lunedì, Luglio 7, 2025
GIANO NEWS
  • Home
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
GIANO NEWS
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home EDITORIALI

AGENZIA DELLE USCITE. DI DATI?

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
26/07/2022
in EDITORIALI
AGENZIA DELLE USCITE. DI DATI?
2.9k
Visualizzazioni
Condividi su FacebookCondividi su Linkedin
0:00 / 0:00
TE LO LEGGO IO

Negare. Negare anche l’evidenza. E’ un classico dei mariti fedifraghi, ma non solo. Aziende e Pubbliche Amministrazioni – lungi dal dover nascondere scappatelle di sorta – adoperano questa tecnica con grande disinvoltura. Ed è successo anche stavolta.

Un gruppo di criminali informatici – noto per essere drammaticamente “affidabile” – dichiara di aver sottratto un certo quantitativo di informazioni potenzialmente critiche da computer della Agenzia delle Entrate. Hanno già fatto piangere numerose blindatissime realtà imprenditoriali e istituzionali e – se mai esistesse un “TripAdvisor” di chi si cucina i più importanti sistemi informativi – i “signori” di Lockbit 3.0 potrebbero vantare recensioni memorabili. La Guida Michelin di un tempo avrebbe addirittura scritto “merita una deviazione”….

La notizia fa presto a rimbalzare e la gioia si propaga tra gli incalliti evasori fiscali e tra i tanti poveracci destinatari di accertamenti non sempre chirurgici e spesso – come la polvere sotto il tappeto – destinati a sparire con la provvidenziale “autotutela”.

Il fisco tricolore si ritrova al centro dell’attenzione e risveglia il sopito ricordo delle mitologiche “cartelle pazze” che tutto il mondo ci ha sempre invidiato come esempio di insuperabile creatività…

Siccome la parola d’ordine è “tutto va bene”, anche stavolta ufficialmente non è successo niente.

Nello sbigottimento collettivo l’Agenzia si fa viva con un comunicato dal tono romanesco “ma davero?!?”, debitamente con una “v” soltanto come si usa nella Capitale, e assicura di chiedere alla SOGEI che storicamente ne gestisce i sistemi.

L’inossidabile “Società Generale di Informatica”, di proprietà del dicastero dell’Economia e delle Finanze e recentemente agli onori della cronaca per un blackout memorabile, si è subito premurata di smentire la sussistenza di qualsivoglia attacco “al sito dell’Agenzia delle Entrate”.

Un attimo. “Al sito”?

SOGEI dice testualmente “Dagli accertamenti tecnici svolti Sogei esclude pertanto che si possa essere verificato un attacco informatico al sito dell’Agenzia delle Entrate.”

I briganti russi che annunciano l’esibizione dello scalpo non parlano di nessun sito web, ma solo di essere entrati in possesso di informazioni dell’Agenzia delle Entrate. Probabilmente sono entrati nel computer di qualche impiegato interno o di un dipendente di qualunque fornitore. Non manca mai chi ha fatto qualche “clic” di troppo dopo esser stato illuso di qualche vincita milionaria a lotterie cui non ha mai partecipato, delle advances di qualche statuaria matrona gonfiabile scovata in giro per i social, delle possibilità di guadagno che solo un truffatore matricolato è in grado di affrescare nell’immaginazione del pirla di turno.

La visione antropomorfica dei più possenti sistemi informatici lascia intravedere il tradizionale tallone nel ruolo di punto debole. Lo abbiamo imparato (o, meglio, lo avremmo dovuto imparare) con la funesta esperienza della Regione Lazio che ha caratterizzato la scorsa estate palesando un livello di vulnerabilità a dir poco sconfortante.

Basta una stazione di lavoro ad aprire il varco ai malintenzionati. Quel computer può essere abilitato ad accedere ad archivi ed applicazioni altrui, incarnando Caronte pronto a traghettare i banditi sull’altra sponda. Quella stessa “macchina” è in grado di custodire informazioni prelibate per chi vuol far del male ad una organizzazione. Possono essere documenti e files scambiati per ragioni di lavoro, come normalmente accade tra committente e fornitore di servizi. Roba che ovviamente non è destinata a diventare pubblica per naturali ragioni di riservatezza.

Il malloppo è quantitativamente poco significativo. Ma un diamante pur piccino vale ben più di una vagonata di letame. I 78 gigabyte vantati da Lockbit 3.0 possono essere semplicemente una fetta del disco della vittima. Forse sapremo chi è il malcapitato solo dopo l’esposizione della refurtiva, sempre che qualcuno non ceda al ricatto e paghi la somma per garantirsi un giovevole silenzio.

In quest’ultimo caso l’alone di mistero non necessariamente si trasforma in favorevole oblio. Gli accessi indebiti sono come i peperoni mangiati la sera: prima o poi “tornano su” anche se il mondo dell’informazione dimentica con estrema facilità.

