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SAPETE CHE LA VOSTRA UTENZA TELEFONICA CORRE IL RISCHIO DI ESSER RUBATA?

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
27/01/2025
in EDITORIALI
SAPETE CHE LA VOSTRA UTENZA TELEFONICA CORRE IL RISCHIO DI ESSER RUBATA?
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TE LO LEGGO IO

La domanda è apparentemente strana, ma rispecchia un pericolo che purtroppo è costantemente sottovalutato.

Il rischio in questione è quello del “SIM Swapping”, che in termini pratici è la l’acquisizione fraudolenta di una scheda SIM che va operativamente a sostituire quella in uso a chi si ritrova vittima della frode.

La dinamica è semplice. Il criminale si presenta in un punto vendita con la fotocopia di un documento contraffatto e con quella di una denuncia che in realtà non è mai stata presentata ai Carabinieri o alla Polizia. Racconta di aver smarrito o di aver subito il furto di portafogli e telefonino e di aver necessità di una nuova SIM per rientrare in possesso del “suo” numero.

Nella quasi totalità dei casi, ahinoi, il rivenditore non chiama l’ufficio delle Forze dell’Ordine che avrebbe ricevuto la denuncia e così non si accorge che quel pezzo di carta è fasullo come pure la copia della patente o della carta di identità, che sono frutto di abili manipolazioni grafiche fatte con un computer e una buona stampante.

Fino ad oggi il “SIM swapping” costringeva i malfattori ad uscire di casa e rischiare un faccia a faccia con un negoziante solerte e rispettoso delle regole.

Adesso sono nate le eSIM (sigla che significa Embedded Subscriber Identity Module), ovvero microchip integrati negli smartphone che svolgono la medesima funzione delle tradizionali schede SIM fisiche, ma possono essere comodamente riprogrammati da remoto.

La novità, che ormai ha qualche mese di vita, garantisce una maggiore flessibilità commerciale ad apparente vantaggio anche per l’utente che può cambiare piano telefonico o utilizzarne di nuovi, ad esempio quando viaggia all’estero, senza dover rimpiazzare fisicamente la scheda SIM).

A guadagnarci più di tutti sono stati i banditi che non hanno perso tempo a sfruttare questa opportunità con finalità senza dubbio illegali.

Se Lucio Dalla canta “come fanno i marinai”, molti di noi si domandano come fanno – invece – i delinquenti ad agire in questo caso.

Il punto di partenza è quello di utilizzare la funzione di sostituzione o ripristino di una eSIM per trasferire il numero di telefono della vittima sul proprio dispositivo abilitato per eSIM.

Per mandare a segno il proprio colpo il primo passaggio è compromettere l’account mobile della vittima prescelta, adoperando credenziali rubate o facendo tentativi di “bruta forza” (tentando combinazioni di numero e possibili password fino ad indovinare quella giusta). Ottenuto l’accesso al dialogo con l’operatore in nome e per conto del malcapitato di turno, il brigante avvia autonomamente il trasferimento del numero della vittima su un altro smartphone.

L’operazione tutto sommato è semplice. Basta generare un codice QR tramite l’account mobile compromesso, così da adoperarlo per attivare una nuova eSIM sul dispositivo nelle mani sbagliate, in poche parole dirottando il numero mentre il legittimo proprietario si trova con la propria eSIM disattivata.

Non appena i criminali concludono il loro percorso malevolo ed acquisiscono il controllo del numero di cellulare del loro bersaglio, sono in grado di sostituirsi a lui in tutto e per tutto.

Tanto per cominciare lo sventurato, cui è stata virtualmente scippata la eSIM, si ritrova senza collegamento telefonico. Se usa il suo smartphone collegato ad una rete WiFi servendosi di WhatsApp o cose simili per comunicare, finisce con l’accorgersi del problema con enorme ritardo perché tutto gli sembra continuare a funzionare correttamente.

I furfanti possono così ricevere al posto del titolare di un conto corrente online tutti i codici OTP di verifica temporanea per i meccanismi di autenticazione a due fattori per una varietà di servizi. Tutte le sequenze e combinazioni segrete arrivano infatti al malfattore che ha la possibilità di mettere in atto qualunque operazione in danno della vittima.

La eSIM attivata fraudolentemente consente anche l’accesso alle funzionalità di messaggistica al posto della persona originale. La possibilità di trarre in inganno altre persone è estremamente alta, perché chiunque – vedendo il numero dell’interlocutore – penserà di avere a che fare con l’amico, il collega, il parente o comunque un soggetto affidabile…

La contromisura è banale e permette almeno di limitare i danni. Basta verificare che il proprio smartphone, come si diceva un tempo, “abbia ancora la linea”. Se ci si accorge che senza WiFi lo smartphone è morto, con un altro apparato ci si deve sbrigare ad allertare il proprio operatore telefonico di bloccare l’utenza e poi bisogna andare in fretta a presentare la denuncia dell’accaduto. Toccherà quindi stare attenti per il futuro a chi cercherà di contattarci per rubare quelle informazioni che servono per sostituirsi di nuovo a noi…

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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