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SAPETE CHE ZOOM MANDA I VOSTRI DATI A FACEBOOK ANCHE SE NON SIETE ISCRITTI AL SOCIAL?

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
28/03/2020
in EDITORIALI
SAPETE CHE ZOOM MANDA I VOSTRI DATI A FACEBOOK ANCHE SE NON SIETE ISCRITTI AL SOCIAL?
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Ho due notizie. Una buona e una cattiva. Anzi, a voler essere precisi, una cattiva e una pessima. Quale volete per prima?

Immaginando la risposta, cominciamo con la peggiore delle due. Non è soltanto Zoom a spedire i vostri dati personali a Facebook, anche se su quel social network non ci avete mai messo piede. 

A questo punto viene da chiedersi come la mefistofelica app di videoconferenza (e, come questa, tutte le altre diavolerie che si comportano nello stesso modo) riescano nel loro intento di violare la riservatezza dei nostri dati personali.

Moltissime applicazioni per gli smartphone sono realizzate sfruttando gli SDK, ovvero i kit di sviluppo software predisposti da Facebook che aumentano l’interattività del programmino che si sta confezionando. Questi SDK richiedono una sorta di pedaggio “in natura” all’azienda di Zuckerberg e la moneta con cui gli sviluppatori compensano Facebook sono i dati degli utenti che installano la propria “app”.

Naturalmente, questa specie di “accordo” non è riportato nell’informativa agli utilizzatori di Zoom (né in quella delle altre applicazioni), perché quei pochi soggetti che andrebbero mai a leggere certe cose si guarderebbero bene dall’accettare simili condizioni.

In termini pratici, chi scarica, installa e attiva Zoom non si accorge che la app si connette alla cosiddetta “API Graph”, strumento che equivale ad una “cassa continua” delle agenzie bancarie. Lì si versa inconsapevolmente la propria ricchezza di informazioni che – peccato – viene accreditata non sul proprio conto, ma su quello di Mark Zuckerberg & C.

Uno scippo più che un versamento spontaneo.

Zoom avvisa Facebook che Tizio ha aperto la “app”, gli dice che dispositivo sta usando (marca, modello, versione del sistema operativo in funzione), data e ora, localizzazione, gestore telefonico adoperato e tanto altro…

Scorrendo la “policy” di Zoom si legge che il produttore della “app” potrebbe raccogliere “informazioni sul profilo Facebook dell’utente (quando si utilizza Facebook per accedere ai nostri Prodotti o per creare un account per i nostri Prodotti)”. Il testo, però, si guarda bene dal fare alcun cenno sull’invio a Facebook di dati relativi ad utenti di Zoom che non hanno affatto un account su quel “social”.

Il vademecum sulle modalità con cui Zoom “rispetta” la privacy riporta genericamente che “i nostri fornitori di servizi di terze parti e i partner pubblicitari (ad es. Google Ads e Google Analytics) raccolgono automaticamente alcune informazioni su di te quando utilizzi i nostri Prodotti”.

Il riferimento puntuale a Facebook non c’è. Ma la più o meno deliberata omissione, lascia spazio a tanti altri dubbi e timori.

Quanti fornitori e partner di Zoom si “pappano” i dati degli utenti? E cosa se ne fanno? E perché?

Tornate su queste pagine, perché ne vedremo ancora delle belle. Purtroppo.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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