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SUA MAESTÀ SAM ALTMAN

Andrea Aparo von Flüe di Andrea Aparo von Flüe
29/01/2025
in SCENARI
SUA MAESTÀ SAM ALTMAN
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TE LO LEGGO IO

Mettete insieme il peggio di Donald Trump e di Elon Musk, aggiungete insana passione per il potere, ambizione sfrenata, esagerata dose di intelligenza strategica e raro istrionismo. Fatto? Vi presento Sam Altman. Conosciuto ai suoi più familiari e a chi si occupa di intelligenza artificiale. Semi-sconosciuto per gli altri, il che conferma la sua bravura nel gestire la sua immagine e presenza sui media.

Nel 2008, Paul Graham, co-fondatore della società Y Combinator della Silicon Valley, parlando di Sam Altman, che allora aveva 23 anni, lo descrive dicendo: “Potresti paracadutarlo su un’isola piena di cannibali, tornare dopo cinque anni e sarebbe il re. Nel 2011, Graham ha nominato Altman partner di Y Combinator. Tre anni dopo, Graham si dimette dalla carica di presidente dell’azienda, incoronando Altman come suo successore. Fu subito chiaro che l’isola Y Combinator non era abbastanza grande da contenere le ambizioni di Altman.

Nel 2015, mentre era ancora presidente della società, Altman partecipa alla costituzione di un’organizzazione no-profit, senza scopo di lucro, chiamata OpenAI, assumendo la carica di co-presidente insieme a un certo Elon Musk.

Non ci vuole molto tempo, un paio di anni, per fare scoppiare feroci disaccordi fra i due. Due maschi alfa non possono convivere. Forse per la prima e unica volta Musk perde la partita. Getta la spugna. Lascia l’isola OpenAI. Altman si insedia sul trono per gestirla.

L’algoritmo del potere che Altman utilizza con grande successo ha due ingredienti fondamentali: sii sempre informato sulle novità, sulle opinioni prevalenti; sii estremamente gentile e accomodante, per il tempo necessario, per conquistare gradualmente la fiducia degli “indigeni”, che cederanno, felici, sempre più influenza e verrà il giorno che ne avrai così tanta da poter abbandonare la recita e rivelare le tue vere ambizioni. A quel punto il gioco è fatto: sei il signore e padrone.

Una strategia che Altman segue sempre e con grande successo. Quando, nel maggio 2023, Altman testimoniò al Congresso USA, poco dopo che ChatGPT aveva catturato l’attenzione del mondo, la sua fu un’immagine di umiltà e cooperazione. Il senatore Richard Blumenthal (D-Conn.), che ha presieduto le udienze, ha detto: “Era disponibile, capace e desideroso. Un vero piacere”.

Altman ha professato, con i giusti toni e gestualità, la profonda consapevolezza dei pericoli dell’intelligenza artificiale e ha incoraggiato la regolamentazione della sua OpenAI e di altre società simili. Un invito così insolito per gli arrembanti amministratori delegati statunitensi da meritare l’attenzione del New York Times: “Sam Altman di OpenAI, nella sua audizione al Senato, sollecita un Regolamento per l’Intelligenza Artificiale”.

Infatti, con grande coerenza, a inizio ottobre 2024, Open AI si oppone fermamente a un disegno di legge dello Stato della California per la regolamentazione dell’IA

I, anche se era stato talmente annacquato che Anthropic, rivale di OpenAI, aveva abbandonato la sua opposizione iniziale.

Quando poi è stato chiesto ad Altman se guadagnasse molti soldi con l’intelligenza artificiale, ha risposto: “No. Prendo abbastanza soldi per pagarmi l’assicurazione sanitaria. Non ho alcuna partecipazione in OpenAI. … Lo faccio perché io l’intelligenza artificiale l’adoro.”

Peccato che nessuno dei senatori presenti aveva letto l’articolo del New Yorker dove Altman raccontava di possedere cinque auto da corsa e di prender spesso aerei a noleggio. Per non parlare della sua Koenigsegg Regera, macchinina svedese da 400 chilometri all’ora che sfiora i 5 milioni di dollari di prezzo.

Fine settembre 2024. OpenAI è pronta a chiudere un round di investimento da 6,6 miliardi di dollari che porta la valorizzazione della società a 157 miliardi di dollari. Prevede di diventare un’azienda a scopo di lucro. Altman, secondo gli esperti, potrebbe ottenere una partecipazione in OpenAI del valore di circa 10 miliardi di dollari.