Se davvero non è successo nulla, sediamoci ad aspettare la conclusione del countdown ansiosi di leggere il contenuto del bottino.

In tempi recenti erano in vendita dati e progetti di Ferrari, Lamborghini e Maserati. Nessuna delle tre case automobilistiche era stata bersaglio degli hacker, eppure circolava materiale tecnico riservato che le riguardava. La spietata band Everest aveva colpito la Speroni SpA che forniva importante componentistica delle più belle vetture sportive…

Sarà il Garante Privacy a valutare il contenuto di quel che stavolta i gangster sputeranno sull’Internet di superficie, nel deep web o negli anfratti delle darknet.

Condividi93Condividi16
Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

POTREBBE INTERESSARTI

LE FERROVIE, INVIDIOSE DEL CAOS DEI VOLI, HANNO SUBITO RICONQUISTATO LA LEADERSHIP DEI DISAGI

di Umberto Rapetto
30/06/2025
0
LE FERROVIE, INVIDIOSE DEL CAOS DEI VOLI, HANNO SUBITO RICONQUISTATO LA LEADERSHIP DEI DISAGI

Chi come me si è divertito a sfottere l’aviazione civile per la baraonda di sabato sera, sapeva perfettamente che le Ferrovie non avrebbero perso tempo a dimostrare la...

Leggi tuttoDetails

UN “GUASTO” BLOCCA I VOLI DEL NORD ITALIA

di Umberto Rapetto
29/06/2025
0
UN “GUASTO” BLOCCA I VOLI DEL NORD ITALIA

Va in tilt il traffico aereo e – come sempre – non ci sono colpevoli. Nel rispetto di un copione consolidato si è trattato di un guasto, quasi...

Leggi tuttoDetails

TRUMP HA SCELTO LA PERSONA GIUSTA PER L’ANTITERRORISMO

di Umberto Rapetto
26/06/2025
0
TRUMP HA SCELTO LA PERSONA GIUSTA PER L’ANTITERRORISMO

Se il fenomeno Cinquestelle ci ha fatto conoscere l’improvvisazione al potere, il Fenomeno (qui con significato romagnolo) che di stelle ne ha cinquanta sulla bandiera non poteva non...

Leggi tuttoDetails

LE 70MILA TELECAMERE SPIATE SONO 40MILA E MENO DI MILLE IN ITALIA

di Umberto Rapetto
22/06/2025
0
LE 70MILA TELECAMERE SPIATE SONO 40MILA E MENO DI MILLE IN ITALIA

Il desiderio di fare uno scoop è irrefrenabile. Si arriva persino a gonfiare un po’ i numeri, tanto nessuno se ne accorge. Il report “Big Brother Is Watching...

Leggi tuttoDetails
Prossimo post
LA DANIMARCA, GOOGLE E LA SOVRANITÀ DEI DATI

LA DANIMARCA, GOOGLE E LA SOVRANITÀ DEI DATI

ARTICOLI CORRELATI

PEDOPORNOGRAFIA, MUTILAZIONI E SUICIDI: L’ITALIA DIGITALE È QUESTA?

12/07/2020
ALEXA, SMETTILA DI CONTROLLARMI…

ALEXA, SMETTILA DI CONTROLLARMI…

16/10/2022

LA SICUREZZA INFORMATICA DELLE FERROVIE ERA STATA GARANTITA DA GABRIELLI

24/03/2022
IL CONSIGLIO EUROPEO, I DENTIFRICI E, UNA VOLTA, HELSINKI

IL CONSIGLIO EUROPEO, I DENTIFRICI E, UNA VOLTA, HELSINKI

31/03/2025
LA MITICA “AMBROSETTI” AVVISA I SUOI CLIENTI DUE MESI DOPO ESSERE STATA HACKERATA

LA MITICA “AMBROSETTI” AVVISA I SUOI CLIENTI DUE MESI DOPO ESSERE STATA HACKERATA

10/06/2024
EMBLEMATICO DISASTRO INFORMATICO ALL’UNIVERSITA’ DI EDIMBURGO

EMBLEMATICO DISASTRO INFORMATICO ALL’UNIVERSITA’ DI EDIMBURGO

13/02/2024

PRIVACY

  • Informativa Privacy
  • Informativa cookie

TAG

Accenture ACN AGID ai alessio butti anorc anorc professioni butti chatGpt contenuti Cospito diversità doglover FACEWATCH Franco Roberti Frattasi google governo inclusione intelligenza artificiale massi migranti nadia gullo Paolo zangrillo Piantedosi putin razza robot servizi segreti SOUTHERN CO-OP spie whatsapp xiaomi zangrillo

© 2022 GIANO.news

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • HOME
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI

© 2022 GIANO.news