Ci si aspettava almeno un tweet, magari una replica su Facebook, i più ottimisti persino una “story” su Instagram. Invece niente, assolutamente niente.
Nonostante l’appoggio manifestato qualche giorno fa dall’ormai ex segretario del PD in occasione dell’annuncio dell’anticipata interruzione di “LIVE, Non è la D’Urso”, la famosa conduttrice non ha ritenuto di commentare in alcun modo l’altrettanto anticipata interruzione della leadership di Nicola Zingaretti.

Nella metrica vigente, secondo la quale sono i like e le “condivisioni” a misurare popolarità ed affezione, il mancato intervento della D’Urso è da considerarsi una pietra tombale? Oppure vedremo il Presidente della Regione Lazio, coup de théâtre, nella prossima puntata dello show domenicale a raccontare la sua difficile esperienza di questi ultimi tempi?
Il “Si parla solo di poltrone” non ha richiamato soltanto l’attenzione di chi reclamizza quelle “…e sofà” annunciando che l’offerta scade – come ogni settimana – nel weekend, ma ha calamitato lo sguardo attonito di chi non riesce a scendere dalla giostra della debacle nazionale.
A dispetto della platea vuota dell’Ariston di Sanremo, lo spettacolo di questo Paese trova pubblico in ogni ordine di posti. Il cassintegrato senza un futuro, chi tira giù definitivamente la serranda della propria attività, il padre di famiglia che non può più pagare il mutuo, la mamma che non riesce a fare la spesa: tutti con le lacrime agli occhi.
La disperazione, a volte, ha manifestazioni simili alla commozione.