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IL PRESIDENTE CONTE SI ARRABBIA MA COTTICELLI LO AVEVA NOMINATO LUI

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
08/11/2020
in EDITORIALI
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L’esimio Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, indignato, ha tuonato su Twitter “Il commissario per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli va sostituito con effetto immediato. Voglio firmare il decreto già nelle prossime ore: i calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità”.

Se Conte ritiene Cotticelli incapace o non pienamente capace, come ci è finito a svolgere quel ruolo e a cimentarsi nella “complessa e impegnativa sfida”?

Sappiamo che l’alto ufficiale dei carabinieri in congedo non aveva occupato quella posizione di libera iniziativa e quindi vale la pena capire quale sia stato il percorso che ha condotto a quella ponderata sua designazione oggi ritenuta tanto scandalosa.

Le nomine di carattere politico sono una attività particolarmente stressante. Individuare le persone più idonee a ricoprire incarichi di grande responsabilità nel superiore interesse della collettività non è certo un gioco. Bisogna infatti sempre accontentare tutta la compagine governativa e tirar fuori dal cappello a cilindro un nome che non faccia storcere il naso a qualcuno che anche solo indirettamente potrebbe manifestare un motivato dissenso.

Se questo sublime centellinare certi ingredienti fosse applicato alla farmaceutica, a marzo avremmo già distribuito il vaccino per il Covid-19. E sicuramente – viste le scelte dei Gran Commis – saremmo morti.

Resta evidente che chi viene scelto più che esser davvero bravo deve piacere. Ed esser disciplinato ed ubbidiente, caratteristiche che non guastano.

Veniamo ai fatti.

La folgorante performance del Generale Saverio Cotticelli dinanzi alle telecamere di “Titolo V” di Rai Tre ha mostrato una evidente inidoneità dell’alto ufficiale dell’Arma (peraltro già Comandante del NAS) a ricoprire un così delicato incarico, a dispetto dell’austero provvedimento con cui il Presidente Giuseppe Conte il 7 dicembre 2018 ha insediato il “Commissario ad acta” per la Sanità calabrese.

Il tempo passa, la designazione scade e il Generale viene confermato al suo posto – sempre Conte regnante – con la successiva deliberazione che il Consiglio dei Ministri del 19 Luglio 2019 ha adottato “su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute, sentito il Ministro per gli affari regionali”. Il provvedimento reca quindi la firma di Giuseppe Conte, Giovanni Tria (Economia e finanze), Giulia Grillo (Salute) ed Erika Stefani (Affari Regionali).

Ma invece di limitarsi a crocifiggere il Generale Cotticelli varrebbe la pena accertare chi ha “culpa in eligendo” e “culpa in vigilando”.

Se tutti i cittadini nutrono legittimamente qualche dubbio sulle procedure di scelta di chi deve occuparsi di faccende di interesse pubblico, non tutti sanno che il “Commissario ad acta” (il Cotticelli, in questo caso) era tenuto “a relazionare, con cadenza semestrale, al Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Ministeri affiancanti in merito all’attività svolta, in esecuzione dei mandato commissariale, ferme restando le verifiche trimestrali ed annuali previste dalla normativa vigente”.

Siccome dal dicembre 2018 ad oggi di semestri ne sono passati almeno tre e l’ultimo si è chiuso il 7 giugno scorso (a pandemia in corso da mesi), viene da chiedersi cosa abbia “relazionato” Cotticelli a Conte e ai Ministri “affiancanti” in merito all’attività svolta.

La successiva domanda è scontata. Non avendo motivo di credere che Cotticelli non sia andato a informare chi di dovere, cosa ha pensato di fare Conte quando ha sentito che certe iniziative (planari anche per il quisque de populo) non erano state adottate?

Cotticelli ha dato il buon esempio dimettendosi. Basterebbe prenderne spunto.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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