Già, il peggio che Altman ha preso da Musk è l’incredibile abilità di raccontare balle.

Ciò che spaventa in Altman non è che sia bravo a diventare ricco (è comunque già miliardario anche senza le azioni di OpenAI), ma che sia estremamente bravo a diventare potente.

Un potere da utilizzare per mettere l’industria dell’intelligenza artificiale, e il mondo, su una strada pericolosa, scelta perché gli darebbe ancora più potere. Strada da percorrere velocemente.

Eppure, nel 2022, Altman aveva dichiarato di volere essere attento alle questioni di sicurezza: “Parte della nostra strategia è un cambiamento graduale nel mondo, di certo migliore rispetto a un cambiamento improvviso.’’ Si può solo essere d’accordo. Rallentare il ritmo del progresso anche solo di poco, darebbe tempo prezioso per valutare e affrontare specifici problemi sociali, culturali e di sicurezza dell’IA.

Sfortunatamente, oggi Altman dice che dobbiamo imbarcarci nella costruzione, a capofitto, di nuovi data center, centrali elettriche, fabbriche di chip, perché occorre accelerare lo sviluppo e l’implementazione dell’intelligenza artificiale. Lui vuole porsi al centro di questi sforzi. Il Wall Street Journal ha riferito che Altman è “in trattative con investitori, incluso il governo degli Emirati Arabi Uniti, per raccogliere fondi per un’iniziativa tecnologica,estremamente ambiziosa, che aumenterebbe la capacità mondiale di costruzione di chip, espandendo la capacità di alimentare l’intelligenza artificiale. Il progetto potrebbe richiedere la raccolta di un importo compreso tra 5 e 7 trilioni di dollari”. Più del prodotto interno lordo della Germania.

Altman ha condiviso i suoi pensieri sulla futura infrastruttura per la IA dell’America: “OpenAI ha lanciato all’amministrazione Biden la necessità di enormi data-center che potrebbero utilizzare la stessa energia di intere città”.

Altman ha raccomandato la costruzione da cinque a sette data-center, ciascuno dei quali richiede circa 5 gigaWatt di potenza. 5 gigaWatt alimentano quasi 3 milioni di case ed equivalgono più o meno a cinque reattori nucleari. Vuole da 25 a 35 centrali nucleari e nemmeno piccole.

Trump, nonostante stia sistematicamente smontando tutto ciò che ha fatto l’amministrazione Biden, di certo ha dato retta ad Altman. L’annunciato progetto Stargate, con i suoi previsti 500 miliardi di dollari di investimenti, è però ben poca cosa rispetto alle intenzioni di Altman. Nella dichiarazione di Trump in merito c’è dell’umorismo: “L’accordo è ottimo, i suoi partecipanti sono molto intelligenti ed Elon odia uno di loro.”

Non viene citato, ma Sam Altman è sempre presente. Elon ha rumorosamente criticato il progetto Stargate perché non dimentica di essere dovuto uscire da Open AI. Deve essergli rimasto qualche sassolino nella scarpa…

