitabile per i prossimi 20mila anni.
Possibile che non si sia imparata la lezione?
Davvero si è deciso di vedere come andrà a finire con la centrale di Zaporiz’ka senza fare nulla?
Come giocare alla roulette russa con una pistola a tamburo da sei colpi caricata con sei proiettili.
Siamo dementi.