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CYBERSECURITY: GLI USA, INVECE DI INVESTIRE, TAGLIANO…

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
08/04/2024
in EDITORIALI
CYBERSECURITY: GLI USA, INVECE DI INVESTIRE, TAGLIANO…
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TE LO LEGGO IO
Umberto RAPETTO
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TE LO LEGGO IO

Si è convinti che la propria architettura di sicurezza cibernetica funzioni quando non ci sono incidenti eclatanti.

Non si pensa al delicato momento che stiamo vivendo e non si ha coscienza che la guerra non è solo quella di bombe e missili. Soprattutto, nonostante la visione militare tradizionale, non si ricordano mai i campi minati e la loro “travasabilità” nel contesto digitale.

Le vedette scrutano con soddisfazione l’orizzonte e alle loro spalle chi si è infiltrato piazza i suoi ordigni in ogni angolo disponibile, scavando, approfittando di cavità, riempiendo le intercapedini degli edifici, sistemando gli inneschi su porte o oggetti che possono essere incautamente mossi…

Dovrebbe preoccupare il fatto che non succede nulla o, ad esser più precisi, che non ci si riesca a rendere conto di quel che sta capitando. Invece, forte di constatazioni superficiali, l’Occidente apprezza questa atmosfera di illusoria serenità e allenta le redini.

Mentre gli hacker si sbizzarriscono in azioni di estrema silenziosità – clonando archivi, rubando segreti e inquinando i più corpacciuti sistemi informatici – sul fronte del bersaglio si confonde la mancanza di rumori con l’assenza di attacchi.

Si scopre così che l’indifferenza a certi problemi non è prerogativa esclusiva dell’Italia dove non si viene mai a sapere cosa è successo, anche a mesi di distanza dagli “incidenti” finiti sui giornali e il cui prezzo è stato pagato dai cittadini azzoppati dai disservizi. Il NIST, ovvero il National Institute of Standards del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, ha fatto presente che il proprio budget è stato tagliato di quasi il 12 per cento. L’Ente che ha un ruolo fondamentale nella cybersecurity non solo americana ha dichiarato che – nonostante le sopraggiunte difficoltà – continuerà a sostenere e gestire l’NVD, ovvero il National Vulnerability Database.

Chi non è appassionato di certe cose si domanda legittimamente di cosa si stia parlando. È l’archivio elettronico delle vulnerabilità più utilizzato al mondo e, offre dati basati su standard sui punteggi di gravità CVSS, software e piattaforme interessati, punti deboli e collegamenti a patch e risorse aggiuntive. In pratica è il tabellone da tenere d’occhio quasi fosse quello nelle stazioni ferroviarie indispensabile per scoprire cambi di binario, ritardi e altre informazioni utili per non perdere il treno.

A dispetto del crescente arretrato di vulnerabilità inviate all’NVD e che “richiedono un’analisi”, la mannaia della riduzione dei costi si abbatte impietosa in un ambito meritevole di ogni priorità.

Il mese scorso, secondo il sito web del NIST, l’Istituto ha analizzato solo 199 delle 3.370 segnalazioni ricevute. Il trend non sembra destinato a migliorare visto che ad Aprile ci sono stati solo 24 approfondimenti a fronte di 677 pericoli comunicati.

I dati sono impressionanti ed evidenziano in modo inequivocabile la distanza che separa chi attacca da chi cerca di difendersi.

La tragedia, in realtà è un’altra. Quel “database” è consultato prevalentemente dai banditi che così scoprono opportunità di assalto che magari erano sfuggite loro. I security manager, invece, sono impegnati in convegni inutili e comunque garantiscono che la rispettiva situazione è sotto controllo senza aver bisogno di cercare preoccupazioni inutili.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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