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Andrea Aparo von Flüe

Andrea Aparo von Flüe

Padre italiano, madre svizzera-tedesca. Lunghi periodi all’estero fra Svizzera, Francia, Stati Uniti, Giappone. Scuole primarie svizzere e irlandesi; scuola secondaria in Francia e in Italia. Il risultato è un’ottima conoscenza del francese, inglese e del dialetto svizzero tedesco; buona del tedesco, elementare del giapponese e la capacità di muovermi da “indigeno” in contesti culturali diversi. Nel gennaio del 1978 mi hanno laureato dottore in fisica “summa cum laude” discutendo una tesi sperimentale sulla dinamica di caduta dei chicchi di grandine, sviluppata lavorando come ricercatore presso l’Ufficio Centrale di Ecologia e Meteorologia Agraria del Ministero Agricoltura e Foreste, per conto del quale ho lavorato nei periodi estivi dal 1977 al 1979 come membro del Gruppo italiano che partecipava alla ricerca internazionale Grossversuch IV (Politecnico di Zurigo, Università di Montpellier e Grenoble, Ricercatori dell’URSS). Dopo essere risultato primo su quattrocento candidati, nel 1979, sono stato assunto, con la qualifica di Ricercatore, all’Ufficio Europeo Brevetti dell’Aja (NL), da cui mi sono dimesso a causa dello scarso interesse del lavoro e dello stipendio eccessivo. Tornato in Italia, nel 1979, mentre ero docente di Meteorologia all’IT Aeronautico “Francesco de Pinedo”, sono stato chiamato dal Prof. Umberto Colombo a lavorare come consulente al CNEN, il Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare, di cui egli era Presidente. In tale veste ho curato prima studi sul contenuto energetico di centrali nucleari e convenzionali, poi sono stato responsabile di diverse “task forces” per la definizione e avvio di attività connesse alla diffusione di nuove tecnologie: coordinamento del Gruppo di lavoro per la documentazione e l’informazione, automazione delle biblioteche geograficamente diffuse del CNEN, creazione di un servizio di “business graphics” computerizzata, avvio delle iniziative di Office Automation, automazione integrata della Presidenza e Direzione Generale. Nel 1981 sono entrato negli organici dell’ENEA, (ex CNEN) come collaboratore Tecnico Professionale alla Direzione Centrale Relazioni Esterne per poi passare alla Direzione Centrale Studi e ho iniziato la mia attività di Assistente del Presidente. Dal giugno del 1982 al maggio del 1983, su invito del Massachusetts Institute of Technology, Laboratory for Computer Science, mi sono trasferito a Cambridge (USA) per lavorare come Visiting Scientist, membro dell’Office Automation Group. In tale sede ho approfondito gli aspetti del management dei processi d’innovazione tecnologica e ho avuto responsabilità di conduzione del gruppo di ricerca, non ché di Thesis Advisor. Dal luglio 1983 all’aprile 1987 ho fatto parte della Direzione Centrale INFO dell’ENEA come responsabile dei progetti di automazione di ufficio. Continuando l’attività di Assistente del Presidente, ho avuto responsabilità dei progetti di diffusione dell’innovazione tecnologica nelle piccole e medie imprese, analizzando una serie di potenziali “start up”. Nel 1984 ho curato la pubblicazione di uno studio sui mestieri e le professioni degli anni ’90, mettendo a frutto le conoscenze, acquisite nel corso degli anni, di economia, management e di diverse nuove tecnologie: informatica e telematica, nuove energie, nuovi materiali, biotecnologie, innovazioni di processo (laser, robotica, FMS, CAD-CAM, ecc.) per citare le principali. Con la fine del 1985 ho ideato, gestito e completato il progetto di automazione integrata degli uffici della Presidenza e della Direzione generale dell’ENEA, che ha visto la radicale trasformazione delle modalità di lavoro di tutto il personale segretariale, tecnico e dirigenziale dei suddetti uffici. Nel corso del 1986, su invito del governo giapponese (MITI-JETRO), ho passato un mese di studio in Giappone visitando numerose imprese giapponesi e avendo intensi confronti di idee con esponenti governativi e della cultura nipponica. A partire da quella data mi sono occupato in modo continuativo del Giappone, intessendo una fitta rete di conoscenze personali e professionali con esponenti nipponici del mondo del Business e di quello accademico. A fine 1986, ho voluto sviluppare un’esperienza di lavoro nell’industria privata. Sono entrato alla Fiat S.p.A. a Torino dove ho lavorato dal 1986 al 1988 nella Direzione Studi Economici e Analisi Strategiche per passare nel 1989 alle dirette dipendenze del Direttore dell’Ente Sviluppo, Coordinamento e Controllo, in qualità di Vice-Direttore responsabile dei Progetti Speciali (Business Development). Dal febbraio 1990 sono stato in forza alla Fiat Auto. Fino al giugno 1991 ho avuto la responsabilità dei rapporti con le istituzioni internazionali nell’ambito della Direzione Centrale Sviluppo, Coordinamento e Controllo. I miei compiti comprendevano la manutenzione e implementazione di una rete di contatti internazionali finalizzata al monitoraggio degli sviluppi tecnologici e delle strategie dei partners e dei competitori. Partecipavo e/o definivo progetti speciali su temi inerenti il management dei processi di innovazione e di cambiamento, nonché di team dedicati a progetti di M&A. Dal giugno 1991 al marzo 1993 nella Direzione Ambiente e Politiche Industriali, responsabile del coordinamento del piano Qualità Totale, rispondendo direttamente all’amministratore delegato. Dopo essere stato responsabile delle attività di Relazioni Internazionali nell’ambito della Direzione Ambiente e Politiche industriali, a partire dal 1995 sono responsabile degli Scenari Ambientali. Ho ideato e gestito per conto della Fiat Auto Spa i progetti speciali inerenti all’introduzione e uso delle tecnologie della realtà Virtuale e di Internet. Nel 1995 ho coordinato la presentazione (prima mondiale) di due nuovi modelli di vetture (Bravo e Brava) sul World Wide Web in contemporanea con il lancio nel mondo “reale”, continuando a seguire lo sviluppo e le strategie di presenza dei marchi Fiat Auto (Alfa Romeo, Lancia e Fiat) sul World Wide Web (www.alfaromeo.com; www.lancia.com; www.fiat.com); ho poi contribuito ad avviare le attività di uso delle tecnologie della Rete nelle Direzioni Progettazione, Acquisti, Commerciale, Amministrazione e Controllo. Ho sviluppato una conoscenza approfondita su tecnologie, strategie e modalità di comunicazione avvalendosi di sistemi multimediali, ideando e partecipando, nel 1994, alla costituzione, avvio e gestione della com.e srl di Roma, Multimedia Agency, leader nel suo settore di attività (www.com-e.com) che comprende il Web Content, Strategie per Alta Direzione, Formazione e Addestramento. Dal giugno 1998, dopo avere lasciato il gruppo FIAT, responsabile del progetto Trustees21 presso il World Economic Forum, a Ginevra, Svizzera. Nell’aprile 1999 ho accettato l’offerta del Sindaco della Città di Barletta, Dott. Francesco Salerno, di rivestire il ruolo di Direttore Generale/City Manager della Città di Barletta, nonché dirigente responsabile del personale e del settore informatica e telecomunicazioni del Comune. Ho gestito un’organizzazione di 450 persone, di cui 12 dirigenti in reporting diretto. A fine dicembre 1999, la modifica sostanziale della composizione della giunta della Città ha causato la conclusione del mio mandato, così da evitare le dimissioni del Sindaco. Dal febbraio 2000 a luglio 2001, ho operato in qualità di Assistente del Prof. Ferrante Pierantoni, Componente dell’Autorità per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio della Repubblica Italiana. A partire dall’ottobre del 2001 svolgo attività di consulenza strategica per l’alta direzione, con particolare attenzione alle tematiche della sicurezza informatica e fisica. Sono stato Amministratore Delegato della società di consulenza Alef Consulting srl , da me fondata nel 1997, con cui ho svolto fino al dicembre 2013 attività di consulenza e formazione. Fino a luglio 2001 sono stato Senior Consultant e membro del consiglio di amministrazione della com.e srl, società attiva nel mondo di Internet, da me fondata con due soci nel 1994. Nel gennaio 2000 ho contribuito alla partenza della società If, Interface Factory srl, esperta d’interfacce avanzate di Rete, di cui sono presidente. Dal gennaio 2001 al mese di ottobre 2002 sono stato Responsabile delle Strategie della Multimoda Network spa, gruppo industriale del settore Moda, a MIlano. Dal novembre 2002 al Gennaio 2003 sono Chief Scientific Advisor per il Gruppo Finmeccanica spa, a Roma. A partire dal Gennaio 2003 sono entrato in organico come Group Scientific Advisor e V.P. responsabile della Technology Intelligence di Gruppo. In tale veste mi sono occupato di progetti speciali, coordinamento di attività fra aziende del Gruppo, facilitato il completamento di progetti di sviluppo prodotto, ideato e partecipato alla gestione del Premio Innovazione di Gruppo, avviato e gestito contenzioso legale, e sua soluzione positiva per Finmeccanica, con maggiore fabbricante automobilistico USA. Ho co-ideato e portato al successo il cosiddetto Project Zero della Agusta Westland, il primo velivolo a decollo verticale realmente innovativo dalla definizione dell’elicottero (vedere su Google Project zero AW). Assisto e interagisco con esponenti del mondo dell’arte per individuare soluzioni tecnologiche per la realizzazione di artefatti e opere. Ad esempio, componendo un gruppo di esperti provenienti dalle aziende del Gruppo Finmeccanica, abbiamo consentito al Maestro Maurizio Mochetti a realizzare la sua opera, installazione fissa al MAXXI di Roma, partecipando alla definizione delle soluzioni tecnologiche necessarie. A partire da Febbraio 2012 fino al dicembre 2014 sono in organico ad Ansaldo Energia spa, a Genova, come Senior Advisor R&D dell’Amministratore Delegato Ing. Giuseppe Zampini. Dal luglio 2012 al giugno 2013 sono membro del Consiglio di Amministrazione della PROTER srl a Terni, azienda attiva nella chimica di quarta generazione. . Dal Marzo 2015 socio fondatore di GoTo10 srl in Milano, attiva nel settore educazione e formazione, in particolare sulle tematiche relative all’insegnamento del pensiero computazionale. Dal settembre 2015 a giugno 2017 Amministratore Delegato di ProTer srl in Terni, società di ricerca e sviluppo attiva nel settore della chimica di IV generazione e della chimica verde. Da luglio 2017 a Novembre 2020, Chief Operating Officer e Vice Principal della JPED Academy a Pechino, distretto di Changping. Le mie attività comprendono essere responsabile operativo, vice-preside, direttore degli Studi, e docente STEAM di una nuova High School internazionale in lingua inglese, basata sul curriculum studiorum USA per studenti di nazionalità cinese. Rientrato in Italia a inizio novembre 2020, lavoro dal dicembre dello stesso anno, fino al novembre 2022, per la Geminiani srl, azienda specializzata nel campo dei motori per applicazioni industriali e in sistemi innovativi di gestione dell’energia elettrica in qualità di Senior Advisor per la R&D. Dal gennaio 2023, insieme a Michael Lenton, gia Amministratore Delegato di Fimeccanica Australia (oggi Leonardo Australia) con cui si è lavorato per molti anni in Finmeccanica, abbiamo avviato The Advisory, International Strategic Consulting, società di consulenza internazionale, attiva in particolare in Italia e Australia. Ci occupiamo di aziende e prodotti ad alta tecnologia, fornendo consulenza strategica, gestionale e legale. Inoltre, dal 1994, sono Professore a contratto di Strategie Aziendali, presso la Scuola di Specializzazione in Ricerca Operativa e Teoria delle Decisioni, Dipartimento di Statistica, Università “La Sapienza”, Roma. Dal febbraio 2000 al Settembre 2006 sono co-ideatore, Docente e Assistant Director del MiNE, Master in the Network Economy presso l’Università Cattolica di Piacenza. Dall’anno accademico 2001-2002 fino al settembre 2014 insegno strategie di comunicazione al Politecnico di Milano, Master in Design della Comunicazione, Dipartimento di Architettura, fiancheggiando il Prof. Paolo Ciuccarelli, titolare del corso di Metaprogetto. I miei punti di forza risiedono nella capacità di comprensione di Scienza e Tecnologia e di diversi aspetti delle discipline umanistiche, in particolari arti visive, e dunque capacità di sintesi fra queste, management e strategia; nella facilità di definire e fare crescere rapporti e relazioni interpersonali; in una lunga esperienza di relazioni internazionali a scala globale; in una non comune capacità di comunicazione, divulgazione e insegnamento. Mi viene riconosciuta capacità di leadership e di motivazione di team operativi interdisciplinari e internazionali. Nel corso degli anni ho seguito un notevole numero di corsi di specializzazione e seminari; ho pubblicato un gran numero di articoli scientifici, anche a carattere divulgativo su quotidiani e riviste specializzate. Anche qualche libro: da citare il primo testo in italiano che parlava del World Wide Web e zone limitrofe: “Il Libero delle reti, edizioni ADN Kroos.. Da oltre un decennio svolgo attività di consulente sui temi della strategia e dell’innovazione tecnologica. Sono stato membro di diversi Comitati e Gruppi di lavoro governativi e presso la CEE. Ho fatto parte del Comitato Scientifico della rivista “Scienza e Dossier” e titolare della rubrica “Il Nuovo” sviluppata su temi innovativi di Scienza e Tecnologia. Sono stato titolare di rubrica fissa sulle riviste “L’Europeo”, Next”, “Ceramicanda” e “Netforum”. Collaboro saltuariamente con molte altre testate. Blogger per il Fatto Quotidiano, Infosec News e Giano News. Ho avuto diverse esperienze didattiche, in Italia e all’estero, anche a carattere continuativo; ho tenuto un elevato numero di conferenze e seminari in Italia e all’estero per enti governativi, università e aziende private. Nel Marzo del 1990 sono stato chiamato dal rettore Prof. Mel Horwitch a far parte dello Scientific Advisory Board del Theseus Institute, Business School specializzata in Strategie dei Sistemi di Informazione e delle Reti, localizzata nel parco scientifico europeo di Sophia Antipolis, nel sud della Francia. Altre info disponibili su Google. Dimenticavo: due figli, due ex-mogli e Silvana da poco mi ha detto sì. Per concludere, ce n’è abbastanza da “scassare i cabasisi” a molti…

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